Valori mobiliari: cosa si intende con valore mobiliare? Valore mobiliare è un termine giuridico che veniva utilizzato per indicare titoli di credito negoziabili e trasferibili. Oggi il termine valore mobiliare è stato definito con “strumenti finanziari” ed include oltre ad obbligazioni e azioni anche gli strumenti finanziari derivati.
Cosa sono i valori mobiliari
I valori mobiliari sono quindi strumenti per l’investimento finanziario emessi dallo Stato, da enti pubblici o da aziende e società. Lo scopo principale dei valori mobiliari è quello di fornire liquidità e le risorse necessarie allo Stato e alle aziende, permettendo al tempo stesso agli investitori varie forme di impiego del risparmio e del denaro. Si tratta di strumenti standardizzati che possono essere acquistati e venduti sui mercati finanziari.
Valori mobiliari: si possono comprare e vendere
Una caratteristica centrale dei valori mobiliari è la trasferibilità, ossia la negoziabilità e la liquidabilità dei titoli. Possono quindi essere acquistati e ceduti agevolmente sui mercati finanziari (con liquidità variabile in base allo strumento scelto). Hanno solitamente durata predeterminata. Ciò non è valido per le azioni, che non hanno scadenza e per strumenti open end, come i certificati tracker senza scadenza o le obbligazioni perpetue.

Il rendimento può essere fisso o variabile, in base alla categoria di strumento finanziario. Le obbligazioni corporate, così come quelle statali (come BTP e BOT) hanno solitamente rendimento fisso. Azioni, certificati di investimento e altri derivati hanno invece un rendimento che può variare in base all’andamento dei mercati.
Valore variabile
Il valore dei titoli mobiliari varia nel tempo. Questo vale sia per le azioni che per le obbligazioni ed ogni altro strumento finanziario. Le azioni e soprattutto gli strumenti derivati dove è presente la leva finanziaria tenderanno ad essere più volatili rispetto ad un titolo obbligazionario Statale, il cui valore alla scadenza è garantito. Chiaramente fattori come la duration del titolo di Stato possono mettere parzialmente in dubbio tutto ciò. Infatti, un titolo di Stato con scadenza a 50 o 100 anni potrebbe perdere un’ampia fetta del proprio valore in caso di rialzo dei tassi di interesse.
Le Borse dei mercati mobiliari
Le borse sono istituzioni finanziarie fondamentali per lo scambio e la negoziazione dei titoli mobiliari. Gli Exchange, infatti, verificano i requisiti per la quotazione dei titoli, come per esempio l’obbligo di produrre un bilancio trimestrale revisionato da un’agenzia esterna e via dicendo. Sui mercati regolamentati gli scambi avvengono entro orari prefissati, con lotti minimi. Esistono anche i mercati OTC, cioè quelli non regolamentati, che rappresentano comunque una frazione minoritaria.
Titoli di capitale e titoli di debito

Con titoli di capitale si intendono le equity securities, ossia le azioni. Attribuiscono al possessore la qualifica di socio o azionista. Le azioni possono essere di varia tipologia: azioni di risparmio, ordinarie, privilegiate. Le azioni privilegiate hanno prelazione nella distribuzione dei dividendi, senza però consentire il diritto di voto nell’assemblea dei soci.
I titoli di debito sono invece le obbligazioni. Si tratta dei prestiti richiesti da società (obbligazione societaria o corporate bond) o dei prestiti richiesti dallo stato (obbligazioni statali). I titoli di debito conferiscono a chi li acquista la qualifica di creditore verso aziende o Stato.
Valori mobiliari pubblici e privati
Una distinzione significativa è quella fra titoli di debito privati e pubblici. I titoli privati sono quelli emessi da enti private e aziende, mentre quelli pubblici sono emessi dallo Stato o dalle Regioni o dai Comuni. Fra i valori mobiliari che si possono acquistare su Borsa Italiana ricordiamo i Titoli di Stato, come BOT, BTP, CTZ, le Obbligazioni, le Azioni. Ma anche i warrants, che sono privi di reddito e permettono ai possessori di avere la facoltà di acquistare azioni ad un predeterminato prezzo in una o più date, ed i certificati di investimento.
Valore mobiliare in borsa
La legge 216 del 1974, con cui era stata sancita la nascita della CONSOB indicava come valore mobiliare un documento o un certificato relativo a diritti inerenti a società, associazioni, imprese, includendo anche i fondi di investimento. Valore mobiliare è stato sostituito nel 1998 nel Testo Unico della finanza con “strumenti finanziari”, ampliando quindi la definizione.