FTSE Mib

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FTSE Mib

L’indice FTSE Mib di Borsa Italiana ha iniziato aprile arrivando vicino al muro dei 25mila punti, una resistenza importante dopo un periodo di accumulazione. Una volta superato il limite dei 25mila punti come approfittare del nuovo trend che arriverà? Quali strumenti usare? Quali saranno i migliori settori dell’indice FTSE Mib di Borsa Italiana?

In Borsa al rialzo

Al muro dei 25mila punti l’indice FTSE Mib di Borsa Italiana è arrivato dopo un trimestre molto positivo in sintonia con le altre borse mondiali. Eurostoxx 50 +10,5% negli ultimi tre mesi, Parigi è ai massimi da febbraio 2020, il Dax ha superato per la prima volta la barriera dei 15 mila punti.

Quota 25.000 punti per il FTSE Mib rappresenta storicamente una valida resistenza, ossia un’area che tende a frenare la salita dei prezzi. E’ capitato nel 2016, ma anche nel 2018 e nuovamente nel febbraio 2020, a causa della pandemia. Questa volta sarà diverso? Ce la farà il l’indice di Piazza Affari a superare di slancio i 25.000 punti? Vediamo quali sono i titoli che hanno corso maggiormente.

Grafico FTSE Mib lungo termine.
Grafico FTSE Mib lungo termine. Si nota come l’area dei 25.000 punti abbia rappresentato negli ultimi anni un’importante resistenza

Analisi FTSE Mib

Il rialzo in borsa ha spinto soprattutto il settore dell’auto (+23%) e quello bancario. Tra i migliori titoli spicca Tenaris (quasi il 50% di rialzo), BPM, Poste, CNH, ENI, Stellantis, ma anche le maggiori banche. Si pensi alle azioni di Intesa SanPaolo, nuovamente in area 2,30 per azione, mentre Unicredit resta a quota 9 euro.

FTSE Mib 25.000 punti
Borsa al rialzo e FTSE Mib verso i 25.000 punti

Sentiment positivo

Il sentiment è positivo anche per il rialzo costante del dollaro e l’aumento degli acquisti da parte della Bce. Covid in esaurimento, Euro debole e interventi Ue con i fondi Pepp lasciano spazio ad un ulteriore rialzo. Tra i comparti che potrebbero salire troviamo quelli ciclici; tuttavia per ridurre i rischi impliciti nei singoli titoli scegliamo invece il paniere di titoli rappresentato dall’indice FTSE Mib. Prendiamo quindi in considerazione alcuni strumenti alla portata di tutti: ETF, Certificates e CFDs.

L’indice FTSE Mib

Cos’è l’indice FTSE MIB di Borsa Italiana? E’ il principale indice di Borsa e del mercato azionario dell’Italia. Questo indice è rappresentativo dei 40 titoli delle più importanti società italiane di maggior valore e capitalizzazione. Quelle che vengono chiamate “blue chips”. Acquistando l’indice FTSE MIB con un ETF, un certificato o un CFDs, acquistiamo circa l’80% del mercato azionario italiano. Il tutto con un rischio ridotto ed una buona diversificazione settoriale.

I migliori ETF sul FTSE

Abbiamo scelto alcuni ETF sull’indice di Borsa italiana che hanno costi limitati ed un incremento medio dell’11 per cento nei primi tre mesi dell’ano. I costi sono espressi dal dall’indicatore di spesa TER dell’ETF, indicatore che varia tra lo 0,18% e lo 0,35%. Tutto sommato un costo basso rispetto ai fondi attivi. Questi sono i migliori ETF con la performance ad un anno che quest’anno è vicina al 50%. Il primo è ad accumulazione e gli altri due invece distribuiscono i dividendi.

Il primo ETF iShare ha (al primo aprile) un NAV di 96,78 ed una quotazione di 96,86. Il secondo ETF, il Lyxor ha un NAV di 23,38 ed una quotazione di 23,86 e si segnala come il più grosso tra i tre. Il terzo ETF iShare a distribuzione di dividendi ha un NAV di 14,77 ed una quotazione di 14,78. Quest’ultimo è quotato in euro e quindi non ha rischio di cambio. Vediamo ora i migliori certificati sull’indice FTSE Mib per seguire il rialzo che inizierà dallo sfondamento del muro dei 25 mila punti.

CFD sul FTSE Mib

Una modalità per investire sul FTSE MIB è quella di utilizzare i CFD, ossia i contratti per differenza. Fra i vantaggi vi è quello di poter frazionare la propria posizione, con costi di ingresso ed uscita bassissimi. Spesso l’indice è denominato ITA 40 sulle piattaforme di trading dei broker online.

Il broker si pone generalmente come market maker, garantendo uno spread contenuto (come 5/10 punti fra bid e ask). Chiaramente un aspetto centrale riguarda la scelta del broker. È consigliato operare con aziende regolamentate in Europa. Meglio ancora se con sede anche in Italia, per avere anche la tutela della Consob.

Borsa Italiana - Nuovi Certificates di Leonteq

I CFD sul FTSE Mib replicano l’andamento del derivato centrale di Piazza Affari e chi utilizza questi strumenti non deve pagare il bollo. La tassazione sui capital gain è invece al 26%, come nella maggior parte dei prodotti finanziari, con l’eccezione delle obbligazioni. Attenzione però – per chi porta la posizione in overnight – alla Tobin Tax, che con questi strumenti ha un peso maggiore.

Investire sul FTSE con i certificates

Sono numerosi i certificati di investimento che hanno come sottostante l’indice di Piazza Affari. Ne troviamo alcuni a capitale protetto o garantito, altri sono invece dei top bonus certificates, mentre altri ancora sono certificati con cedole mensili (ossia i cash collect). In alcuni casi l’indice non è l’unico sottostante, ma sono seguiti anche altri indici, come il DAX o l’EuroStoxx.

Fra i certificates che seguono il FTSE Mib ricordiamo per esempio quello con ISIN CH0599559728, che paga cedole del 3% annuo a patto che l’indice non si trovi alla scadenza, nel marzo 2023, sotto il 70% dei valori di fixing. Leonteq ha anche emesso un interessante certificato tracker sul FTSE (ISIN CH0594787498).

Fra i certificati Bonus che includono il FTSE Mib fra i sottostanti troviamo quello con ISIN DE000HV4KQY2, emesso da Unicredit. In questo caso i sottostanti sono l’indice milanese ed il Dax.

Interessante anche il certificato con ISIN DE000HV4KR09. In questo derivato strutturato da Unicredit i sottostanti sono il FTSE Mib ed il NASDAQ, con barriere al 60%.


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