Volumi di Borsa

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Come si studiano i volumi in borsa? Quali indicazioni di trading dai volumi degli scambi sui mercati finanziari?

I volumi di borsa

Lo studio dei volumi degli scambi in borsa ricopre un ruolo significativo per gli investitori. Nel corso degli ultimi anni si sono sviluppate diverse tecniche di analisi che studiano l’andamento dei volumi per ottenere valide indicazioni operative circa lo stato di salute del mercato. I volumi degli scambi esprimono infatti, in modo semplice e immediato, l’interesse – o il disinteresse – degli operatori verso una certa attività finanziaria.

Volumi elevati segnalano che grossi investitori, soprattutto istituzionali, sono intervenuti sul mercato. Hanno di fatto comprato o venduto l’attività finanziaria oggetto di analisi, generando molto spesso un movimento significativo da parte dei prezzi. Al contrario, volumi deboli segnalano disinteresse da parte dei grossi operatori, che sono pertanto rimasti alla finestra e hanno limitato la loro operatività. Questo perché presumibilmente hanno valutato lo scenario tecnico incerto o il profilo di rischio troppo elevato per investire in borsa.

Volumi degli scambi – Indicazioni per gli investitori

In generale i volumi forniscono alcune indicazioni agli investitori. I volumi degli scambi di borsa consentono di individuare i prezzi più significativi battuti dal mercato. Non tutti i prezzi che si formano nel corso di una giornata di contrattazione ricoprono lo stesso peso.

Il prezzo di apertura e di chiusura, ad esempio, sono particolarmente importanti in quanto registrano spesso volumi elevati sia per l’apertura di nuove posizioni sia per la chiusura di vecchie posizioni da parte degli investitori istituzionali. L’analisi dei volumi condotta a livello intraday (utilizzando il Market Profile/Volume Profile) consente poi di individuare, giorno dopo giorno, quali sono le aree di prezzo sulle quale si è concentrata l’operatività dei grossi operatori.

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Liquidità degli Strumenti Finanziari

Inoltre, i volumi di borsa esprimono la liquidità presente sul mercato. I mercati sui quali si registrano volumi elevati (si pensi ai principali future su indici azionari) consentono ai trader di entrare/uscire dal mercato con relativa tranquillità. Per contro, le attività finanziare che presentano bassi volumi (ad esempio i titoli a bassa capitalizzazione) creano difficoltà operative di ingresso/uscita dal mercato. In questo caso, vista la minore liquidità, gli spread fra bid e ask possono risultare penalizzanti.

I volumi rappresentano il motore del mercato. I volumi di borsa sono spesso collegati all’andamento dei prezzi. Nel corso delle fasi laterali di consolidamento, ad esempio, si registrano volumi ridotti e indicano una situazione di incertezza e di indecisione tra gli operatori. Quando il mercato strappa al rialzo o al ribasso i volumi degli scambi aumentano invece in modo consistente. Questo segnala l’ingresso sul mercato di molti operatori che vogliono sfruttare il momentum di breve termine, cercando di cogliere un movimento dello strumento finanziario in questione.

Trend di mercato e studio dei volumi di borsa

La regola generale vuole che i volumi debbano confermare il trend seguito dai prezzi:
– nel corso di una tendenza rialzista, i volumi devono essere elevati nel corso delle fasi di crescita per poi ridursi nel corso delle fasi correttive e/o di consolidamento. Con questo comportamento i volumi segnalano che la pressione rialzista è alta durante i movimenti di spinta al rialzo mentre la pressione ribassista è scarsa nel corso delle fisiologiche pause di assestamento.

Nel corso di una tendenza ribassista i volumi devono essere elevati quando si verificano le accelerazioni al ribasso per poi contrarsi quando si verificano dei rimbalzi e delle pause di consolidamento. Con questo comportamento i volumi segnalano che la pressione ribassista è alta durante i movimenti di spinta al ribasso. La pressione rialzista è invece bassa nel corso delle fasi di recupero.


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