Come Investire in Borsa

Investire in Borsa

Come si può iniziare ad Investire in Borsa con i certificates nel 2021? Quanto capitale conviene investire in Borsa e quando investire per guadagnare? I Certificates sono adatti ad investire in Borsa? Quale differenza con i CW?

Ne parliamo con Stefano Fanton formatore, trader indipendente nonchè fondatore di Traderpedia, l’enciclopedia online gratuita sul trading, e scrittore di molti libri sul trading.

Fanton Stefano
Fanton Stefano

Nuovi strumenti sintetici per il trading

Il trading è un’attività ad alto costo informativo, bisogna infatti sempre conoscere e studiare i nuovi prodotti che vengono creati e quotati; una particolare categoria di strumenti sintetici sono proprio i certificati d’investimento.

Gli strumenti finanziari a disposizione di ogni trader sono dei veri e propri arsenali di armi finanziarie capaci di creare grossi danni, ma anche di assicurare schiaccianti vittorie. Il trading è una battaglia continua contro il proprio ego, contro il mercato.

Rischio implicito

Quali strumenti per Investire in Borsa? Si va dalle semplici obbligazioni, azioni, futures, opzioni digitali, certificati, ETC, ETF; c’è da farsi venire il mal di testa, ma quella dei trader non è una attività facile. Conoscere tutti gli strumenti è fondamentale ancora prima di iniziare a discutere di tecniche operative, perché ad ogni strumento finanziario si associa un rischio implicito.

Combinare due strumenti finanziari?

Questo può essere complesso. Attenzione, questa è una cosa molto importante, perché ogni strumento finanziario, che noi andiamo ad acquistare a un prezzo noto, comporta anche una entità nascosta da stimare: cioè il rischio. Il rischio non è uguale per tutti. Soprattutto non è uguale tra strumenti, e non è uguale nemmeno nello stesso strumento nel corso del tempo. Un valore non solo che muta, ma che va compreso e stimato. Il trading è un’attività ad altissimo costo informativo; è un aspetto che va pienamente compreso da parte degli investitori.

Il Rischio

Molto spesso si sotto stima l’importanza di conoscere gli strumenti finanziari. Come si può investire in Borsa senza rischiare troppo? Noi dobbiamo convivere quindi con il rischio; rischio è il possibile spostamento da risultato atteso ad uno approssimato. Il rischio può verificarsi a causa degli eventi più disparati interni, esterni, previsti, imprevedibili, ma è la situazione di incertezza che indipendentemente nella nostra volontà può avere effetti positivi o negativi.

Rapporto rischio/rendimento

Come si muovono rischio e rendimento negli investimenti in borsa?

Tanto maggiore è il rischio, tanto maggiore sarà il rendimento atteso. In effetti questa è una regola valida quasi generalmente. Possono esserci delle interessanti eccezioni ad ogni modo abbiamo del rischio un’accezione negativa, downside oppure positiva upside disk. Ovviamente possiamo anche rischiare di avere una trade estremamente favorevole in maniera imprevista. Al tempo stesso corriamo continuamente rischi anche grandi, solo che non ne siamo consapevoli fino a quando non si manifestano i risultati sul nostro portafoglio.

Investire in borsa. Il rapporto rischio rendimento è fondamentale per il trader

Strumenti sintetici

Il rischio è ovunque, dovremo sempre avere la possibilità di immaginare uno scenario fortemente avverso ed a proteggerci nei limiti del possibile. Ogni protezione costa in termini di reddito. Quindi diamo un’occhiata ai principali strumenti finanziari sintetici: i certificati d’investimento, le opzioni digitali, i CFD, e contratti forward. Sono tutti strumenti molto interessanti, ma sono strumenti molto diversi tra di loro. Ogni strumento ha un suo preciso utilizzo nel mondo finanziario.

CFD

Alcuni strumenti finanziari possono creare molti danni, ma anche rovesciare in modo positivo le sorti finanziarie di chi li sa utilizzare. Ad esempio un’opzione con un valore residuo massimo magari fortemente out of the money. Poi per qualche motivo il sottostante si incrementa velocemente. Lo stesso CFD ad esempio è uno strumento preziosissimo per investire. Non solo con capitali non elevati, ma anche in mercati che magari non sarebbero coperti in maniera così efficiente come con un CFD; oppure con le opzioni digitali che permettono di fare delle operazioni speculative ad altissimo rischio / rendimento. Come si può investire in Borsa limitando il rischio?

Certificati di investimento

Il nostro focus è sui certificati d’investimento, chiamati anche semplicemente certificati. Sono un’interessante alternativa all’acquisto diretto del sottostante. Permettono di scegliere la protezione dai ribassi e l’esposizione al mercato che si desidera.

Non è una cosa da poco; ne esistono di svariate tipologie: con protezione senza protezione, con partecipazione totale, aumentata, limitata. Generalmente un certificato può avere o meno la protezione assoluta del capitale investito, (che ovviamente pagheremo in termini di rendimento), la protezione condizionata del capitale investito all’accadimento di un evento; un cap, ovvero un limite protezioni guadagni, e questo naturalmente permette cedole però più grosse, più interessanti.

certificati e derivati regolamentati finanziari
Strumenti derivati. Cosa sono e su quali investire?

Una protezione di tipo “Quanto” che annulla rischio delle oscillazioni valutarie. Con leva, con scadenza o senza; questi sono chiamati open. Differenze interessanti.

In Borsa

I certificati sono quotati sulla borsa italiana sul mercato Sedex o Euro TLX, possono avere come sottostante azioni, indici, basket di indici, materie prime e panieri di materie prime, fondi. I sottostanti sono veramente flessibili, sono moltissimi e questo naturalmente permette di costruire un portafoglio che magari non è tutto sul singolo settore, non è tutto correlato.

Si può accedere a sottostanti che difficilmente sarebbero accessibili. Sono strumenti dove la fantasia è il solo limite nella costruzione di un portafoglio; quindi se vogliamo definire l’acquisto di un certificato come trading d’investimento lo possiamo fare. Effettivamente non trovo una definizione migliore.

La protezione

Non tutti i certificati amplificano movimenti senza protezione; però top bonus, malus etc. sono prodotti che eliminano almeno uno scenario operativo.

Quando un trader chiude un operazione può ottenere uno dei seguenti scenari:

  • un piccolo guadagno
  • un grande guadagno
  • una piccola perdita
  • una grande perdita

Un certificato “top bonus” ad esempio ci protegge dalla piccola perdita, perché se il mercato scende entro il livello barriera comunque viene pagato un bonus. Non ci protegge completamente dalla grande perdita. Come si può investire in Borsa a basso rischio?

Ci sono tanti bonus che hanno barriere anche di 30, 40, 50 punti percentuali e permettono un rendimento tutto sommato interessante. Quindi evidentemente non può esserci una protezione totale a rischio zero, però possono esserci delle protezioni che fanno sì che su quattro scenari si possa guadagnare e prendere il bonus. Bisogna ovviamente approfondire strumento per strumento.

Le regole dei certificati

Questi prodotti sono costruiti con delle regole ben precise. Sono scenari dai quali non è possibile uscire. Sono scenari di costruzione del prodotto. Un trader prima di decidere di prendere una posizione su un certificato, deve conoscere molto bene le regole gli scenari, gli strike e le barriere; sono tutti argomenti che bisogna conoscere e padroneggiare.

Ma curiosamente i certificati, a differenza di ETF ed ETC, condividono la quotazione Sedex segmento di borsa dedicato appunto questi prodotti, assieme ai covered warrant con i quali però non hanno molto in comune, emittente a parte.

I primi certificati risalgono agli anni 90, i benchmark che erano già presenti nei portafogli degli investitori più attenti alle novità ed erano dei semplici replicanti costruiti con una colla con strike pari a zero.

Cosa è un Certificato?

Un certificato non è altro che una strategia in opzione cartolarizzata. La più semplice di tutti ovviamente un benchmark dove io prendo una call con strike 0 non ho nessuna possibilità di perdere più del capitale investito. Se il prodotto va a zero il mio certificato andrà a 0, ma se il prodotto perde il 20 per cento la perdita sarà simile a quella che io subirei direttamente sul titolo. Lo stesso per i rialzi. Quindi un replicante puro, ma con la possibilità di aggredire magari sottostanti non coperti; o addirittura di poter investire delle cifre nettamente inferiori, facendo una differenziazione di portafoglio.

Differenze con i CW

I covered warrant hanno una caratteristica: quando noi li prendiamo il tempo lavora contro di noi. Quindi se il mercato non si muove entro il tempo di durata del covered warrant andiamo male. I certificati invece raccolgono velocemente i favori dei trader per la loro originalità e soprattutto per l’assenza di volatilità e decadimento del tempo come fattore chiave.

C’è un aspetto fondamentale su molti certificati: ad esempio su un bonus cap se noi compriamo un certificato di questo tipo legato a un sottostante, e nel periodo di osservazione il sottostante non si muove il prodotto paga il premio. Il CW invece avrebbe distrutto il suo valore o quello della strategia impostata a seconda dello strike.

investire in borsa

Il valore tempo per chi investe in borsa

Ora evidentemente questo aspetto è molto importante perché abbiamo dei certificati quasi a contrapposizione del valore tempo. Il valore tempo è nostro amico, più passa il tempo e più il certificato si apprezza e va ad avvicinarsi al valore del bonus. Quindi bisogna fare attenzione alla data di scadenza del certificato; generalmente l’acquisto con scadenza a 18 mesi è valutato a basso rischio; una scadenza troppo lontana aumenta il rischio.

L’altro aspetto molto interessante per il quale gli investitori, i trader apprezzano questo strumento è che alcune tipologie di certificati di investimento proteggono il trader da lui stesso. Infatti si tratta di strategie chiuse con scenari operativi ben chiari; questo non è un aspetto da poco, vi assicuro che è un aspetto fondamentale.

Strategie chiuse

Provate a immaginare il mal di stomaco che molti investitori provano quando devono chiudere una posizione, quando devono gestire una posizione. In un certificato, come ad esempio in un top bonus, la strategia è già delineata. Il prodotto pagherà un bonus a patto che il titolo non scenda sotto un certo livello. Se dovesse scendere sotto quel livello a scadenza verrà pagata la performance del titolo.

Se il titolo ha una barriera ad esempio al 20 per cento di distanza e il titolo scende del 21 per cento? Posso dire che il prodotto non ha causato una perdita totale in conto capitale, ma avrà perso il 21 per cento di discesa del titolo, più qualcosa sul valore residuo della dell’opzione che costruiva la strategia. Man mano che ovviamente passa il tempo viene ad incidere sempre meno.

Quindi i certificati d’investimento hanno assunto un grande interesse nel panorama finanziario da parte dei trader; proprio perché permettono di costruire delle strategie che vanno tutto sommato aggiustate poco. Sono prodotti d’investimento molto interessanti, possiamo dire che in qualche modo proteggono i trader anche da loro stessi. Anche dal fisco perché si possono compensare le minusvalenze.

Investire in Borsa – Carico emotivo

Il carico emotivo è ovviamente diverso dall’acquisto diretto del sottostante. In particolare per i top bonus che addirittura si possono comperare sotto la barriera; poi la barriera potrebbe essere recuperata a scadenza e pagare quindi il bonus. Poi per tutte le incredibili varianti che vengono sfornate continuamente di questi prodotti che cominciano ad avere delle caratteristiche veramente interessanti.

Varietà dell’offerta

Su quali certificati investire in Borsa? La varietà è enorme. Ci sono prodotti che pagano dei premi tutti i mesi, permettendo anche la costruzione di piccole rendite. Prodotti che lavorano a leva sugli indici con leve anche interessanti, che permettono ingressi tutto sommato assolutamente modesti. Si parte da un’unità singola di acquisto del certificato e quindi evidentemente gli investitori, che tutto sono tranne poco attenti alle novità, hanno ben posto la loro attenzione su questi interessantissimi certificati di investimento, che sono senz’altro strumenti da tenere nell’arsenale di ogni trader.

Certificati: 10 Webinar gratis!

Un grazie a Stefano Fanton che con questa analisi ci ha spiegato come Investire in Borsa con i Certificati di investimento. Stefano sarà di aiuto anche nei prossimi Webinar in programma!

Iscriviti ai 10 webinar gratuiti tenuti da Fanton e Puviani in collaborazione con Leonteq sui certificati di investimento. Il primo webinar è in programma il 15 aprile.

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