Investire su Blue Chips del FTSE Mib

investire sulle blue chips

Come investire su Blue Chips con i certificates? Fra le nuove emissioni in arrivo sul mercato secondario di Borsa troviamo un certificato di investimento legato ad alcuni grandi titoli del FTSE Mib, le cosiddette Blue Chips. Si tratta delle azioni di Enel, UniCredit, Eni e Intesa Sanpaolo. Il rendimento cedolare del prodotto può arrivare all’8,30% su base annua, grazie a cedole trimestrali pari al 2,075%.

Il codice ISIN della nuova emissione è ISIN: DE000UH17X19 ed il mercato di negoziazione è il Sedex, gestito appunto da Borsa Italiana. La liquidità del prodotto è garantita dall’emittente, in questo caso la banca svizzera UBS.

Investire su blue chips del FTSE Mib

Come funziona questo certificato per investire su aziende a larga capitalizzazione del FTSE Mib? Partiamo dalle barriere cedolari, che sono posizionate al 65% dei prezzi di osservazione iniziale. In ciascuna finestra cedolare (su base trimestrale dunque) se nessuno dei sottostanti accusa una flessione superiore al 35% dai livelli iniziali, il possessore del certificato riceve una cedola pari al 2,075%.

In questo nuovo certificato su blue chips italiane sono presenti sia l’effetto memoria che l’opzione del richiamo anticipato.

certificati di investimento

Partiamo dall’opzione memoria del certificato. Nel caso in cui una cedola non dovesse essere corrisposta, l’investitore potrebbe recuperarla in una successiva finestra di osservazione (fra le venti previste nei cinque anni di vita del prodotto). Pertanto, se si verificasse questo scenario, oltre al pagamento della nuova cedola, l’investitore troverebbe sul suo conto anche il pagamento della precedente cedola (o precedenti, se più di una).

Per quanto riguarda l’opzione del richiamo anticipato, può attivarsi dalla seconda data di rilevazione. L’emittente richiamerebbe il certificato se i quattro sottostanti si trovassero sopra i prezzi di osservazione iniziale.

Scenari alla scadenza

La scadenza di questo derivato strutturato da UBS su azioni del FTSE Mib è fissata in data 15 settembre 2026 (anche se l’ultimo giorno di negoziazione è l’11 settembre 2026). Anche la barriera capitale, così come la barriera cedolare, è fissata al 65% dei prezzi di osservazione iniziale.

 Se i titoli sottostanti si troveranno sopra le rispettive barriere, l’investitore incasserà l’ultima cedola (oltre a ogni coupon eventualmente portato a memoria) ed il rimborso dell’intero valore nominale, equivalente a 100 euro. In caso contrario il rimborso sarà pari al valore nominale meno la perdita percentuale fatta segnare dal peggior sottostante fra le azioni di Enel, UniCredit, Eni e Intesa Sanpaolo.

A proposito dei sottostanti, da segnalare come l’azione di Enel sia reduce da una brusca correzione, che ha abbassato il prezzo di strike, portandolo poco sopra i 7 euro. Per contro resta ben impostata Eni, risalita a ridosso degli 11 euro prima del fixing del prodotto. Osservata in area 10,60 euro Unicredit, mentre il fixing di Intesa Sanpaolo è collocato in area 2,38 euro per azione.

UBS – Emittente di Certificates

Il certificato è emesso da UBS. Si tratta di una banca particolarmente solida, elemento da non trascurare visto che il rischio emittente ricade sull’investitore. I suoi rating sono Aa3 con Moody’s, A+ con S&P’s, mentre l’agenzia di rating Fitch le ha assegnato AA-.

Caratteristiche del certificato ISIN DE00UH17X19 su blue chips del FTSE Mib

  • Codice ISIN DE000UH17X19
  • Azioni sottostanti: Enel, UniCredit, Eni e Intesa Sanpaolo
  • Cedole condizionate: 2,075% su base trimestrale, con rendimento massimo del certificato all’8,30% annuo
  • Barriera cedolare: 65% dei prezzi di osservazione iniziale
  • Barriera capitale nel certificato: 65% dei prezzi di osservazione iniziale
  • Effetto memoria delle cedole: sì
  • Barriera del certificato: europea, ossia con osservazione solo a scadenza (discreta).

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