Tassi di Interesse

Tassi di interesse
Tassi di interesse

Cosa sono i tassi di interesse? Come mai hanno un ruolo centrale nell’economia? Quando si parla di tassi negativi? Ecco i principali punti esaminati in questo articolo

Tassi di Interesse

Il tasso di interesse rappresenta il compenso dovuto per ottenere una determinata somma di denaro in prestito per un tempo prestabilito. Il tasso di interesse, pertanto, è anche definito come costo del denaro. È la percentuale che deve essere pagata sulla cifra prestata da parte di chi riceve il denaro verso il prestatore.

Il tasso di interesse può essere pagato al risparmiatore su base annuale, trimestrale o mensile.

Quando si parla di tasso di interesse annuale, si intende il costo percentuale da pagare a chi ha prestato il denaro su base annuale.

I tassi di interesse possono essere semplici oppure composti. Il tasso di interesse semplice viene calcolato dal prestito originale, mentre l’interesse composto è calcolato dal capitale e dagli interessi maturati nel corso della durata dello stesso prestito.

Esempio di tasso di interesse semplice

Un prestito di 1.000 euro per tre anni al 10% di tasso di interesse semplice genererà un interesse pari a 100 euro per anno. L’interesse complessivo sarà quindi pari a 100 x 3 = 300 euro.

Esempio di tasso di interesse composto

Un prestito di 1.000 euro per tre anni al 10% di interesse composto terrà conto ogni anno dell’interesse maturato durante la vita del prestito stesso.

Sarà utilizzato il montante per il calcolo dell’interesse del periodo successivo, insomma, anche l’interesse produce nuovo interesse.

Vediamo il precedente esempio con l’interesse composto. Il primo anno l’interesse sarà pari a 100 euro, determinando un montante alla fine dell’anno 1 pari a 1.100. Il secondo anno, l’interesse generato sarà pari a 110 euro, ossia il 10% di 1.100 euro, portando il montante all’anno 2 a 1.210 euro. Il terzo anno, l’interesse generato sarà pari a 121 euro, portando il montante a 1.331 euro. La differenza fra interesse semplice e composto tende a crescere con il passare degli anni e con il crescere del tasso di interesse.

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Tassi di interesse bancari

I tassi di interesse delle banche, ossia i tassi di interesse bancari, derivano dal tasso di interesse principale che viene fissato dalla banca centrale del paese. Al crescere dei tassi di interesse della banca centrale, tenderanno ad aumentare anche i valori praticati dagli istituti di credito verso la clientela privata. Aumenteranno sia gli interessi corrisposti sui depositi dei privati che i tassi praticati sui mutui contratti dai clienti delle banche.

Viceversa, al diminuire dei tassi di interesse delle banche centrali, questi scenderanno. I tassi di interesse sono pertanto uno dei punti cardine nella politica monetaria delle banche centrali. In seguito alla crisi 2007-2010 quasi tutte le principali banche centrali hanno ridotto i tassi, al fine di favorire una ripresa dell’economia mondiale.

I rendimenti di numerosi titoli di Stato sono addirittura scesi in negativo. In questo caso si parla di tassi di interesse negativi. Chi presta denaro riceve al termine del vincolo un montante inferiore al deposito iniziale, appunto per via dei tassi negativi

Conclusioni

Le variazioni dei tassi di interesse sono cruciali nell’economia e, nel mondo finanziario, per il settore obbligazionario e per i titoli di Stato. Però, hanno anche importanti risvolti sui mercati azionari e sui mercati valutari. Le decisioni delle banche centrali in ambito di politica monetaria sono pertanto seguite con grande attenzione sia da risparmiatori che da investitori e trader.


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