Quali previsioni per i tassi dopo il meeting della BCE?

Banche centrali
Banche centrali

Quali previsioni per i tassi di interesse delle banche centrali? I ribassi ai tassi di interesse arriveranno, ma con gradualità. Non è ancora chiaro se si muoverà prima la BCE o la Federal Reserve. Sale sul Forex market l’euro, con il cambio euro/dollaro negoziato sopra 1,09. Ecco in estrema sintesi il quadro della situazione dopo la riunione della BCE di Marzo 2024. (qui presentiamo il calendario dei meeting BCE 2024)

Nel frattempo, negli Usa, Powell, parlando alla Camera americana, ha frenato le aspettative per tagli ai tassi di interesse e anche la BCE si è mossa in maniera simile. Quali sono le previsioni per i tassi di interesse di BCE e Federal Reserve? Al momento il costo del denaro è al 4,50% in Europa e al 5,50% negli Stati Uniti, ma le banche centrali sono caute nell’abbassarlo. L’inflazione resta un tema chiave.

Tassi: previsioni di ribassi graduali

Vediamo le previsioni per i tassi di interesse degli analisti, dopo il meeting di Marzo della BCE, accompagnato dalla tradizionale conferenza stampa del Governatore.

Previsioni tassi

“Christine Lagarde sta cercando di non agitare le acque, mantenendo invariata la sua posizione” ha spiegato Nicolas Forest, CIO di Candriam. “Anche se le pressioni per un taglio dei tassi stanno aumentando a causa dell’inflazione in calo e della crescita debole”. Fra le news del meeting della Banca Centrale Europea c’è un riconoscimento del miglioramento sul tema della salita dei prezzi, con l’inflazione in rallentamento. La BCE, però, ha bisogno di ulteriori conferme sulla sostenibilità del processo di disinflazione, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione dei salari, soprattutto il costo unitario del lavoro.

“La BCE sta lentamente aprendo la strada alla normalizzazione monetaria” ha proseguito l’economista, spiegando come una BCE in versione colomba potrebbe essere un fattore di sostegno per le obbligazioni europee. “Prevediamo che la BCE sarà la prima banca centrale a tagliare i tassi a giugno, in quanto disporrà dei dati e degli argomenti giusti per normalizzare la politica monetaria, e sarà probabilmente seguita sia dalla Federal Reserve che dalla Banca d’Inghilterra”.

Si rafforza quindi l’ipotesi che Federal Reserve e Banca Centrale Europea taglino i tassi quasi in contemporanea, verso l’estate 2024. Sarà tutto da capire il percorso successivo. In altre parole, fino a che livello scenderanno i tassi di interesse. Appare probabile, al momento, che FED si muova con più lentezza, anche alla luce della resilienza mostrata dall’economia statunitense.

Tassi delle banche centrali

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Tassi di Interesse Federal Reserve. La salita fino all’attuale 5,50%. Tassi ancora alti.

Quali previsioni per i tassi di interesse? Per State Street Global Advisors la view resta invariata, con previsioni per i tassi in ribasso di 100 punti base nel 2024. Altaf Kassam, Head of Investment Strategy & Research per l’area EMEA di State Street Global Advisors conferma le previsioni dei mesi scorsi: “la BCE inizierà a tagliare i tassi solo a giugno e dovrebbe effettuare quattro tagli di 25 punti base per quest’anno, abbastanza in linea con le attuali previsioni del mercato”.

Per l’economista la pausa da falco era scontata. Insomma, ormai già prezzata dai mercati. Difficile pensare che la BCE si muova in maniera dissociata dalla Fed. “Ora che le possibilità che la Fed tagli i tassi a maggio sono quasi del tutto escluse, vediamo che anche le probabilità di una riduzione dei tassi ad aprile da parte della BCE si sono ridotte quasi a zero, da cui la nostra ipotesi di un inizio dell’allentamento a giugno”.

Le previsioni per i tassi passano anche dai dati sull’inflazione. “Sembra che i dati sull’inflazione dell’Eurozona per il mese di febbraio abbiano dato qualche preoccupazione al Consiglio direttivo, risultando superiori al consenso. Spingono persino i membri del Consiglio direttivo tipicamente più “dovish” (cioè accomodante) ad essere meno inclini a fare pressione per un taglio anticipato dei tassi.

Sembra che la Banca Centrale debba attendere ulteriori prove che l’inflazione stia scendendo in modo sostenibile verso il target del 2% prima di prendere in considerazione un allentamento. Detto questo, dal momento che anche le previsioni ufficiali sull’inflazione sono state riviste al ribasso dalla BCE, vediamo una traiettoria più chiara verso l’allentamento di giugno”. La traiettoria per un ribasso al costo del denaro sembra segnata, le tempistiche no.

Approfondimenti

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo consulenza o sollecito all’investimento in borsa. Performance future non sono indicative di quanto potrà accadere sui mercati di borsa in futuro.


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