Fixed Cash Collect – Unicredit

Un certificato per Investire su Unicredit
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Unicredit si conferma particolarmente attiva nel mondo dei certificati di investimento anche in questo autunno 2020. Dopo l’emissione di una serie di certificates con maxicedola (maxi-premio), ha infatti presentato un’ampissima serie di Fixed Cash Collect Certificates, quotata sul Sedex. Si tratta di certificati di investimento che fanno riferimento ad un unico sottostante. Sono previsti premi fissi trimestrali incondizionati, che variano in funzione dei sottostanti, della loro volatilità e del livello barriera sul titolo in questione.

Certificati di Unicredit Fixed Cash Collect

I nuovi certificati di Unicredit Fixed Cash Collect hanno per sottostante sia azioni italiane, che azioni americane ed indici. Offrono quindi all’investitore un’ampia scelta di sottostanti su cui operare, con cedole trimestrali incondizionate fra lo 0,6% ed il 3,6%. Il rendimento potenziale di questi prodotti, se acquistati alla pari, varia fra il 2,4% annuo ed il 14,4%, grazie al flusso cedolare. Non è prevista opzione autocallable ed i certificates sono con cedole incondizionate. La scadenza di questi certificates di Unicredit è fissata per il mese di dicembre 2023.

Numerosi certificates fanno riferimento a sottostanti denominati in altra valuta. Segnaliamo per esempio ISIN DE000HV4GA04 ed anche ISIN DE000HV4GA12 su Tesla, oppure quello con ISIN DE000HV4G9M1 avente per sottostante Amazon, anche se la lista è assai più lunga. Su tutti questi prodotti è presente l’effetto quanto ed i certificates sono denominati in euro, con valore nominale 100. L’investitore deve quindi soltanto preoccuparsi dell’andamento del titolo e non dell’effetto cambio.

Come funzionano i Certificates Fixed Cash Collect di Unicredit

Il funzionamento di questi certificates Fixed Cash Collect è spiegato in maniera molto chiara sulle brochures di Unicredit.

I Certificate Fixed Cash Collect pagano premi fissi trimestrali incondizionati nelle Date di Osservazione, indipendentemente dall’andamento del sottostante. I Certificate Fixed Cash Collect non hanno la possibilità di rimborsare anticipatamente e prevedono due possibili scenari a scadenza: se il valore del Sottostante è pari o superiore rispetto al livello di Barriera, lo strumento rimborsa l’Importo nominale oltre al premio; se il valore del Sottostante è inferiore al livello di Barriera, viene corrisposto un valore pari alla performance del Sottostante, in questa ipotesi, i Certificate non proteggono il capitale investito”.

Fra i punti di forza di questi certificates annoveriamo quindi le cedole incondizionate, pagate all’investitore indipendentemente dall’andamento del sottostante. Non è quindi osservata alcuna barriera per il loro pagamento. La barriera viene invece considerata alla scadenza del certificato per il pagamento dell’ultima cedola (l’unica condizionata) e per il calcolo del valore di rimborso del prodotto.

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Le cedole dei certificates Fixed Cash Collect

I certificates di Unicredit pagano cedole su base trimestrale. I certificates con le cedole più alte sono quelli relativi a Tesla. Il prodotto avente barriera al 70% su Tesla ha codice ISIN DE000HV4GA12 e paga un coupon incondizionato pari al 3,6% a trimestre (14,4% annuo). Il certificato con barriera al 60% distribuisce invece un coupon pari al 3,2% (ISIN DE000HV4GA04).

Non è certo una sorpresa, ma i maggiori rendimenti si trovano sui titoli azionario del Nasdaq, sia per il rischio bolla che per la loro elevata volatilità. Il certificato relativo alle azioni di Zoom Video Communications (con barriera al 60%) paga infatti una cedola trimestrale pari al 2,9% (DE000HV4GA46), per un rendimento annuo dell’11,6%. Si scende leggermente con il prodotto avente per sottostante Uber. Questo certificato ha codice ISIN DE000HV4GA38 e stacca cedole del 2,1% a trimestre, per un rendimento annuo dell’8,4%.

Il prodotto relativo a Snap (ISIN DE000HV4G9Y6) e stacca cedole trimestrali del 2%, mentre quelli su Twitter e Spotify pagano l’1,9% (7,6% annuo).  Molto interessante anche il 2,4% staccato dal certificato avente per sottostante AMD, con barriera al 65% e codice ISIN DE000HV4G9L3.

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Ecco i dettagli sui nuovi certificates emessi da Unicredit Bank

Per chi invece cerca sottostanti maggiormente conservativi, Unicredit ha emesso una serie di certificates anche sugli indici. È negoziato a sconto, con una quotazione lettera in area 99, il certificato relativo al FTSE Mib che paga cedole trimestrali pari allo 0,9%, con un rendimento pari al 3,6% annuo a fronte di una barriera inferiore ai 14.000 punti (codice ISIN DE000HV4GA53). Da segnalare come tali valori siano inferiori ai minimi toccati nel marzo 2020 durante la crisi del coronavirus. Paga invece lo 0,6% su base trimestrale il prodotto avente per sottostante l’Eurostoxx 50, con barriera al 70%. Si sale invece all’1,3% (5,2% annuo) per quello relativo all’Eurostoxx Banks (codice ISIN DE000HV4GA87).


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