Maxicedola di Barclays

Certificati Maxi Cedola
Certificati Maxi Cedola
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Si avvicina la fine dell’anno ed è tempo di maxicedole in borsa. Fra i certificates che staccano un ricco premio in questi giorni troviamo un’emissione di Barclays caratterizzata da una cedola iniziale del 22,7%, condizionata ad un’ampia barriera del 50%. Il codice ISIN del prodotto è XS2662133441 ed il valore nominale del certificato è pari a 100 euro. Per ogni prodotto detenuto si incassano quindi 22,7 euro. Successivamente sono previsti premi dello 0,3% trimestrale, con un rendimento che può arrivare all’1,2% annuo. Il piatto forte, però, è servito subito, con il coupon iniziale.

Le azioni sottostanti sono Snam, Saipem e Tenaris ed il prodotto è già in negoziazione sul Cert-x di Borsa Italiana con i tradizionali orari di negoziazione. La liquidità è garantita dalla banca emittente.

Compensare le minusvalenze con i certificati

I certificates sono noti per essere fiscalmente efficienti. Permettono infatti la compensazione di precedenti minusvalenze sia tramite profitti da capital gain che con i premi incassati. Questo vale anche per le maxicedole, come nel certificato qui esaminato.

In particolare, chi opera con un broker che permette la compensazione immediata può utilizzare i certificates anche per posticipare la scadenza di eventuali minusvalenze. Una perdita, infatti, può essere compensata nell’anno in cui è stata generata e nei quattro esercizi successivi.

Compensazione con maxicedola: un esempio

maxicedola

Vediamo un esempio sul funzionamento dei certificati di investimento con maxicedola e sulla loro efficienza fiscale. Se, per ipotesi, l’investitore avesse precedentemente chiuso operazioni con certificates, ma anche azioni, futures o CFD, con una perdita di 5.000 euro, avrebbe minusvalenze nello zainetto fiscale per 5.000 euro. Questo importo potrebbe essere utilizzato per compensare eventuali premi incassati. Qualora acquistasse 200 certificati della nuova emissione di Barclays (20.000 euro), incasserebbe una maxicedola pari al 22,7% lordo.

Parliamo quindi di 4540 euro lordi su 20.000 euro investiti. Come in tutti i certificates è prevista una tassazione del 26%. In questo caso, però, si ha una minusvalenza pregressa da compensare e l’investitore può quindi incassare le cedole senza pagare la tradizionale tassa sul capital gain fino al valore della minusvalenza. In altre parole, la cedola sarebbe percepita netta. Qualora il valore delle cedole incassate superasse le perdita precedentemente realizzata, si andrebbe a pagare la tassa sulla parte eccedente questo ammontare.

Le azioni sottostanti del certificato Maxicedola di Barclays

Il certificato è focalizzato sul comparto petrolifero. I sottostanti sono tre: le azioni di Saipem, Snam e Tenaris. Per Saipem lo strike è fissato a 1,4935 euro, per Snam a 4,54 euro e per le azioni di Tenaris a 15,73 euro. Sono presenti tre livelli barriera. Il primo, del 50% per l’incasso della maxicedola, ormai in arrivo. Il secondo, pari al 70% per i successivi premi, dello 0,3% trimestrale. Per la protezione del capitale si torna invece ad una barriera più profonda, pari al 50% dei prezzi di osservazione iniziale.

Scenari alla scadenza

La vita massima del certificato è pari a 5 anni, ma dalla quarta finestra cedolare in poi è presente l’opzione del richiamo anticipato (autocallable). Nel caso di autocall, l’investitore riceverà il valore nominale di 100 € cui si sommerebbe la maxicedola e tutti i premi previsti fino a quel momento.

Alla naturale di scadenza del certificato sono invece presenti due possibili due scenari. Nel caso in cui i tre titoli sottostanti si trovino al di sopra delle barriere del 50%, l’investitore incasserà l’ultima cedola ed ogni altro premio eventualmente non pagato e portato a memoria, oltre a ricevere il rimborso del valore nominale di 100 €. In caso contrario, il rimborso del certificato sarebbe pari al valore nominale, decurtato dalla perdita fatta registrare dal titolo worst of, ossia quello con la performance peggiore. Un’ultima nota sulla barriera di questo certificato che è discreta. l’osservazione avviene quindi soltanto alla scadenza del prodotto, diversamente dai certificates con barriera continua o all’americana.

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificates sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio.


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