Certificati sul Settore Petrolifero

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Settore Petrolifero

Come utilizzare i Certificati per Investire sul settore petrolifero? Intesa Sanpaolo ha recentemente presentato una serie di certificati cash collect caratterizzata da cedole fisse garantite e da cedole condizionate. Fra i sottostanti troviamo anche varie azioni del settore petrolifero, come Eni, Repsol o Saipem.

Cedole dei certificati

Le cedole di questi certificati per investire sul settore petrolifero ed energetico sono pagate su base trimestrale. I primi due coupon sono garantiti ed indipendenti dall’andamento delle azioni sottostanti. Dalla terza alla sesta finestra di osservazione, invece, le cedole sono pagate se il sottostante cui fanno riferimento si trova sopra il livello della barriera cedolare.

Il rimborso a scadenza è pari al valore nominale di 100 euro più l’ultima cedola, a patto che l’azione che funge da sottostante si trovi sopra il livello barriera. Viceversa, l’investitore riceverebbe un rimborso pari al valore nominale di 100 euro, decurtato della perdita percentuale fatta registrare dall’azione dell’azienda petrolifera in questione.

Certificati su azioni petrolifere

Vediamo altri dettagli su questi certificates cash collect emessi da Banca Intesa legati al settore energetico e petrolifero, con le azioni di Saipem, BP, Eni, Repsol e Royal Dutch Shell come sottostanti.

Certificato su Eni – ISIN IT0005449571

Fa riferimento all’azione Eni il certificato con ISIN IT0005449571. Il prezzo di osservazione iniziale è pari a 10,444 euro per azione, con una barriera collocata a 8,35 euro. Questa soglia vale sia come barriera cedolare che come barriera capitale. I certificati godono di una barriera discreta osservata soltanto a scadenza. Le cedole sono pari all’1,68% su base trimestrale, con un rendimento potenziale che si assesta al 6,72% annuo. L’investitore otterrebbe un profitto sia in caso di rialzi, che di movimenti laterali o di moderati ribassi (inferiori al 20%) delle azioni di Eni.

investire su Eni certificates

Certificato su Saipem – ISIN IT0005449621

Il certificato con ISIN IT0005449621 ha invece come sottostante le azioni Saipem. Il prezzo di osservazione iniziale è pari a 2,196 euro, con una barriera collocata l 70%.

L’investitore riceverà le cedole ed il rimborso dell’intero valore nominale a patto che le azioni di Saipem si trovino ad almeno 1,5372 euro. I coupon (sia quelli fissi garantiti che quelli condizionati) sono pari all’1,70% su base trimestrale.

Altri certificati sul settore petrolifero

Il certificato ISIN IT0005449779 è legato a Repsol. In questo caso il prezzo di osservazione iniziale è pari a 11,256 euro, con cedole dell’1,54%. Le prime due cedole sono garantite, mentre le restanti quattro condizionate ad una barriera del 70% (pari a 7,8792 sul titolo azionario Repsol).

Previsioni sul Prezzo del Petrolio
Prezzo del Petrolio ancora in ripresa

Il prodotto con ISIN IT0005449787 fa invece riferimento al colosso britannico del petrolio, BP. Le cedole del certificato sono pari all’1,66% su base trimestrale con barriera al 75%. E’ presente l’effetto quanto, l’investitore non è quindi soggetto a rischio di cambio ed il valore nominale del prodotto è pari a 100 euro.

Chiude il quintetto dei certificates petroliferi l’ISIN IT0005449795, legato a Royal Dutch Shell. La barriera anche in questo caso è al 75%, con un prezzo di fixing iniziale pari a 16,4280.

Analisi settore petrolifero

Il petrolio è stato uno dei grandi protagonisti del lungo rally iniziato da maggio 2020. Sul finire dell’aprile 2020 le quotazioni del WTI, punto di riferimento per il greggio americano, scivolarono per qualche ora in territorio negativo. Successivamente abbiamo assistito ad una progressiva ripresa, che ha portato il WTI ed il Brent in area 50 dollari al barile ad inizio 2021. Il trend positivo è proseguito nei mesi successivi, rinvigorendo le azioni del settore. Nelle ultime settimane sia il WTI che il Brent nordeuropeo sono saliti sopra quota 70 dollari al barile. Questo ha chiaramente ampliato i margini operativi delle aziende del settore petrolifero.

La ripresa della domanda, il boom del settore delle materie prime (ed anche delle commodities energetiche come il petrolio) sono alla base di questo trend rialzista del greggio. La causa centrale, forse, però, va ricercata nelle aspettative per una ripresa dell’inflazione. Un’eventuale crescita generalizzata dei prezzi potrebbe far salire anche le quotazioni del petrolio.

La recente ripresa della volatilità, dopo i verbali del FOMC, ha leggermente frenato la corsa del petrolio, riportando alcuni di questi certificates intorno alla pari.

Certificati di investimento su petroliferi – scheda riassuntiva

CODICE ISIN CERTIFICATESAZIONE SOTTOSTASTANTEPREZZO INIZIALEPERCENTUALE BARRIERABARRIERACEDOLE FREQUENZA CEDOLE
IT0005449571Eni10,4440 euro80,00%8,3552EUR 1,68%Trimestralescadenza
09/12/2022
IT0005449621Saipem2,1960
euro
70,00%1,5372EUR 1,70%Trimestrale09/12/2022
IT0005449779Repsol11,2560
euro
70,00%7,8792EUR 1,54%Trimestrale09/12/2022
IT0005449787BP3,2475 pound75,00%2,4356EUR 1,66%Trimestrale09/12/2022
IT0005449795Royal Dutch Shell16,4280
euro
75,00%12,3210EUR 1,76%Trimestrale09/12/2022

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