Quotazioni del Petrolio – Previsioni

previsioni petrolio
Settore Petrolifero

Quotazioni del Petrolio: come si sta muovendo il prezzo del petrolio e quali sono le previsioni per l’oro nero?

Ad ottobre le quotazioni del petrolio sono salite sopra quota 90 dollari al barile, ai massimi da un anno. Successivamente, però, il prezzo del petrolio ha mostrato un ritracciamento: i mercati temono un rallentamento della domanda dopo i tanti rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

Sin qui l’economia ha retto bene, ma con un costo del denaro al 4,50% in Europa e al 5,50% negli Stati Uniti è più che sensato ipotizzare di poter assistere – se non una recessione – almeno un rallentamento della crescita economica. Al momento, però, l’economia globale ha mostrato una notevole resilienza, elemento positivo per il petrolio. Inoltre, l’OPEC+, il cartello allargato dei paesi produttori di greggio, sta attuando politiche fortemente restrittive, al fine di mantenere elevate le quotazioni del petrolio.

Analisi Tecnica Petrolio

Quali sono i principali prezzi da monitorare per la quotazione del petrolio? Prendiamo in analisi l’andamento del WTI, il West Texas Intermediate, quotazione di riferimento per il petrolio americano.

Troviamo importanti supporti, zone che tendono a frenare la discesa del prezzo del petrolio, fra i 64 ed i 68,5 dollari al barile. L’area 68,5 dollari ha recentemente fermato il calo del petrolio. L’area 67,5 è stata testata per ben 4 volte dal prezzo del petrolio fra maggio e giugno, mentre a marzo e magio sono stati toccati due volte i 64,5 dollari, livelli che hanno frenato la discesa delle quotazioni del petrolio. Fra i supporti per l’oro nero vale la pena menzionare anche l’area 62 dollari al barile, anche se qui siamo già su prezzi che il petrolio non raggiunge dal 2022.

Grafico Petrolio WTI

Ecco il grafico giornaliero del petrolio WTI relativo al 2023. Il grafico a candele giapponesi e ricavato utilizzando la piattaforma di trading del broker IG.

Grafico Petrolio WTI

Per rivedere la quotazione del petrolio sotto i 50 dollari al barile dobbiamo invece andare indietro fino al 2020. Un anno al limite dell’incredibile per il petrolio, con la quotazione che è arrivata anche sotto zero, ossia in negativo, nelle prime settimane dopo lo scoppio della pandemia del Covid. Al tempo stesso, proprio da questi minimi storici e probabilmente irripetibili ha preso avvio una lunga cavalcata che ha portato il petrolio a superare i 100 dollari al barile nei primi mesi del 2022. Dopo l’avvio della guerra fra Russia e Ucraina, infatti, il petrolio è arrivato a valere anche 125 dollari al barile. Non si tratta di record storici, ma sono comunque stati livelli che hanno determinato uno shock nell’economia, con notevoli effetti anche sull’inflazione.

Prezzi da monitorare per il petrolio

Quali altri prezzi monitorare per il petrolio? Ritorniamo a spulciare l’analisi tecnica. Un eventuale ritorno delle quotazioni sopra i 78 dollari al barile offrirebbe spazio per altri rialzi. In questo caso le previsioni per il prezzo del petrolio tornerebbero positive, con maggiori possibilità di assistere ad un ritorno delle quotazioni verso i successivi livelli chiave, in area 83-83,5 dollari al barile. Decisamente più lontana la resistenza collocata a 89 dollari al barile e la seguente sui 93 dollari, relativa ai massimi toccati a ottobre dalle quotazioni del petrolio.

Grafico Prezzo petrolio
Grafico del petrolio WTI dalla Piattaforma IG. Candele settimanali con i movimenti del greggio fra il 2020 e la fine del 2023

Come investire sul petrolio?

E’ una domanda che si faranno in molti: come investire sul petrolio in borsa? Per chi vuole puntare su movimenti rialzisti o ribassisti del petrolio, il broker IG offre un’ampia gamma di strumenti. Fra questi troviamo i Turbo 24 certificates aventi per sottostante il Brent ed il WTI, i due benchmark del petrolio. Non mancano poi i CFD, da sempre punto di forza di IG, broker che vanta ormai quasi mezzo secolo di storia.

Previsioni per il prezzo del petrolio

Torniamo a parlare di prezzi, per vedere previsioni e aspettative per l’andamento delle quotazioni. Quali previsioni per il prezzo del petrolio? Se analizziamo i prezzi dei futures relativi a WTI e Brent notiamo come i prossimi mesi siano in contango, ossia con un prezzo più alto rispetto allo spot. Il trend si inverte all’incirca dai 6 mesi in poi, passando in backwardation. Segno di aspettative per una progressiva discesa, che appare però estremamente lenta. Proprio come lenta sarà la sostituzione del petrolio e dei combustibili fossili con altre energie alternative. Va poi ricordato come l’OPEC+ negli ultimi anni abbia limitato la produzione per mantenere determinati livelli di prezzo, in un percorso che difficilmente subirà ampie modifiche.

Complessivamente, quindi, le previsioni per il petrolio nel breve termine sono per una lateralità, ossia una tenuta delle quotazioni. Allungando lo zoom, le previsioni degli analisti sono meno rosee, ma stiamo parlando veramente di previsioni di lungo termine per il petrolio. Analizzando il grafico uno scenario plausibile è quello di una lateralità nell’ampio canale fra i 65 e gli 80 dollari al barile, sempre considerando il prezzo del WTI.

Le previsioni per il prezzo del petrolio delle banche

Quali previsioni per il petrolio nel 2024? Recentemente Goldman Sachs ha abbassato di 10 dollari al barile la sua previsione di prezzo per il greggio Brent nel 2024. Pesa la forte offerta in arrivo dagli Stati Uniti, che ha spinto Goldman Sachs a vedere un prezzo nel range 70-90 dollari per il 2024/2025. Nessun movimento eclatante, quindi, per le quotazioni dell’oro nero. Le previsioni per il prezzo del Brent della banca americana sono quindi per un prezzo medio in area 80-81 dollari al barile (in calo rispetto ai precedenti 92 dollari).

Francisco Blanch, analista presso Bank of America, ha invece una previsione più ottimista, puntando su un Brent in area 90 dollari al barile ed un Brent a 86 dollari al barile.

La transizione energetica ed il consumo di greggio

La transizione energetica prosegue, ma molto lentamente. Il petrolio e gli altri combustibili fossili restano cruciali nell’economia globale e lo saranno per altri decenni. Anche al recente Cop28 tenutosi a Dubai si è parlato di petrolio e del suo abbandono. L’obbiettivo, però, è molto distante nel tempo, in quanto fissato al 2050. Quasi tre decenni dunque. In altre parole, la riduzione dell’uso del petrolio (ed anche del gas) sarà molto graduale e verosimilmente anche difficoltosa.

Ma come si è mossa la domanda di petrolio negli ultimi anni? Per capire quanto l’oro nero sia ancora cruciale nell’economia globale è sufficiente un’analisi dei dati sul consumo. Prima della pandemia, nel 2019, il consumo medio era arrivato a 100 milioni di barili al giorno. Dopo la discesa del 2020, derivante dai blocchi all’economia, la domanda è progressivamente salita. Complessivamente si stima che il consumo medio di greggio nel 2023 sia stato di 101,89 milioni di barili, circa l’1,5% in più rispetto ai massimi precedenti la pandemia. Insomma, il consumo di petrolio è ancora sui massimi.

grafico consumo mondiale di petrolio in barili al giorno

Ebook Certificates
Articolo precedenteAzioni Intesa Sanpaolo – Il certificato di Barclays
Articolo successivoUBS – One star Certificates con cedole fino al 9,50%