BCE – La Banca Centrale Europea

BCE - La Banca Centrale Europea

BCE – Cosa è la BCE, cosa fa e chi governa la BCE? Gli strumenti e gli obiettivi, la storia. Che effetto ha sui mutui la Banca Centrale Europea? Perché la BCE decide di alzare i tassi di interessi?

Cosa significa BCE

L’acronimo BCE (in inglese ECB) indica letteralmente la Banca Centrale Europea. La BCE è una delle maggiori banche centrali a livello mondiale, con la Federal Reserve, la Banca Centrale giapponese, la Banca Popolare cinese e la Bank of England. Attualmente è governata dalla francese Christine Lagarde, che è succeduta a Mario Draghi il 1 novembre 2019. La sede centrale della BCE è a Francoforte, in Germania, nel grattacielo chiamato Eurotower.

La struttura della BCE – la Banca Centrale Europea

La Banca Centrale Europea è dotata di tre organi decisionali: il Comitato esecutivo, il Comitato direttivo ed il Consiglio generale. Andiamo ora ad approfondirli nel dettaglio, esaminando le loro funzioni.

Il comitato esecutivo

Il Comitato esecutivo, che è formato dal Presidente e dal Vicepresidente della BCE e da altri quattro membri nominati dalle più alte cariche degli stati dell’eurozona. Il mandato è di otto anni e non è rinnovabile. Il Comitato esecutivo ha il compito di governare il mercato al fine di raggiungere gli obiettivi della BCE (che approfondiremo in seguito). Decide inoltre sulla politica monetaria e quindi anche sui tassi di interesse e sulle riserve monetarie dell’eurozona. Solitamente il Comitato esecutivo si riunisce ogni quindici giorni e ogni sei settimane valuta le politiche monetarie ed economiche da effettuare.

Il Consiglio direttivo

Il Consiglio direttivo, che è formato dai presidenti delle Banche Centrali dell’eurozona e dai sei membri del comitato esecutivo. I suoi compiti consistono nella preparazione degli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio esecutivo; dell’attuazione delle politiche monetarie (in base a quanto stabilito dal Consiglio esecutivo); nella gestione delle pratiche correnti della BCE e altri poteri minori. I membri del Consiglio direttivi sono eletti dalla maggioranza qualificata del Consiglio europeo.

Il Consiglio generale

Il Consiglio generale, a cui partecipano tutti i governatori di tutte le Banche Centrali dell’Unione Europea, oltre al Presidente ed al Vicepresidente della BCE. Possono inoltre partecipare anche il Presidente del Consiglio UE ed un membro della Commissione Europea, ma senza diritto di voto. I suoi compiti sono svariati: dalle funzioni consultive al fornire dati statistici, dalla redazione del rapporto annuale della BCE alla fissazione del tasso di cambio di conversione delle valute dei vari stati che stanno per entrare nell’eurozona. Inoltre, come previsto dallo statuto, il Consiglio generale quando tutte le nazioni dell’UE avranno adottato l’euro sarà sciolto.

Chi governa la Banca Centrale Europea?

Come detto in precedenza, l’attuale presidente della BCE è la francese Christine Lagarde. La dottoressa Lagarde è la quarta governatrice della Banca Centrale Europea e la prima donna a sedere sulla poltrona più importante dell’Eurotower. Il primo presidente è stato l’olandese Wim Duisenberg che ha ricoperto l’incarico dal 1° giugno 1998 al 31 ottobre 2003. A succedergli è stato il francese Jean-Claude Trichet governatore dal 1° novembre 2003 al 31 ottobre 2011. L’ultimo governatore è stato l’italiano Mario Draghi dal 1° novembre 2011 al 31 ottobre 2019.

Gli obiettivi della BCE – la Banca Centrale Europea

La stabilità dei prezzi

bce, eurotower
L’Eurotower di Francoforte, la sede della BCE

L’obiettivo primario della Banca Centrale Europea è il mantenimento della stabilità dei prezzi dei paesi dell’eurozona. La stabilità dei prezzi dovrebbe essere un fattore di crescita, in linea teorica, per l’occupazione e lo sviluppo economico. Nello specifico, l’obiettivo dichiarato dalla BCE è storicamente pari ad un’inflazione del 2%.

Sostenimento delle politiche economiche

In secondo luogo, la BCE, interviene per sostenere le politiche economiche dell’eurozona sostenendo i Paesi. Questo viene fatto per ottemperare all’articolo 3 del Trattato sull’Unione Europea. Questo articolo, al terzo comma prevede infatti che “L’Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente.”

Vigilanza sugli enti creditizi

Coordinandosi con le varie Banche Centrali nazionali la BCE si occupa di vigilare sui mercati finanziari ed inoltre di vigilare sulla stabilità delle istituzioni autorizzate all’erogazione creditizia. Questo viene fatto per accertare la sicurezza e la stabilità del sistema economico. La Banca Centrale Europea verifica inoltre sul regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.

Gli strumenti della BCE – la Banca Centrale Europea

Dopo aver approfondito i principali obiettivi a disposizione della Banca Centrale Europea, è naturale chiedersi di che strumenti la politica abbia dotato la BCE.

Gli strumenti principali sono questi:

  • gestione dei tre tassi di riferimento, il principale mezzo per intervenire sul costo del denaro. Nel dettagli i tre tassi sono:
    • il tasso d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali;
    • tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale;
    • tasso sui depositi presso la banca centrale.
bce euro la banca centrale europea
  • operazioni di mercato aperto (attraverso le quali la BCE stabilisce la quantità di moneta presente nel sistema);
  • operazioni attivabili su iniziativa delle controparti;
  • detenzione di riserve obbligatorie (che a seconda dei casi sono minime o richieste);
  • programmi di acquisto di attività;
  • operazioni definitive monetarie;
  • strumento di protezione del meccanismo di trasmissione;
  • “forward guidance” ovvero delle indicazioni prospettiche riguardanti le intenzioni future di manipolazione dei tassi di interesse;
  • operazioni di rifinanziamento a più lungo termine.

Bisogna inoltre ricordare che la BCE è l’unico soggetto abilitato ad autorizzare l’emissione di euro e che detiene le riserve ufficiali degli stati membri. Per chi volesse approfondire vi rimandiamo al punto C di questo articolo sul sito del Parlamento Europeo.

La storia della BCE e dell’area euro

La Banca Centrale Europea è un’istituzione piuttosto recente. Infatti è stata istituita solamente nel 1998. Per comprendere al meglio le dinamiche che hanno portato alla fondazione della BCE bisogna ricordare alcune tappe fondamentali della storia dell’Unione Europea.

Prima della BCE

Nel secondo dopoguerra sei nazioni decisero intraprendere un percorso di crescita condivisa ed amicizia. Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi infatti col Trattato di Parigi del 18 aprile 1951 danno vita alla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Questo è il primo passo che porta, col passare degli anni, alla Comunità Economica Europea, all’ingresso di nuovi paesi all’interno della Comunità ed all’idea del mercato unico europeo e della libera circolazione di merci e persone.

La nascita della BCE

In questo contesto, verso la fine della Guerra Fredda, nel giugno del 1988, il Consiglio Europeo decise di dare mandato ad un comitato guidato dal Presidente della Commissione Europea di allora, Jacques Delors, per studiare un programma per il conseguimento dell’Unione Economica e Monetaria.

I lavori del comitato portarono ad un piano a tre fasi:

euro, bce, banca centrale europea
  • il 1 luglio 1990 furono via via eliminate le restrizioni riguardanti la libera circolazioni dei capitali tra i vari paesi dell’accordo;
  • dal 1 gennaio 1994 fu creato l’Istituto Monetario Europeo (IME). Venne inoltre stabilito il divieto di finanziamento del settore pubblico dalle banche centrali nazionali. Nel 1995 venne stabilito il nome della nuova valuta: l’euro. Negli anni seguenti vennero decisi i criteri, i tassi di cambio e i disegni raffigurati sui vari tagli degli euro. Nel 1997 venne inoltre siglato il Patto di stabilità. Fu in questa fase, nel 1998, che venne creata la BCE ed i suoi organi dirigenti. I primi 11 paesi che soddisfacevano le condizioni per aderire all’euro (Belgio, Germania, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Finlandia) si riunirono il 25 maggio 1998 e diedero vita alla BCE con effetto dal 1 giugno del medesimo anno (che sostituì l’IME).
  • a partire dal 1 gennaio 1999 si sono fissati i tassi di cambio e l’euro è entrato effettivamente in circolo, sostituendo le vecchie valute, a partire dal 1 gennaio 2002.

I primi anni della Banca Centrale Europea

Durante i primi anni 2000 si sono uniti alcuni altri paesi alla zona euro: Grecia (2001), Slovenia (2007), Cipro e Malta (2008), Slovacchia (2009), Estonia (2011), Lettonia (2014), Lituania (2015) ed infine Croazia (2023).

Con la crisi del 2007-2008 la Banca Centrale Europea ha dovuto dotarsi di alcuni strumenti non convenzionali per sostenere le economie martoriate del Vecchio Continente. Vennero così creati, tra gli altri, i tassi negativi, lo strumento del “forward guidance” (giugno 2013), il programma di acquisto di asset OMT (per scongiurare l’uscita dall’Eurozona di alcuni paesi, che non fu mai applicato). Celebre fu anche il programma del Quantitative easing (QE) che sostenne le economie a partire dal 2015.

Superata la crisi, agli inizi della presidenza Lagarde, sopraggiunse il Coronavirus. Dopo alcune dichiarazioni iniziali quanto minimo disastrose della neo-governatrice che turbarono notevolmente il mercato (la Borsa Italiana chiuse quel 12 marzo 2020 con un -16,92%) la BCE si assunse le sue responsabilità e istituì, assieme alla politica, delle importanti manovre a supporto dell’economia.

Durante la crisi causata dal Coronavirus è sopraggiunta la guerra tra Russia ed Ucraina che sommata ad altre problematiche, tra cui il notevole aumento dei costi energetici, ha causato una forte bolla inflattiva a livello globale.

La BCE alza i tassi di interesse

Perchè la BCE alza i tassi? Ormai da tempo, la BCE sta rientrando dalle politiche espansionistiche per cercare di ridurre la forte inflazione. Con i nuovi aumenti di settembre 2023 (il decimo consecutivo), la BCE ha portato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 4,50%: il massimo della sua storia.

Gli aumenti dei tassi di interesse da parte della BCE mirano principalmente a limitare l’inflazione, anche a costo di penalizzare la crescita economica.

Cosa capita quando la BCE alza i tassi? Chiaramente salgono i tassi dei mutui. In particolare, chi ha contratto un mutuo a tasso variabile vede le sue rate salire. Al tempo stesso chi contrae un mutuo paga tassi più alti. Se la BCE alza i tassi salgono anche i rendimenti per chi investire su titoli di Stato, come i BTP, altri prodotti obbligazionari o conti deposito. Ecco quindi le conseguenze dei rialzi dei tassi della BCE.

Grafico tassi BCE

Tassi BCE

Per approfondire


Ebook Certificates
Articolo precedenteCome e Dove Investire 10000 euro?
Articolo successivoSpectrum Markets