Cosa sono i CTZ? 

titoli di Stato, obbligazioni

I CTZ sono dei titoli di Stato emessi dal Ministero dell’Economia italiano, affiancando BOT e BTP. CTZ è l’acronimo di Certificati del Tesoro Zero Coupon. La caratteristica centrale dei CTZ è quella di non distribuire cedole. Il rendimento dei CTZ è quindi determinato dalla differenza fra il valore di rimborso, solitamente 100, ed il prezzo di emissione (sotto la pari).

Sono soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50%, come le altre obbligazioni statali. Tale importo va pertanto sottratto al rendimento lordo.

La durata dei CTZ

La durata dei CTZ è pari a 24 mesi. Pertanto, rappresentano uno strumento di investimento di medio termine. Sono utilizzati, come gli altri titoli di Stato, per ottenere liquidità per finanziare debito e spese statali. I Certificati Zero Coupon sono stati introdotti nel 1995, venendo quotati su Borsa Italiana.

Emissione dei Certificati zero coupon

L’emissione dei CTZ avviene con il meccanismo dell’asta marginale, con cadenza mensile. All’asta partecipano banche e SIN, le società di intermediazione mobiliare. I CTZ sono collocati nel medesimo giorno in cui vengono collocati i BTP indicizzati all’inflazione, ossia i BTP€i. La data di regolamento avviene due giorni lavorativi dopo, sia per quanto riguarda il mercato primario che il mercato secondario.

Valore nominale

Il valore nominale dei CTZ è pari a 100 euro. Come detto, però, trattandosi di certificati zero coupon, sono solitamente emessi sotto la pari (tranne nel caso di tassi negativi). Per quanto riguarda la commissione di collocamento di questi titoli di Stato, viene retrocessa dalle banche intermediarie al Tesoro. In questo modo il sottoscrittore paga il prezzo definito in asta, senza altre aggiunte in termini di prezzo. Il loro rimborso avviene alla pari, in un’unica soluzione alla scadenza.

Il rendimento di un CTZ

CTZ, certificati zero coupon

Come si calcola il rendimento di un certificato zero coupon? Il rendimento di un CTZ è dato fra lo scarto fra il prezzo di emissione ed il rimborso. Se l’obbligazione è acquistata sul secondario, va ovviamente considerata la differenza fra prezzo di emissione e valore di rimborso (ossia il nominale di 100). Pertanto, se il CTZ fosse emesso o acquistato a 96 a fronte di un valore di rimborso di 100, il guadagno sarebbe pari a 4 euro.

In termini percentuali, occorre calcolare (100-96)/96= 4,1667 per avere il rendimento complessivo. Tale valore va poi rapportato al tempo per cui è stato mantenuto l’investimento. Se pari a 2 anni, va ovviamente diviso per 2.

Dove si comprano i CTZ?

I CTZ sono negoziati sul MOT di Borsa Italiana. Sono scambiati con tagli di mille euro o multipli. Gli scambi all’ingrosso dei Certificati zero coupon avvengono invece sul MTS. Le quantità, però, sono decisamente superiori, con scambi a partire da 2,5 milioni di euro per singolo ordine.

Altre informazioni

Dove trovare altre informazioni su CTZ e Titoli di Stato? È possibile visionare attraverso il sito del debito pubblico le pagine relative alle “Comunicazioni emissioni Ctz”, così come i “Risultati ultima asta Ctz”.

Di seguito, invece, altri articoli sui BTP

Certificati di investimento zero coupon

Possono degli investment certificates essere zero coupon? Ovviamente sì, anche se il discorso è leggermente più complesso. Per esempio, nel caso di certificati di investimento a capitale protetto negoziati sotto la pari. In tal caso l’investitore già conoscerebbe il valore di rimborso del certificato. Se il sottostante è sceso notevolmente, di fatto la possibilità di incassare il premio o la cedola è decisamente bassa, rendendo di fatto la struttura simile a uno zero coupon. Il certificato potrebbe essere negoziato a sconto, per ipotesi in area 930, con un rimborso minimo garantito a 1.000 euro.

Una seconda ipotesi è quella nel caso in cui siano emessi sotto la pari, ossia con valore di rimborso più elevato (da verificare in questo caso la protezione del capitale, che potrebbe essere condizionata al verificarsi di determinate condizioni).

Si tratta di prodotti decisamente diversi dai CTZ, con un altro livello di rischio emittente, ma il funzionamento è simile.


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