Piano di Accumulo del Capitale

piano di accumulo

Cosa vuol dire PAC? Cosa è un Piano di Accumulo del Capitale, o PAC? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei piani di accumulo di capitale? Ecco alcuni dei temi chiave relativi ai PAC.

PAC – Cosa vuol dire

PAC è l’acronimo di Piano di Accumulo del Capitale, a volte anche definito come piano di risparmio. Con PAC si intendono varie modalità che permettono agli investitori la sottoscrizione continuativa nel tempo e costante di vari strumenti finanziari come ETF (Exchange Traded Fund) o i fondi di investimento.

Attraverso un piano di accumulo del capitale o del risparmio il risparmiatore continuerà a depositare somme in maniera periodica, con scadenze regolari e per un periodo di tempo solitamente ampio. L’obiettivo è quello di far crescere il capitale investito in maniera graduale ma costante nel tempo. E’ quindi chiaro che i PAC sono investimenti di lungo termine.

Come strutturare un piano di accumulo del capitale?

investimenti lungo termine

Come va impostato un piano di accumulo del capitale? I fattori da considerare sono molteplici, partendo dall’orizzonte temporale e proseguendo con la disponibilità economica dell’investitore stesso.

L’orizzonte temporale potrebbe essere relativamente breve come 5 anni o lungo, come 25-30 anni. In questo secondo caso il risparmiatore potrebbe – per esempio – voler creare un portafoglio poi in grado di generare una rendita per l’epoca della sua pensione. È quindi chiaro che l’ammontare deve variare anche in base al proprio reddito ed alle spese previste.

Con questa tipologia di investimento è la costanza a premiare il risparmiatore. Infatti, un piano di accumulo da 100 euro al mese nel giro di vent’anni equivarrebbe ad un investimento di 24.000 euro. Se il piano di accumulo fosse invece pari a 500 euro nel giro di 20 anni si arriverebbe invece a 120.000 euro. Chiaramente queste cifre dovrebbero essere rivalutate per l’auspicabile apprezzamento ottenuto nel tempo.

Da notare come spesso venga suggerito un investimento iniziale pari ad un numero di quote più ampio (come 3, 6 o 12).

Quanto dura un PAC?

La durata di un Piano di Accumulo del Capitale è variabile. Deve essere decisa dall’investitore in base ai propri obiettivi, al proprio reddito ed alle spese previste. Può variare da un minimo di 1-2 anni fino a 30-40 anni, per accumulare un capitale per gli anni della pensione o della vecchiaia.

Va ricordato come con l’avvicinarsi della scadenza del PAC si tenda spesso a spostare gli investimenti su asset più conservativi e con profili di rischio minori rispetto a quelli acquistati nei primi anni di investimento.

Quali sono i vantaggi dei PAC?

Il Piano di Accumulo del Capitale elimina di fatto la componente della stagionalità grazie ad una serie di investimenti costanti nel tempo. Non si acquista al miglior prezzo possibile, ma bensì ad un prezzo medio (grazie ad investimenti costanti).  Si evita al tempo stesso il rischio di acquistare sui massimi nelle fasi di bolla e di rivendere in prossimità di una discesa di borsa. È anche eliminata la componente psicologica, grazie ad investimenti costanti e meccanici nel tempo. L’investitore di fatto si auto costringe a risparmiare una cifra costante su base mensile o trimestrale al fine di accantonare denaro per un prefissato termine.

Fra i vantaggi dei PAC vi è anche quello di risultare indicati per i piccoli risparmiatori (a patto che gli strumenti finanziari su cui si dirottano i propri risparmi siano selezionati correttamente). Grazie ad investimenti costanti nel tempo, piccole cifre mensili possono diventare grandi capitali negli anni.

Non è tuttavia garantito un reddito positivo, ossia i PAC non generano tassi di interesse costanti ma sono soggetti all’andamento dei mercati.

Quali sono gli svantaggi dei PAC?

Piano di Accumulo
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un piano di accumulo?

Le commissioni possono rappresentare un costo relativamente alto per chi investe cifre basse mensili nei PAC. Inoltre, dopo alcuni anni (o comunque dopo un ampio numero di versamenti sul totale), le nuove quota incidono in maniera marginale sul prezzo medio di carico.

Questo potrebbe essere uno svantaggio se l’investitore avesse acquistato un ampio numero di quote in una fase ribassista (potenzialmente con una perdita o con un mancato guadagno significativo).

Da notare come eventuali discese negli ultimi anni (quando quasi l’intero capitale è stato accantonato) potrebbero risultare più difficili da recuperare, visto anche il minor tempo mancante. Infatti, l’intero capitale sarebbe soggetto al rischio di un eventuale calo dei mercati azionari (o quantomeno a una discesa degli strumenti acquistati).

Un altro svantaggio potrebbe essere rappresentato da eventuali costi di uscita anticipati. Occorre dunque leggere nel dettaglio i prospetti informativi dell’investimento.

Piano di Accumulo e assicurazioni

Investimenti strutturati come i piani di accumulo sono spesso associati ad assicurazioni volte a coprire il rischio che il risparmiatore non sia in grado di completare il piano di investimenti a causa di invalidità permanente (per infortunio o malattia).

Ecco, dunque, i principali vantaggi e svantaggi dei piani di accumulo. Da ricordare come non vi siano ricette magiche nemmeno in questa tipologia di investimenti, che non sono esenti da cali e perdite come la stragrande maggioranza dei prodotti di investimento.

Cosa sono i disinvestimenti anticipati dai piani di accumulo?

I disinvestimenti anticipati consistono nella vendita di una parte delle quote o nella cessazione dell’intero investimento in uno o più momenti antecedenti il completamento del PAC. Di fatto l’investitore anziché continuare ad investire, decide di ridurre la sua esposizione. A livello statistico non tendono a migliorare le performance complessive dell’investimento. Perché attuare allora un disinvestimento anticipato?

Lo scopo è quello di minimizzare il rischio di avvenimenti avversi nella fase finale del PAC e la conseguente perdita di valore dell’intero investimento. Pertanto, chi si trovasse a pochi mesi (o pochi anni) dalla scadenza di un lungo PAC, qualora reputasse che stesse per arrivare una crisi economica o finanziaria, potrebbe decidere di optare un disinvestimento anticipato.

Non è una tecnica volta ad incrementare i profitti ma ha bensì l’obiettivo di limitare rischi, soprattutto nella fase finale di un piano di accumulo del capitale (PAC). La scelta di un eventuale disinvestimento è soggettiva e discrezionale in base alla propensione al rischio ed alle previsioni di borsa di ogni singolo investitore.

Quali sono i migliori PAC?

Tutte le principali banche offrono agli investitori la possibilità di investire con PAC. Fra questi troviamo i piani di accumulo di Unicredit, quelli di Intesa, di Fineco Bank, così come i piani di accumulo di Moneyfarm. La scelta del migliore piano di accumulo del capitale o del risparmio spetta chiaramente al risparmiatore, che può ovviamente richiedere l’opinione di un consulente finanziario.


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