Investire nel Settore Automotive con un Certificato su Stellantis

investire sul settore automobilistico
Investire sul settore automobilistico con i certificates
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Conviene investire nel settore automotive? Gli ultimi anni sono stati complessi, anche se il comparto automobilistico è in netta ripresa. Vediamo nell’articolo una soluzione di UBS per provare a cavalcare l’onda ed investire nel settore automotive, investendo su Stellantis.

Il certificato di UBS sull’automotive: focus su Stellantis

Il 2022 è stato l’anno post pandemia in cui i prezzi delle automobili, sia nuove che usate, hanno fatto registrare prezzi da record. Con l’aumento dei prezzi, tuttavia, il settore ha avuto un rallentamento delle vendite, soprattutto di mezzi nuovi. Così, il titolo di alcune case automobilistiche, tra cui Stellantis, ha subito un contraccolpo.
UBS, il colosso finanziario svizzero che gestisce asset in tutto il mondo, ha ideato un prodotto apposito per il mercato automobilistico. Si tratta del certificato ISIN DE000UL73ZH9, quotato sul SEDEX, che ha come sottostante proprio le azioni di Stellantis.
Emesso il 14 settembre 2023, questo prodotto ha una durata quadriennale, pertanto, se non dovesse venire richiamato prima della scadenza, si estinguerà il 20 settembre 2027.

Investire su azioni Stellantis

Non è una gara in pista, ci mancherebbe, qui il premio lo possono ricevere tutti quelli che acquistassero il certificato su Stellantis. Investire nel settore dell’automotive con DE000UL73ZH9 potrebbe far guadagnare il 2% a trimestre, per un totale annuo potenziale dell’8%. Le cedole sono condizionate alla barriera premio pari al 65%. Ciò significa che l’investitore, per ricevere il premio deve sperare che il sottostante sia almeno pari al 65% del suo valore di strike. In questo caso, UBS ha fissato il prezzo strike di un’azione Stellantis a 17,768 euro. Ad oggi il titolo quota attorno a 18,21 euro e viene da un importante trend ascendente, iniziato il 31 maggio 2023.
Qualora invece, il certificato non dovesse soddisfare la condizione e quindi a corrispondere il premio? Bisogna solo munirsi di pazienza ed aspettare che torni a valori superiori alla barriera. L’effetto memoria – qualora le azioni Stellantis tornassero sopra le barriere – porterà in dote quanto lasciato indietro alla prima data di osservazione positiva.

Richiamo anticipato

Per farci accompagnare sempre dalla metafora automobilistica, il richiamo anticipato può essere visto come un rientro ai box. Come nelle sessioni di qualifica raggiunto l’apice il pilota viene richiamato ai box, lo stesso vale per quanto certificato. Da giungo 2024, infatti, entra in vigore l’autocall del certificato ISIN DE000UL73ZH9. Questa permette di ricevere il rimborso al valore nominale del prodotto, a patto che il sottostante abbia un valore almeno pari a quello di strike. L’investitore riceverà, inoltre, anche il premio del 2% per il rimborso.

Alcuni esempi

Ipotizziamo pertanto un investitore che abbia acquistato il certificato all’emissione pagando 1000 euro. Se il titolo Stellantis dovesse valere almeno 17,768 euro al 13 giugno 2024, egli riceverà il valore nominale di 1000 euro più il 2% di premio, a cui si vanno ad aggiungere le due cedole precedenti. Queste ultime, infatti, pur nel caso in cui non fossero state erogate in precedenza, grazie all’effetto memoria, verranno corrisposte.
Se, invece, ipotizziamo una detenzione fino alla scadenza, per ricevere il valore nominale a rimborso, sarà necessario che il valore del certificato soddisfi la barriera a scadenza. Questa è posta al 65% dello strike price. Superato questo ultimo livello, si potrà dire di aver beneficiato di sedici premi dal valore del 2%.

Stellantis ed il settore Automotive

Stellantis, Fca e PSA
Stellantis, Fca e PSA

Stellantis nasce ufficialmente il 16 gennaio 2021 dalla fusione tra i gruppi FCA e PSA. La quotazione azionaria dei titoli del gruppo automotive ha avuto luogo due giorni dopo, il 18 gennaio, sul mercato telematico azionario di Milano e sull’Euronext di Parigi, successivamente poi al New York Stock Exchange.

Come si sta comportando, quindi il colosso multinazionale sul mercato azionario? In borsa, dopo un massimo di circa 19,10 euro raggiunto nel mese di Gennaio 2022, il titolo è sceso. È arrivato fino a quota 11,20 euro in meno di 7 mesi, per una perdita di oltre il 40%. Dopo un anno e tre mesi circa, possiamo dire che il titolo è tornato sui livelli del secondo semestre 2021, che segnano il massimo dell’ultimo quinquennio.
Per quanto concerne le vendite 2023, Stellantis ha venduto in Italia nel mese di agosto 25.336 auto, numero invariato rispetto allo stesso mese del 2022. In otto mesi le immatricolazioni sono state 343.091, in crescita del 7,7% sull’analogo periodo del 2022, con la quota di mercato in calo dal 36,8% al 32,9%.

I certificates sono prodotti complessi ed il capitale è a rischio. Il presente articolo non rappresenta né sollecito né consulenza all’investimento in borsa.


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