Previsioni sui Tassi di Interesse

previsioni tassi di interesse
Quali previsioni sui tassi di interesse

Quali sono le previsioni sui tassi di interesse? Negli ultimi anni – grazie all’intervento delle banche centrali – i tassi di interesse di riferimento sono scesi ai minimi storici. In alcuni casi anche sotto lo zero, ossia in negativo. Quali sono le ultime previsioni sui tassi? Cosa attendersi dai tassi di interesse nel 2021 e 2022? Chi ci guadagna e chi ci perde dai rendimenti a zero?

Quali sono le previsioni sui tassi di interesse?

La costante azione espansiva delle banche centrali ha spinto i tassi di interesse  ai minimi storici. Il tragico arrivo del Coronavirus ha determinato nuovi interventi di stimolo monetario, determinando rendimenti ancora più bassi. Quali previsioni per i tassi di interesse a questo punto per il 2021 e 2022?

Si parla spesso della sostenibilità dei rendimenti negativi, anche nel medio e lungo termine. Se ad inizio Millennio avessimo parlato ad un analista finanziario di tassi di interesse negativi avrebbe probabilmente sorriso. Ancor più inverosimile sarebbe potuto sembrare pensare a tassi negativi anche su scadenze medio-lunghe. Tutto ciò non soltanto per paesi come la Germania, ma anche per Francia, Italia e Spagna, giusto per citarne alcuni. Non possiamo poi dimenticare la Svizzera, i cui tassi di interesse della Banca Centrale sono fermi a -0,75% dal 15 gennaio 2015. Una data che gli appassionati del forex market, il mercato delle valute, difficilmente dimenticheranno, anche per via del crash dell’EUR/CHF, dopo la rottura del cambio fisso a 1,20 che determinò un crollo fino a 0,85 con nefasti effetti per molti investitori.

Previsioni sui tassi di interesse

Pochi anni orsono sarebbe stato pressoché impossibile prevedere o far previsioni su tassi di interesse così bassi.  Sta di fatto che la situazione persiste ormai da anni. Inoltre, non si intravedono i presupposti per previsioni differenti sui tassi di interesse, sia nel breve che nel medio termine. Questo anche grazie (o per colpa) dei massicci interventi delle banche centrali che di fatto hanno rivoluzionato il mondo delle obbligazioni, affossandone i rendimenti. La pandemia legata al Coronavirus (Covid-19) costringerà le banche centrali a continuare le loro politiche monetarie espansive anche nel 2021 e 2022. Il risultato, molto probabilmente, sarà quello di tassi di interesse ancora molto bassi per un arco temporale significativo.

Previsioni per i tassi di interesse nel 2021

Quali sono dunque le previsioni per i tassi di interesse nel 2021? “L’attuale scenario non lascia spazio per grandi previsioni al rialzo sui tassi” ha spiegato Carlo Alberto De Casa, capo analista presso il broker ActivTrades ed autore di un libro per investire sull’oro “le banche centrali continueranno la loro attività espansiva anche nel breve e nel medio termine. È pertanto assai difficile fare previsioni di grandi rialzi dei tassi di interesse… Questo vale sicuramente per il 2021, ma molto probabilmente anche per il 2022”.

L’analista aggiunge un interessante dettaglio in merito a fattori che potrebbero cambiare le carte in tavola per le previsioni sui tassi di interesse, menzionando l’inflazione. “Forse soltanto un ritorno dell’inflazione potrebbe cambiare questo scenario, ma al momento la domanda complessiva è debole e non vi è alcuna pressione salariale. Pertanto, questo scenario mi pare poco probabile, almeno per i prossimi 12-24 mesi. Nonostante la forte spinta monetaria in arrivo dalle banche centrali, con un costo del denaro quasi nullo, l’inflazione resta bassa ed i tassi di interesse non credo potranno salire troppo velocemente, anzi…”.

Rendimenti obbligazionari a zero

Anche analizzando futures e opzioni sui tassi della Fed, si ottiene la conferma di questo scenario. Il Fed Watch tool del CME esamina infatti le previsioni sui tassi di interesse di riferimento futuri. Per la prima volta si nota uno “zero fisso”. In altre parole, le previsioni sono ferme nella forchetta fra 0 e 0,25% per i prossimi dodici mesi. Forse, però, lo rimarranno anche per un range temporale superiore. L’attuale scenario non lascia spazio per previsioni di clamorosi rialzi dei tassi di interesse, anche se – come più volte visto – sui mercati finanziari le cose cambiano velocemente.

Ancora a proposito di tassi di interesse, non possiamo dimenticare come quelli americani fossero ancora all’1,75%. La Federal Reserve, la Banca Centrale americana, in tempi recenti li aveva portati fino ad un massimo del 2,50% ad inizio 2019, salvo poi iniziare un cammino discendente, accelerato per via del Coronavirus. Nel marzo 2020 i tassi di riferimento Usa sono quindi scesi fino ad un minimo di 0-0,25%, che al momento pare destinato a durare, come visto dal Fed Watch Tool. Va anche ricordato come questo taglio ai rendimenti dei titoli di Stato americano abbia anche eliminato ogni possibilità di carry trade favorevole al dollaro.

Rendimenti negativi in Europa – Previsioni 2021 e 2022

I tassi di interesse restano a zero anche in Europa. Il valore del tasso di rifinanziamento è a zero, mentre il deposit facility (ossia i tassi dei depositi presso la Banca Centrale) sono addirittura a -0,50%. Le banche pagano, dunque, per lasciare il denaro presso la Banca Centrale.

Anche in questo caso le previsioni per i tassi di interesse nel 2021 e 2022 sono per valori prossimi allo zero, come si vede dall’immagine che segue. L’OECD prevede tassi fermi a zero per tutto il 2021 ed il 2022 in Europa. Una buona notizia per chi vuole contrarre nuovi mutui per acquistare casa.

Previsioni tassi di interesse in Europa
Previsioni tassi di interesse in Europa

Ecco gli ultimi movimenti relativamente ai tassi di interesse da parte della BCE. Dal 2012 si sono costantemente mossi al ribasso. Le previsioni parrebbero scontate, anche se siamo ormai su valori da cui difficilmente si può trovare spazio per scendere ulteriormente. L’immagine di seguito è tratta dal sito della BCE, la Banca Centrale Europea.

Tassi di Interesse in Europa. I movimenti ai tassi della BCE
Movimenti ai tassi di interesse da parte della BCE negli ultimi anni. Le previsioni appaiono ancora per rendimenti fermi al palo per un arco temporale relativamente lungo

Chi guadagna dai tassi di interesse bassi?

I tassi bassi possono determinare profitti o perdite per gli investitori. Nel dettaglio, quali sono le fasce di investitori o anche di normali cittadini che possono trarre dai tassi bassi? Chi ha contratto debiti a tasso variabile ha sicuramente festeggiato il crollo dei tassi di interesse. Al tempo stesso, chi aveva acquistato obbligazioni con flussi cedolari prestabiliti ha tratto vantaggio da questa situazione.

Pensiamo a chi ha acquistato il BTP con scadenza a 50 anni. Si tratta di un’obbligazione emessa dallo Stato italiano, che quota al momento circa 124, a fronte di un prezzo di partenza di 100. Questo BTP ha già anche staccato due cedole dell’1,225% cadauna, avendo un rendimento annuo del 2,45%. Ci guadagna anche chi ha acquistato il BTP Futura 2028, che in appena sei mesi è salito da 100 a 105,9 (staccando anche una cedola dello 0,70%). Il rendimento minimo in questo secondo caso era dell’1,40% (con cedole da moltiplicare per l’inflazione), a fronte di una scadenza pari a 8 anni.

Il crollo dei rendimenti nel settore obbligazionario ha determinato la crescita di altri settori. Fra questi ricordiamo quello dei certificati di investimento, con volumi in forte crescita sui certificates.

Cosa cambia per i Mutui

Ci guadagna da previsioni sui tassi bassi di interesse anche chi deve contrarre un mutuo. In questa fase, infatti, si riescono ad ottenere dalle banche tassi di interesse sui mutui, sia variabili che fissi, molto convenienti.

Il costo medio di un mutuo è sceso parecchio anche grazie all’intervento delle banche centrali, che – iniettando un’enorme quantità di liquidità nel sistema – hanno di fatto portato a zero i rendimenti obbligazionari ed abbassato notevolmente i costi per i mutui sia per chi compra casa che per le aziende. Come detto, soltanto pochi anni fa sarebbe stato molto difficile fare previsioni simili sui tassi di interesse. I rendimenti, storicamente, non sono mai stati così bassi.

Previsioni sui tassi di interesse. Mutui e Prestiti con tassi bassi
Previsioni sui tassi di interesse: cosa cambia con i tassi bassi per chi vuole contrarre un mutuo?

Chi perde dai tassi di interesse bassi

I tassi di interesse ridotti all’osso possono in qualche modo penalizzare le banche, che vedono ridursi i loro margini operativi. Inoltre, chi aveva acquistato obbligazioni con rendimenti legati ai tassi di interesse si è trovato svantaggiato dalla situazione. Ci perdono poi i correntisti, con rendimenti offerti dai BOT, spesso anche da altri titoli di Stato (BTP) o dai conti correnti bancari fermi al palo ed assolutamente non in grado di coprire l’inflazione.


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