Dividendi Sintetici: cosa sono?

dividendi sintetici

Cos’è un dividendo sintetico? Quando si parla di dividendi sintetici nel trading e negli investimenti? Vediamo come questi sono utilizzati per la costruzione di derivati strutturati, come certificati di investimento.

Approfondimento a cura del trader Tony Cioli Puviani

Dividendi delle azioni e dividendi sintetici

Cosa si intende con dividendo sintetico? Per comprenderlo a fondo dobbiamo fare una premessa.

In un certificato d’investimento la componente opzionale è determinante per cercare di creare quell’extra-rendimento che nell’attuale regime di tassi lo rende attraente.

Come sappiamo la componente opzionale è finanziata anche dai dividendi delle aziende sottostanti. I flussi cedolari, infatti, contribuiscono al potenziale extra rendimento. Questo sia in maniera diretta, ma anche indirettamente tramite l’acquisto di opzioni che, se verificatesi le idonee circostanze, concorrono alla redditività dell’investimento.

L’incertezza dei flussi cedolari che verranno distribuiti dalle aziende è notevole. Questo perché non si possono conoscere né gli utili futuri, né tanto meno le intenzioni che il management avrà nella destinazione di tali utili, che potranno una volta essere distribuiti, altre volte invece investiti in altre attività. La percentuale degli utili distribuiti è quindi una variabile, come appunto gli utili stessi.

Tale incertezza costringe quindi i trader strutturatori a mantenersi una percentuale di margine nella costruzione di un certificato per evitare errori che potrebbero costare caro agli emittenti. Quindi, usualmente, i dividenti presunti vengono scontati tra il 50%- 80% rispetto a quello che poi avverrà nella realtà.

A cosa serve un dividendo sintetico?

Il dividendo sintetico è prestabilito a priori. Verrà in ogni caso scontato dal valore di un indice creato appositamente. Pertanto, garantisce la certezza di un decremento percentuale dell’indice total return. È come se le società parte di detto indice avessero un dividend yield annuo medio predefinito (indipendente dai dividendi effettivamente distribuiti). L’assenza dell’incertezza sui dividendi permette all’emittente di scontare il dividendo sintetico nella pienezza del suo valore (100%). Tale metodologia rende più economiche le opzioni sull’indice. Pertanto, l’emittente potrà strutturare prodotti con una partecipazione maggiore.

Dividendi sintetici e certificati di investimento

Il dividendo sintetico viene utlizzato oggi in alcuni dei cosiddetti certificati outperformance. Si tratta di derivati strutturati che offrono una “partecipazione” ai rendimenti con percentuali (predeterminate) superiori (se superato il livello strike o fixing iniziale) a quelle del sottostante il certificato medesimo.

A titolo esemplificativo ricordiamo il certificato con capitale protetto 100% e partecipazione al 150% sul MSCI Europe ESG leaders (ISIN CH1107638533). Ma anche il certificato bonus outperformance ISIN CH1107638459. Nei due certificati è previsto un dividendo sintetico del 5% su base annua. Il certificato ISIN CH1107638533 è negoziabile sull’Euro TLX, mentre quello con ISIN CH1107638459 sul SeDex di Borsa Italiana.


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