Quali sono i BTP con rendimento più alto?

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Investire sui BTP?

Quali sono i BTP con il rendimento più alto? Vediamo quali sono i BTP che rendono di più. Il valore chiaramente cambia di giorno in giorno, in base all’andamento del loro prezzo sul mercato secondario e del tempo rimanente a scadenza. Sono poi da considerarsi le varie cedole staccate dai BTP.

I BTP che rendono di più

I BTP che rendono di più sono lunghe scadenze con cedole relativamente basse, decisamente inferiori a quelle offerte dalle nuove emissioni. Si comprano ampiamente sotto la pari, spesso anche in area 60 a fronte di un valore nominale di 100 euro. Pertanto, un’ampia fetta del profitto la si avrà a scadenza, fra 10-20, 30 o 50 anni.

I BTP con il maggiore rendimento sono il BTP 1,7% con scadenza 2051 (ISIN IT0005425233) ed il BTP 1,5% con scadenza 2045 (ISIN IT0005438004).  Rendimenti elevati sempre considerando che si tratta di bond governativi, in area 4,50%, anche per il BTP 2,15% con scadenza 2052 e per il BTP 2072, quello con la vita più lunga su Borsa Italiana.

Vita residua lunga

Migliori BTP

Nella lista dei BTP con i rendimenti più alti troviamo quindi titoli con una vita residua fra i 21 ed i 48 anni. Il rischio duration è pertanto notevole. Nel caso in cui le aspettative per i tassi di interesse sul lungo termine dovessero salire significativamente, potremmo assistere ad un ulteriore ribasso dei prezzi. Per contro, se i mercati si attendessero tassi nel lungo termine più bassi, potrebbero recuperare.

Possono essere acquistati per portarli a scadenza fra 20-30 anni, puntando sul rendimento netto superiore al 4,5%. Ma possono anche essere acquistati nella speranza di un ribasso dei tassi, elemento che potrebbe far salire il loro prezzo a pronti, ossia lo spot, sul mercato secondario.

BTP 2051 – IT0005425233

Il BTP 2051 ha codice ISIN IT0005425233. La vita residua è di circa 28 anni. Paga una cedola nominale lorda dell’1,7% che sale al 2,8% considerando i prezzi di acquisto e al 2,52% netto. Ovviamente non genera credito di imposta in quanto si acquista ampiamente sotto la pari. Il rendimento netto è del 4,69%. Complessivamente il rendimento di questo BTP è del 131% in 28 anni, sempre salvo rischio emittente.

BTP 2045 – IT0005438004

Si tratta di un BTP Green. La cedola nominale è più bassa, pari all’1,5%, ma per ottenere il rimborso nominale di 100 servono sei anni in meno rispetto al BTP 2051. Si acquista in area 61 e la cedola netta è quindi del 2,15%. In 22 anni rende circa il 100% sommando capital gain e cedole.

Rendimento del BTP 2037 – IT0005433195

Vediamo ora il BTP 2037. Fra i titoli con un elevato rendimento ed una scadenza più breve (13 anni) troviamo il BTP 2037, con codice ISIN IT0005433195. La cedola annua è misera, pari ad appena lo 0,95%. Una nuova emissione con simile scadenza dovrebbe pagare circa il 4-4,5% lordo. Ecco, quindi, che il bond 2037 si acquista in area 67. Anche in questo caso il rimborso a scadenza del BTP sarà pari a 100, con un rendimento da capital gain prossimo al 50% (in 13 anni) oltre alle cedole dello 0,95% lordo annuo.            

Rendimento BTP 2026

Non volete investire il capitale per un arco temporale così lungo?  Vale la pena ricordare che i BTP si possono sempre vendere. Non è necessario portarli a scadenza. L’incognita riguarda il prezzo di vendita che potrà essere superiore a quello di acquisto, ma anche inferiore se i tassi dovessero salire. Questo rappresenta un rischio importante soprattutto sulle lunghe scadenze.

Però, ci sono numerose opzioni più brevi. In primis i BOT, ossia i titoli governativi con scadenza fino all’anno. Un’altra opzione è rappresentata dai CTZ, i certificati del tesoro zero coupon. In questo modo si può ottenere rendimento bloccando i soldi anche soltanto per pochi mesi.

Non mancano poi le opzioni di investimento con i certificates, tema centrale di questo portale. Si vai dai certificati a capitale protetto, che offrono una garanzia di protezione parziale o totale del capitale investito, ai tradizionali certificati con cedola trimestrale, settimanale. Da notare come Leonteq abbia recentemente emesso anche i primi certificates con cedola settimanale (poi ampliando la gamma, con un certificato su Intesa, Unicredit ed il FTSE Mib)

BTP senza cedole

Segnaliamo di seguito due BTP zero coupon, ossia senza cedole. Si comprano sotto la pari e possono quindi permettere la compensazione di precedenti minusvalenze (qualora le si abbiano nello zainetto fiscale).

Rende l’11% lordo circa, pari ad un 9,7% lordo il BTP con scadenza agosto 2026. Il codice è ISIN IT0005454241. Si acquista in area 90 e fra tre anni rimborserà 100. Prezzo leggermente più alto per il BTP con scadenza aprile 2026 (IT0005437147). Si compra sul mercato secondario delle obbligazioni in area 91.

Rischi dei buoni del Tesoro

Quali sono i rischi dei Buoni del Tesoro? Anche in questo caso non si tratta di strumenti esenti da rischio. Infatti, l’investitore è soggetto al rischio emittente (in questo caso lo Stato italiano) e al rischio di oscillazione del prezzo. Tendenzialmente al crescere dei tassi delle nuove emissioni i BTP già in circolazione si deprezzeranno. Per contro, nel caso in cui i tassi scendessero nuovamente ai livelli degli anni scorsi, i BTP già in circolazione potrebbero salire di prezzo.


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