Certificati a Capitale garantito Scadenza 2024 e 2025

certificati a capitale protetto sotto la pari

Quali sono i certificati a capitale garantito con scadenza 2024 e 2025? In questo articolo abbiamo analizzato alcune emissioni quotate sul mercato secondario di Borsa Italiana.

Rendimento e protezione del capitale

Come ottenere un rendimento in borsa superiore a quello dei BOT e dei BTP con rischi veramente contenuti? Un’opzione in tal senso è offerta dai certificati di investimento a capitale protetto, talvolta anche chiamati certificati a capitale garantito. Fra i vantaggi offerti da questi strumenti finanziario troviamo anche il fatto che producano redditi diversi. In altre parole, sia il capital gain (se il prodotto è acquistato sotto la pari) che le cedole incassate possono compensare eventuali minusvalenze presenti nello zainetto fiscale. In altre parole, il rendimento lordo offerto può diventare netto.

Come parcheggiare la liquidità con i certificati a capitale protetto?

capitale protetto
capitale protetto

Rendimento interessante per il certificato ISIN IT0005424905 (emesso da Banco BPM). Al momento il certificato si acquista in area 98, anche qualche centesimo sotto. Rimborsa 100 a fine novembre 2024, con il plus di pagare una cedola dell’1% se il FTSE Mib si troverà sopra il prezzo di osservazione iniziale, pari a circa 22.000 punti. In altre parole, un rendimento del 3% quasi certo, salvo crolli di borsa nel giro di una manciata di mesi. Tutto ciò in circa 8 mesi, per un rendimento annualizzato vicino al 4,50%.

E anche se il FTSE Mib dovesse perdere 12.000 punti, si guadagnerebbe il 2% da capital gain, senza rischi, visto che si tratta di un certificato a capitale protetto 100%, con un rendimento annualizzato del 3,00% circa, in questo scenario che appare comunque assai remoto.

Certificati a capitale garantito con scadenza 2025

Allunghiamo leggermente la scadenza con il certificato ISIN: IT0005446684. Anche in questo caso si tratta di un certificato a capitale garantito 100%. Il sottostante è l’Euro Stoxx Oil&Gas, che naviga sopra strike del 28%. Al momento questo capitale protetto si acquista poco sopra 96, con un rendimento minimo garantito dal capital gain del 3,00% annuo. Sono poi previsti due premi dello 0,8% e dell’1% (il cui incasso appare altamente probabile, salvo crolli dell’Euro Stoxx Oli&Gas), portando il rendimento potenziale annualizzato intorno al 4,45%.

Vediamo ora un secondo certificato a capitale garantito con scadenza 2025, con lISIN IT0005390015. Questo prodotto si acquista a sconto, in area 93,5 e garantisce un rendimento annualizzato del 4% annuo. Quasi 7 punti percentuali di rendimento in poco più di un anno e mezzo. Naviga decisamente sotto strike l’Euro Stoxx Select Dividend 30. In caso di un suo recupero si incasserebbe una cedola aggiuntiva, con rendimento potenziale fin oltre il 7% annualizzato. Viceversa, il profitto deriva dal capital gain (100 rimborso, meno 93,50 circa prezzo di acquisto del certificato).

Scenario simile per il certificato di Banca Akros con ISIN IT0005396780. Anche in questo caso il sottostante, ossia l’indice Euro Stoxx Select Dividend naviga oltre 20 punti percentuali sotto strike. Difficile, per ora, pensare di partecipare ai rialzi dell’indice.  Si incassano però oltre 6,5 punti percentuali di profitto assicurato – salvo rischio emittente – grazie al capital gain. Come per il precedente la scadenza è fissata per dicembre 2025.

Capitale Garantito e possibilità di puntare ad una cedola del 2,50%

Mancano pochi mesi alla scadenza del certificato a capitale protetto ISIN IT0005380404. Al momento il certificato naviga in area 100, che è anche il valore minimo di rimborso del prodotto a scadenza. Se l’EuroStoxx Gas & Oil non perderà il 13% dai valori attuali alla scadenza (23 agosto 2024) si incasserà un premio aggiuntivo del 2,50% lordo. In questo caso il rendimento annualizzato dell’investimento sarebbe vicino al 5,80%, con il plus di non rischiare alcuna perdita, grazie al fatto che si tratta di un certificato a capitale garantito 100%.

Capitale protetto su Eni

bond Eni

Un rendimento minimo garantito dal prezzo di acquisto sotto la pari e un premio aggiuntivo del 2% se le azioni di Eni si troveranno sopra la barriera di 13,91 euro. Il tutto con la protezione integrale del capitale.

Ecco, in estrema sintesi i punti salienti del certificato a capitale garantito ISIN IT0005396798, emesso da Banca Akros con scadenza 5 febbraio 2025. Al momento il prodotto si acquista in area 980. Da qui due 20 euro di capital gain per certificato, che potrebbero diventare 40 se le azioni di Eni saranno sopra barriera a scadenza.

Un certificato a capitale garantito con cedole

Fra i certificati che si acquistano sotto la pari troviamo anche ISIN IT0005413833. L’emittente qui è Mediobanca ed il prodotto naviga in area 950 euro, a fronte di un valore nominale ed un rimborso minimo garantito di 1000 euro. Sono però previsti premi annuali condizionati pari al 2,50%, che potrebbero alzare il rendimento sensibilmente, portandolo fino al 4,50% annuo circa. Per incassarli è necessario che l’Euro Stoxx Select Dividend non perda oltre il 13% dai valori attuali, ossia che si trovi sopra la barriera di 1.417,49 punti.

Conclusioni

In una fase in cui i rendimenti dei BTP sono scesi notevolmente, dopo la fiammata del 2023, ecco quindi alcune opzioni di investimento con capitale garantito e rendimenti leggermente più alti dei titoli di Stato.

Da ricordare come, così come per i titoli di Stato, anche per i certificates si è esposti al rischio emittente. La tassazione nei certificati di investimento e nei bond obbligazionari è al 26% (contro il 12,5% dei BOT e BTP). I Certificati di investimento, però, sono fiscalmente efficienti e permettono all’investitore di recuperare eventuali minusvalenze pregresse presenti nello zainetto fiscale. Ciò sia con guadagni in conto capitale (capital gain), che tramite l’incasso di cedole e premi.


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