ETF su Uranio ed Energia nucleare

ETF Uranio

Conviene investire sull’uranio? Numeri alla mano, la transizione energetica prosegue, seppur lentamente. L’uranio e l’energia nucleare giocano un ruolo chiave in quest’ottica. Per l’Europa, però, non mancano i problemi. Il prezzo dei combustibili dei reattori è salito notevolmente, mentre la Russia mantiene un ruolo centrale nella catena di approvvigionamento, nonostante le sanzioni. Nel frattempo il prezzo dell’uranio è salito dell’80% nell’ultimo anno.

ETF su aziende del settore uranio

Come investire sul tema uranio ed energia nucleare con gli ETF? Una nuova proposta in tal senso arriva da un ETF di HANetf, piattaforma white-label indipendente di ETF ed ETC. Nel dettaglio si tratta dello Sprott Junior Uranium Miners UCITS ETF.

Questo fondo passivo, progettato insieme a Sprott AM, leader negli investimenti in materie prime per la transizione, offrirà agli investitori un’esposizione alle società estrattive di uranio di piccole e medie dimensioni che potrebbero beneficiare maggiormente di una forte crescita nel prossimo futuro. Non si acquista quindi uranio, ossia non si investe sulla materia prima, ma si punta sul comparto, con focus sulle piccole e media aziende. Sono quelle con maggior spazio di crescita, ma al tempo stesso anche le più volatili. Insomma, non manca il rischio.

Complessivamente il settore dell’energia nucleare sta subendo una forte spinta da quando è stata riconosciuta come energia affidabile e a basse emissioni di carbonio. Inoltre, l’attuale squilibrio tra domanda e offerta di uranio – elemento alla base della produzione energetica – è destinato ad aumentare e ciò potrebbe essere un fattore dal quale gli estrattori di uranio potrebbero trarre grande vantaggio.

prezzo uranio
Andamento del prezzo dell’uranio in borsa

Investire su uranio ed energia nucleare

L’ETF simile in versione americana ha fatto registrare un buon gradimento, raccogliendo circa 350 milioni di dollari. Il tema della transizione energetica spinge la domanda verso energie alternative, anche se la transizione senz’altro sarà lenta.

Sul tema vale la pena ricordare come nei mesi scorsi, nel corso del COP28, 22 i Paesi hanno sottoscritto una Dichiarazione in cui si impegnavano a triplicare la capacità energetica nucleare entro il 2050. Tra questi troviamo anche Stati Uniti, Canada, Francia, Giappone e Regno Unito. In altre parole, la domanda di uranio ed energia nucleare pare destinata a crescere, con potenziali benefici anche per le aziende impegnate nel settore.

Perché un ETF per investire sul tema uranio? Hector McNeil, Co-Founder e Co-CEO di HANetf, ha così commentato: “I prezzi dell’uranio hanno registrato un notevole apprezzamento nell’ultimo anno, entrando in un nuovo mercato toro. Ciò in relazione al ruolo indispensabile che ricopre l’energia nucleare nella transizione energetica, sempre più evidente”. Di fatto la crescita dell’interesse degli investitori è stata affiancata da una crescita del prezzo. Per il manager “Finora, però, mancava in Europa un ETF incentrato sugli estrattori di uranio small e medium cap. Siamo quindi molto orgogliosi di lanciare il primo ETF UCITS junior con focus sull’estrazione dell’uranio in Europa in collaborazione con Sprott Asset Management, leader nel settore degli investimenti in uranio”.

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