Azioni Growth e Azioni Value

azioni value e azioni growth

Qual è la differenza fra azioni growth e azioni value? Cosa vuol dire titoli value e titoli growth? Lo esaminiamo in questo articolo.

Azioni value e azioni growth

In ambito borsistico si è parlato molto negli ultimi mesi di “titoli value e titoli growth”. Cosa si intende con questa nomenclatura anglosassone? I titoli value sono quelli con un alto valore intrinseco, mentre quelli growth con un forte potenziale di crescita.

Ma per spiegare il tutto nel dettaglio, partiamo da altri due termini inglesi, comunemente utilizzati dagli investitori italiani: price/earning, ossia il rapporto fra prezzo ed utili di un’azione. I titoli azionari con un rapporto price/earning elevato, sono definiti “growth”, ossia azioni dove si punta su una crescita futura.

L’alto rapporto fra il valore di mercato ed il prezzo di borsa è determinato da aspettative per una crescita negli anni a venire. Il valore intrinseco attuale, nel caso delle azioni growth, può essere relativamente basso. Non è tanto determinato dai flussi in arrivo dai dividendi nel breve termine (che sono spesso assenti), quanto piuttosto dalle attese per una crescita, su progetti aziendali in settori in forte crescita.

In sintesi, gli utili delle azioni value sono maggiori ma con minori prospettive di crescita, almeno in linea teorica. Mentre per quanto riguarda le azioni growth, come dice lo stesso nome, i margini e le potenzialità di crescita sono maggiori, anche se con un carattere di aleatorietà maggiore.

Azioni growth

azioni value e azioni growth

Un chiaro esempio di azioni growth è rappresentato dai titoli del settore tecnologico, capitanato dal NASDAQ, il principale indice del settore tech Usa.

I dividendi sul NASDAQ sono bassi o assenti, ma l’indice contiene una serie di titoli potenzialmente interessanti in ottica futura, come lo sono stati Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google negli ultimi vent’anni.

Profilo di rischio

Il profilo di rischio dei titoli growth è generalmente più alto rispetto a quello dei titoli value, che sono di norma maggiormente stabili, con una volatilità inferiore. Ciò è facilmente spiegabile considerando i dividendi maggiormente cospicui e costanti pagati da questi titoli. Con i titoli growth ci sono però maggiori potenzialità di crescita.

Esempi Azioni Value e Azioni Growth

Fra i titoli value, caratterizzati da un rapporto price/earning più modesto, ricordiamo il settore energetico, quello finanziario (sia il comparto bancario che quello assicurativo), così come quello alimentare.

Sul mercato italiano potremo indicare Enel, Eni, Banca Intesa come titoli value, a Wall Street lo sono le banche, i titoli petroliferi o aziende come Coca Cola. Sono invece azioni growth i FANG, come Facebook, Amazon, Netflix o Google.

Per quanto riguarda i titoli growth un chiaro esempio, come visto, è quindi rappresentato dal comparto tecnologico. La distinzione, però, non è sempre netta, in quanto il tema innovazione è ormai presente in tutti i grandi settori economici.

Cosa capita ai titoli growth con un rialzo dei tassi?

Torniamo all’attualità: come mai i titoli growth possono soffrire maggiormente un rialzo dei tassi di interesse? La ragione è anche in questo caso abbastanza semplice. Il valore attualizzato di una potenziale crescita futura, a causa del più alto costo del denaro, tende ad essere inferiore. Inoltre, i titoli growth spesso non pagano dividendi. Ed ancora, nel settore value ricadono il comparto bancario e quello energetico.

Un rialzo dei tassi per il settore finanziario è spesso positivo, perché può aumentare i margini di profittabilità (nonché il differenziale fra il tasso cui si presta denaro ed il tasso pagato sui depositi). Un rialzo dei tassi, inoltre, spesso coincide anche con scenari inflattivi. In un simile scenario, poi, è assai probabile che anche i prezzi delle materie prime del settore energetico si stiano apprezzando, con la possibilità – almeno in linea teorica – di maggiori ricavi per le aziende del comparto energetico.

Settore energetico vs FANG: ecco di seguito un certificato di investimento su azioni del settore energetico ed un certificato sui FAANG, un esempio di titoli value ed uno di titoli growth

Le analisi presentate in questi articoli non costituiscono in alcun modo sollecito all’investimento.


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