Split azionario, frazioni di azioni e raggruppamento azionario: cosa si intende con questi termini e cosa implicano per l’investitore in borsa?
Split delle azioni e frazionamento delle azioni sono due concetti estremamente differenti. In questo articolo partendo dallo split di grandi titoli azionari come Tesla e Nvidia, abbiamo esaminato il concetto di raggruppamento azionario e di frazioni di azioni.
Split azionario
Cosa è lo split di un’azione? Negli ultimi anni numerosi titoli del settore tecnologico americano hanno effettuato uno split azionario. Fra questi ricordiamo Tesla e più recentemente Nvidia. Di fatto le azioni in circolazione sono state “divise” in nuove azioni, con un valore nominale inferiore. Per l’investitore in linea di principio non cambia nulla. Per esempio, nel caso di uno split 5:1 il numero di azioni crescerà di 5 volte, mentre il valore nominale dovrebbe scendere conseguentemente. Per esempio, se un’azione vale 500 prima di uno split 5:1 il suo valore scenderà a 100.
Spesso l’annuncio di uno split azionario favorisce un rialzo del titolo sottostante, attraendo nuove masse di investimento. Anche se il rialzo non sempre è necessariamente di lunga durata. In linea generale possiamo comunque dire che gli split avvengono su titoli inseriti in forti trend rialzisti, che hanno quindi determinato un’importante crescita del valore nominale della singola azione.
Split azioni Nvidia e Tesla
Fra i più recenti split troviamo quello delle azioni di Nvidia. E’ avvenuto a giugno 2024 con un rapporto 10:1, ossia l’investitore ha ricevuto dieci nuove azioni per ogni precedente titolo detenuto in portafoglio. Le azioni del colosso dei microchips erano arrivate ad un valore nominale unitario superiore ai 1000 dollari. Dopo lo split (che ha quindi aumentato di dieci volte il numero di azioni in circolazione), si è ripartiti da circa 105 dollari per azione. Al momento il valore del titolo è nuovamente salito, arrivando a 125 dollari. Fra i precedenti split azionari di Nvidia ricordiamo quello 4:1 del 2021.
E gli split delle azioni di Tesla? Sono stati due. Tesla ha effettuato un primo split (5:1) nel 2020, per poi effettuarne un secondo nel 2022 (3:1). Complessivamente ha quindi aumentato il numero di azioni in circolazione di 15 volte per evitare che il titolo arrivasse a valere migliaia di dollari.
Azioni frazionate
Concetto diverso sono invece le frazioni di azione. Lo split azionario non è infatti da confondere con la possibilità di acquistare azioni frazionate, ossia una frazione di azione (meno di un’azione intera quindi, oppure 1,25 o 2,50 azioni).
Alcune piattaforme per il trading online oggi permettono agli investitori di acquistare una frazione di azione. Dipende anche dal trading broker scelto per l’operatività. Uno strumento interessante per chi desidera investire piccole cifre o per chi vuole operare un’allocazione di portafoglio bilanciata e precisa, o anche per i piani di accumulo. E’ utile con titoli che hanno un valore nominale elevato, certamente non con le penny stocks.
Cosa è il raggruppamento azionario?
Il raggruppamento è invece l’operazione inversa rispetto allo split azionario. Di fatto, il raggruppamento si rende opportuno quando il valore unitario dell’azione ha raggiunto un valore particolarmente basso. In inglese il raggruppamento azionario è definito come Reverse stock split. Il raggruppamento azionario in sintesi riduce il numero complessivo di azioni in circolazione, aumentandone il valore unitario.
Pertanto, un raggruppamento (come quello delle azioni Juventus di gennaio 2024), determinerà una situazione di 1:5 o 1:10, per esempio. Verrà quindi consegnata una nuova azione ogni 5 o 10 titoli precedentemente posseduti in portafoglio. Nel caso del raggruppamento delle azioni Juventus, il titolo quotava a circa 22 centesimi di euro. Con un raggruppamento 1:10, il valore della singola azione è salito a 2,20 euro ed il numero di azioni in circolazione è sceso del 90%, precisamente da 2.527.478.770 a 252.474.877.
In entrambi i casi di raggruppamento e split azionario la capitalizzazione di mercato dell’azienda non cambia, così come non cambia il controvalore dell’investimento in portafoglio.