Come e Dove Investire 10000 euro?

Dove investire?
Dove investire in borsa?

Su cosa mi conviene investire 10000 euro oggi, come nel prossimo 2024 per battere l’inflazione e ottenere un buon rendimento? Quanti soldi bisogna avere per iniziare ad investire? Sono molte le domande di finanza personale che un piccolo risparmiatore si fa, prima di investire i propri sudati risparmi. Devo investire in Poste Italiane, in Banca, oppure in Btp, i titoli di Stato, devo comprare oro, o investire sulle azioni di Intesa Sanpaolo o Amazon? Le possibilità sono infinite. Forse per investire mi basta leggere IlSole24Ore? Certamente no. Il mondo della finanza è decisamente più complesso.

Una piccola guida per investire 10000 euro

Investire oggi i propri risparmi in uno di questi strumenti può essere una buona soluzione, ma a volte complicata, specie se voglio farli crescere e proteggerli dall’inflazione. Tuttavia, per chi non è esperto del settore, davanti a tante scelte può essere difficile capire come investire i propri soldi in modo efficace. In questo articolo, vedremo alcune opzioni per investire 10000 euro. Non c’è una soluzione unica per tutti. Per questo abbiamo creato questa piccola guida agli investimenti, in modo da ragionare sul da farsi con qualche informazione in più.

Per molti, è necessario investire anche somme più importanti, per esempio 50.000 euro o 100.000 euro. Rimandiamo in questo caso alla guida su come investire 50.000 euro in modo facile, limitando i rischi, che non sono mai assenti. Nel processo di investimento è possibile costruire 5 portafogli da 10.000 euro indipendenti e con diverse caratteristiche. Ciò potrebbe tuttavia aumentare le commissioni.

Come investire i propri soldi senza rischi?

Il rischio c’è sempre, ma si può controllare. Ancora prima di fare delle scelte ed investire 10000 euro con un orizzonte medio di 5 anni, è importante considerare diversi fattori per fare una scelta consapevole dei rischi che si corrono. Ecco alcuni fattori da considerare:

  • Obiettivi: prima di investire 10000 euro dei tuoi risparmi, è fondamentale stabilire gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Ad esempio, si vuole proteggere i propri risparmi dall’inflazione? Oppure si vuole generare un reddito supplementare o fare un investimento a lungo termine?
  • Profilo di rischio: Rischio e rendimento – quanto siamo disposti a rischiare? Valutare il vostro profilo di rischio per scegliere gli investimenti più adatti. Ad esempio, se si ha un profilo di rischio basso, si potrebbe optare per investimenti a basso rischio come le obbligazioni, i conti correnti o i depositi a breve termine. Se invece si ha un profilo di rischio alto, si potrebbe optare per investimenti più rischiosi come le azioni.
  • Tempo: quanto tempo avete a disposizione per l’investimento? Ad esempio, se si ha un orizzonte temporale a breve termine, si potrebbe optare per investimenti a breve termine come i depositi a breve termine o titoli di Stato a 12 mesi. Se invece si ha un orizzonte temporale a lungo termine, si potrebbe optare per investimenti a lungo termine come le azioni. Un ruolo chiave possono giocarlo anche i certificati di investimento.
  • Diversificazione: per proteggere i propri risparmi dall’inflazione, è importante diversificare gli investimenti. Ciò significa investire in più prodotti diversi tra loro, come depositi, titoli di Stato, azioni e obbligazioni delle imprese, materie prime, immobili, ecc. Il tutto, chiaramente, per quanto possibile con la cifra a disposizione.
  • Costi: investire ha una costo. Valutate i costi degli investimenti, come le commissioni di gestione e le spese di transazione. Ridurre i costi può aiutare a massimizzare la performance del proprio portafoglio.
  • Rendimento: a maggiore rendimento corrisponde un maggiore rischio. L’obiettivo è chiaramente quello di massimizzare il rendimento degli investimenti, senza esporsi ad un rischio eccessivo. Ad esempio, i titoli di Stato indicizzati all’inflazione, con i prezzi che salgono, offrono un rendimento superiore a quello dei titoli di Stato tradizionali. Prima di scegliere delle obbligazioni indicizzate quindi valutate il trend dei tassi.
BTP indicizzati all'inflazione

In generale, quindi prima di investire 10000 euro, è importante valutare attentamente le opzioni di investimento disponibili e diversificare il proprio portafoglio per minimizzare i rischi. Inoltre, è doveroso ricordare che il passato non è garanzia di risultati futuri e che gli investimenti comportano sempre un certo grado di rischio. Prima del possibile guadagno è buona norma considerare il rischio. Partiamo quindi dal nostro avversario più perfido e nascosto: l’inflazione.

Quanto alta sarà l’inflazione nel 2024?

Secondo quanto afferma la Banca d’Italia gli esperti della Bce hanno lievemente rivisto al ribasso le previsioni dell’inflazione al netto della componente energetica e alimentare. La crescita dei prezzi si collocherebbe in media al 5,1% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.

Previsioni queste che possono variare se interverranno nuovi eventi a rimescolare le carte. Eurostat a settembre 2023 ha rilevato una inflazione europea al 4,3% in discesa dal 5,2% di agosto.

Indice armonizzato dei prezzi: IPCA in Europa e Istat in Italia

Per controllare come sta andando l’inflazione come faccio? Vado a vedere cosa segna l’IPCA, indice dei prezzi al consumo armonizzato in tutta Europa (Harmonised Index of Consumer Prices). L’IPCA è un noto indicatore dell’inflazione supplementare elaborato sulla base di una metodologia comune dai Paesi membri dell’Unione Europea e dell’Associazione europea di libero scambio, che consente di raffrontare il rincaro registrato a livello internazionale.

Misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi in Europa. In Italia invece c’è l’ISTAT. L’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati che si chiama FOI.

Indice dei prezzi al consumo (CPI)

L’inflazione viene calcolata sulla base dell’indice dei prezzi al consumo, che misura le variazioni dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativi delle abitudini di consumo della popolazione. Inoltre si può osservare il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL e il trend dei tassi di interesse.

Elementi da seguire per chi ha investito 10.000 euro in un BTP indicizzato all’inflazione o in un BTp€i. Vediamo ora alcuni punti fermi e criteri da seguire nella costruzione del portafoglio.

Investire 10000 euro diversificando gli investimenti

Per proteggere i propri risparmi dall’inflazione, è importante diversificare gli investimenti. Ciò significa investire in più prodotti diversi tra loro, come depositi, titoli di Stato, azioni e obbligazioni delle imprese, materie prime, immobili, ecc. Un portafoglio equilibrato e ben diversificato ha un rendimento medio annuo atteso del 5,5%, con l’inflazione a 10 anni che è attesa mediamente poco al di sopra del 2,5% nei prossimi anni, anche se molti pensano che scenderà molto lentamente. 

Investimenti a basso rischio

In periodi di inflazione elevata, anche un investimento a basso rischio e a basso rendimento può essere sufficiente per proteggere i risparmi dall’inflazione. Ad esempio, i conti correnti e i depositi a breve termine vincolati possono essere utili per investire una parte dei propri risparmi in strumenti con scadenza a breve termine o a tasso variabile.

Obbligazioni indicizzate all’inflazione

Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono un’alternativa per proteggere il proprio portafoglio dall’inflazione. Questi titoli di Stato sono legati all’andamento dell’inflazione e offrono un rendimento superiore a quello dei titoli di Stato tradizionali. Tuttavia se l’inflazione sta scendendo ovviamente non sono consigliati.

Investire in Titoli di Stato indicizzati all’inflazione

I titoli di Stato sono considerati un investimento sicuro e a basso rischio, ma offrono rendimenti che difficilmente riescono a superare il tasso d’inflazione. Tuttavia, è possibile investire in titoli di Stato indicizzati all’inflazione. Ma quali?

Ecco alcuni titoli di Stato indicizzati all’inflazione:

  • Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione italiana (BTP Italia)
  • Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea (BTP€i)
portafoglio di investimento
Portafoglio di investimento

I BTP Italia e i BTP€i sono titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano che offrono una protezione contro l’inflazione. I BTP Italia sono indicizzati all’inflazione italiana, mentre i BTP€i sono indicizzati all’inflazione europea. Entrambi i titoli offrono un tasso di interesse fisso o variabile e sono studiati per gli investitori al dettaglio, cioè i risparmiatori. Sottolineiamo che la scelta di investire in questi tipi di BTP dipende dalle aspettative di inflazione future del mercato. Quindi valutate bene il trend dell’inflazione.

Quali sono i vantaggi e svantaggi dell’investire in BTP indicizzati all’inflazione?

Ecco una lista dei vantaggi e svantaggi dell’investire in questo strumento legato all’inflazione:

Vantaggi:

  • Protezione dall’inflazione: i BTP indicizzati all’inflazione offrono una protezione contro l’inflazione, in quanto la cedola e il capitale sono rivalutati sulla base di coefficienti di indicizzazione. Da valutare se meglio la copertura all’inflazione europea o a quella italiana.
  • Rendimento: queste obbligazioni indicizzate all’inflazione offrono un tasso di interesse fisso o variabile, che può essere più elevato rispetto ad altri titoli di Stato.
  • Bassa volatilità: questi titoli sono considerati titoli a bassa volatilità, in quanto il loro prezzo è meno sensibile alle fluttuazioni del mercato rispetto ad altri titoli di Stato. Le lunghe scadenze possono comunque risultare decisamente volatili.
  • Accessibilità: sono titoli facile da capire e sono studiati per i piccoli risparmiatori. Inoltre sono facilmente accessibili tramite le banche e gli intermediari finanziari.

Svantaggi:

  • Possibile variazione del tasso di interesse: i BTP indicizzati all’inflazione sono sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, che possono influire sul loro valore di mercato.
  • Rischio di credito: naturalmente sono emessi dallo Stato italiano e quindi sono soggetti al rischio di credito del Paese. Sulle lunghe scadenze ci sono anche le CACs. (presentiamo qui una lista dei BTP senza CACs)
  • Scarsa liquidità: la liquidità è importante quando poi si vanno a vendere; può rendere difficile la vendita in caso di necessità. Sui principali BTP questo problema non si presenta quasi mai.
  • Protezione non totale dall’inflazione: siamo sicuri che proteggano completamente dall’inflazione? L’indice di indicizzazione potrebbe non riflettere completamente l’aumento dei prezzi, come capitato più volte in passato.

È importante consultare un professionista fiscale per valutare le implicazioni fiscali specifiche dell’investimento in BTP indicizzati all’inflazione.

Se questi 10000 euro sono l’unico capitale disponibile è chiaro che in futuro potrà servire in parte o del tutto. Allora potrebbe essere utile la soluzione dei piani di accumulo, cioè la soluzione di versare qualcosa ogni mese.

I PAC piani di accumulo: cosa sono?

Come funziona un PAC? I piani di accumulo del capitale (PAC) sono una forma di investimento che prevede l’acquisto periodico di strumenti finanziari; acquisti a cadenza regolare, solitamente settimanale, quindicinale o mensile. Questa tecnica di investimento è studiata per accumulare risparmio a rate, adatta a chi vuole mettersi al riparo dalla volatilità dei mercati. Ecco alcuni vantaggi e svantaggi dell’investimento tramite un piano di accumulo del capitale.

Quali sono i vantaggi di investire con i PAC?

  • Diversificazione: i PAC permettono di investire in molti settori e aree geografiche, anche in piccole rate, offrendo una maggiore diversificazione del portafoglio.
  • Costo medio: l’acquisto periodico permette di comprare lo strumento nelle diverse fasi di mercato. Pertanto sia nei momenti di calo, in cui le quotazioni sono più basse e attraenti, sia nei momenti in cui sono più elevate. In questo modo si contengono le oscillazioni e il rischio del proprio investimento, evitando il rischio di allocare l’intero investimento quando i mercati stanno sui massimi.
  • Propensione al risparmio: il PAC agevola la propensione al risparmio, che, riservato per uno o più piani di accumulo, può essere orientato verso i propri obiettivi di medio/lungo termine.
  • Flessibilità: il risparmiatore al momento della sottoscrizione può decidere importo, cadenza delle rate e la durata dell’investimento.
  • Piccole rate: possono investire in un piano di accumulo anche i risparmiatori con una bassa disponibilità finanziaria.

Svantaggi dei PAC:

  • Costi: i PAC possono essere più costosi rispetto a un sistema a versamento unico, in quanto prevedono commissioni per ogni rata di acquisto, a cui vanno sommati i costi di gestione degli strumenti in cui si investe.
  • Rischio di mercato: il PAC è soggetto al rischio di mercato, che può influire sul valore degli strumenti finanziari in cui si investe. Per esempio se il PAC viene investito durante un lungo periodo di ribasso il vostro investimento perderà continuamente valore. Inoltre se arrivassero cali importanti nella parte finale dell’investimento la performance sarebbe maggiormente afflitta da ciò.
  • Impegno a lungo termine: il PAC richiede un impegno a lungo termine, ben oltre i 5 anni. che potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori.
  • Rischio di liquidità: il PAC potrebbe non essere adatto a chi ha bisogno di liquidità a breve termine, in quanto il denaro investito è bloccato per un certo periodo di tempo.

In generale, i PAC sono una forma di investimento adatta a chi vuole accumulare risparmio a rate, con un orizzonte temporale di medio/lungo termine.

Investire in materie prime

Le materie prime sono un bene tangibile, proprio come l’oro e gli immobili. Le materie prime sono banalmente mezzi di produzione. Parliamo di petrolio, gas, rame, bestiame, etc. Proprio come per gli immobili, capita che il valore di questi asset tenda a salire con l’inflazione. Specialmente gli energetici e l’oro. Quindi anche qui è importante capire quale sarà il trend dell’inflazione nel prossimo futuro. Investire in oro può fungere da bilanciamento per il proprio portafoglio, grazie alla tradizionale funzione di bene rifugio del metallo prezioso.

Come investire 10000 euro in oro? 

previsioni prezzo oro

Investire 10000 euro in oro è una scelta utile a proteggere il proprio portafoglio dall’inflazione. Lo ripetiamo, non investite tutto in oro, ma solo un massimo del 10%. Meglio comprare monete d’oro, lingotti o oro finanziario? Ci sono diverse opzioni per investire in oro, come l’acquisto di lingotti o di ETF sull’oro, meglio fisico piuttosto che finanziario. Per scendere sul concreto citiamo alcuni ETF di esempio.

Uno degli ETF in euro che permette di investire in oro fisico è l’Invesco Physical Gold EUR Hedged ETC (ISIN XS2183935274). Questo ETF mira a fornire la performance del prezzo dell’oro spot attraverso certificati garantiti da oro fisico. Altre opzioni di ETF che investono in oro fisico sono:

Il rischio: serve una strategia bilanciata

Nessuno può prevedere con certezza l’andamento futuro del mercato e dell’inflazione. Nell‘investire i propri 10000 euro ognuno vuole comunque evitare forti oscillazioni di portafoglio. Quindi bisogna bilanciare i rischi con un 70 – 80 % investito in strumenti poco rischiosi e poco remunerativi, ed un 20 – 30% investito più a lungo in strumenti più rischiosi e quindi più redditizi. Non mi riferisco certo ai derivati o a prodotti strutturati di difficile comprensione e più volatili.

La parte più importante e meno rischiosa può essere investita in pura liquidità con duration corta (cioè su un conto corrente vincolato o titoli di stato fino a 12 mesi); oppure in obbligazioni di società poco rischiose ed alto rating creditizio, oro e valute difensive come dollaro usa e yen.

Quali obbligazioni scegliere?

In questo caso, come esempio, ecco due affidabili obbligazioni che fanno al caso nostro, oltre ai vari BTP menzionati in precedenza. Da valutare i prezzi spot dei titoli nel momento in cui si decide di acquistarli.

  • Eib/Bei: obbligazione con tasso dell’8% e scadenza il 27 giugno 2027.
  • Italgas: obbligazione con tasso del 5,9% e scadenza il 15 giugno 2027.

Invece la parte più piccola e più rischiosa e quindi più redditizia la possiamo investire con duration lunga in azioni del settore più forte e promettente della borsa americana: il settore tecnologico del Nasdaq. Direttamente? No, con alcuni ETF del settore, meno rischiosi.

Quali ETF scegliere?

Per diversificare e abbassare il rischio delle azioni useremo però un ETF ad accumulazione dei dividendi quotato in euro che troviamo a Milano in Borsa Italiana: Invesco EQQQ NASDAQ-100 UCITS ETF EUR Hgd Acc (EQEU); contiene tutti i maggiori titoli tecnologici americani. Il costo di gestione (il TER) è del 0,35%.

Se preferite sfruttare la forza del dollaro, potete investire in un altro ETF: Xtrackers NASDAQ 100 UCITS ETF 1C (XNAS) quotato a Milano in dollari, costa 0,20% di gestione, contiene titoli della tecnologia beni di consumo e sanità, cioè dei settori più promettenti.

Investire 10000 euro con un portafoglio bilanciato

In questo semplice modo abbiamo bilanciato il rapporto rischio/rendimento del nostro piccolo portafoglio. Abbiamo adottato in parte la tecnica Barbell (barbel è il bilanciere dei pesi) che difende il portafoglio da cambiamenti improvvisi del trend di mercato con duration e rischio differenziati.

Prima di investire 10000 euro, è quindi importante valutare attentamente i propri obiettivi, il proprio profilo di rischio e il tempo a disposizione per l’investimento. Inoltre, è importante diversificare il proprio portafoglio per minimizzare i rischi.

Nota per gli investitori – Tutte le informazioni qui pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento. Non sono raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza, ma informazione standardizzata. Le notizie sono raccolta da un giornalista che non possiede i titoli citati come esempio, informazioni rivolte al pubblico indistinto con lo scopo di offrire un supporto informativo ai lettori. Le informazioni espresse devono intendersi unicamente come opinioni personali e non possono considerarsi un servizio di consulenza “ad personam”. Tutti gli investimenti finanziari comportano un certo livello di rischio. Consultate un consulente e promotore finanziario, oppure la vostra banca.


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