Certificates difensivi su indici

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Certificates difensivi su indici con barriere al 40% e rendimenti che possono superare il 9%. Focus su due nuove emissioni di Unicredit.

Certificati di investimento su Indici di Unicredit

In questo articolo ci focalizziamo sui Certificati Step-Down Cash Collect Worst of di Unicredit su indici. Un nome forse non facile da ricordare, che sottende tuttavia uno strumento di notevole interesse in grado di offrire rendimenti interessanti a fronte di barriere molto ampie (su indici). Da notare come Unicredit sia l’unica emittente ad aver presentato prodotti difensivi con barriera al 40% su indici azionari.

In un periodo di elevata volatilità in borsa, scegliere sottostanti diversificati è spesso sinonimo di contenimento delle oscillazioni (positive e negative). A questo scopo potremmo dire che gli indici di mercato ben si possono prestare a questo utilizzo. Un ulteriore elemento di contenimento della volatilità, inoltre, può essere visto nella barriera al 40% del capitale.

Entriamo, quindi, nel merito dell’emissione, cercando di vederne nel dettaglio il funzionamento. Lo faremo attraverso due dei cinque ISIN del paniere: DE000HC27EN4 e DE000HC27ER5, che oggi quotano sotto la pari (entrambi con una quotazione lettera in area 98 a fronte di un valore nominale di 100).

Barriera al 40% e rendimento oltre il 9%

investimenti rapporto rischio rendimento

L’emissione del pacchetto di certificati è di fine novembre (il 25 la data di osservazione iniziale), con durata triennale. Quello che maggiormente desta interesse in questi due ISIN (DE000HC27EN4 e DE000HC27ER5) su Indici è il rapporto fra rischio e rendimento. Da un lato, infatti, abbiamo un interessante barriera del 40% sul capitale.

Dall’altro, invece, parliamo di un rendimento annuale delle cedole che si può spingere fino al 7,6% su DE000HC27EN4 e fino al 6,8% su DE000HC27ER5. La possibilità di acquistare i certificates a sconto alza il rendimento potenziale, portandolo rispettivamente sopra il 9% e l’8% (ed anche su valori superiori in caso di autocall anticipato).

Barriera discreta e richiamo anticipato

La barriera capitale è discreta, ossia con osservazione soltanto alla scadenza. Come anticipato, è pari al 40% del “Worst of” (il peggiore) tra i sottostanti, come la barriera premio, che tuttavia è posta al 60%. Dei 4 Indici che fungono da sottostante a DE000HC27EN4 e DE000HC27ER5, quindi, solo uno verrà osservato, quello con la performance peggiore. A esso saranno pertanto legate la corresponsione delle cedole e del capitale alla scadenza. Per incassare le cedole è sufficiente che nessuno degli indici in questione perda oltre il 40%. La protezione del capitale invece è garantita fino a cali del 60%.

Da tenere in considerazione l’effetto memoria, che permette, nel corso della vita del certificate, di ricevere eventuali cedole non pagate in precedenza.

Molto interessante anche la struttura del richiamo anticipato. L’auto-call scatta se nelle date di osservazione trimestrali, il valore dell’indice con performance peggiore è pari o superiore al livello di rimborso anticipato. Quest’ultimo viene definito da un meccanismo chiamato Step-Down, per cui il livello di rimborso anticipato diminuisce del 5% ogni due Date di Osservazione, fino all’80%.  Grazie a questo meccanismo i Certificate possano essere rimborsati anticipatamente anche nel caso in cui il valore del sottostante sia sotto lo strike, cosa che certamente fa gola all’approssimarsi della scadenza.

Certificates difensivi su Indici di Unicredit

Se fin qui abbiamo visto quello che possiamo definire il comune denominatore dei due certificati, adesso analizzeremo nello specifico ciascun ISIN. Si tratta di due certificati decisamente difensivi.

Barriera 40% su Ftse 100, Ftse Mib, Nasdaq e Nikkei

DE000HC27EN4 prevede 4 cedole trimestrali da 1,9% cadauna, per un totale di 7,6% ogni anno dei tre previsti. Il prezzo di ask è oggi intorno a quota 98 euro (98,10 durante la stesura di questo articolo). Questo significherebbe, con il rimborso alla pari a scadenza, un ulteriore apporto alla voce guadagno, con 2 punti percentuali extra di capital gain. I sottostanti sono quattro indici, con i rispettivi valori di strike: FTSE 100 (7.486,67 GBP), FTSE MIB (24.718,81 EUR), Nasdaq-100 (11.756,03 USD) e Nikkei 225 (28.283,03 JPY).  Il worst of ad oggi è il Nikkei, che ha una performance di -2% dalla data di osservazione iniziale.

ISINSottostanteStrikeBarriera PremioBarriera CapitalePremio Trimestrale Condizionato
DE000HC27EN4FTSE 1007.486,67 GBP4.492,002 GBP (60%)2.994,668 GBP (40%)1,90%
 FTSE MIB24.718,81 EUR14.831,286 EUR (60%)9.887,524 EUR (40%) 
 NASDAQ10011.756,03 USD7.053,618 USD (60%)4.702,412 USD (40%) 
 NIKKEI22528.283,03 JPY16.969,818 JPY (60%)11.313,212 JPY (40%) 

Barriera al 40% su EURO STOXX 50, Ftse Mib, S&P500, Nikkei.

Per acquistare DE000HC27ER5, invece, si deve pagare 97,75 euro ad oggi, con una possibilità di realizzo sul capitale superiore al precedente se portato a scadenza. Le cedole sono, tuttavia, inferiori: 1,7% cadauna con una corresponsione di identica fattura rispetto al precedente Certificate.

I sottostanti in questo caso sono sempre quattro. Rimangono identici rispetto al DE00HC27EN4 il FTSE MIB e il Nikkei 225, mentre l’indice italiano lascia spazio ad uno europeo EURO STOXX 50 e quello americano ad un suo connazionale, S&P 500.  Gli strike degli ultimi due sono rispettivamente 3.963,41 EUR e 4.026,12 USD e il worst of anche qui ad oggi è il Nikkei 225.

ISINSottostanteStrikeBarriera PremioBarriera CapitalePremio Trimestrale Condizionato
DE000HC27ER5EUROSTOXX503.962,41 EUR2.377,446 EUR (60%)1.584,964 EUR (40%)1,70%
 FTSE MIB24.718,81 EUR14.831,286 EUR (60%)9.887,524 EUR (40%) 
 NIKKEI22528.283,03 JPY16.969,818 JPY (60%)11.313,212 JPY (40%) 
 S&P5004.026,12 USD2.415,672 EUR (60%)1.610,448 USD (40%) 

Alcune importanti considerazioni finali

I valori minimi degli ultimi 5 anni sugli indici nei due Certificates si attestano attorno a valori sopra la barriera del 40%. Le cifre (arrotondate) dei minimi dal dicembre 2017 sono, infatti: 5.200 GBP su FTSE 100, 15.100 EUR per il FTSE MIB, 6.000 USD per il Nasdaq-100, 16.500 per il Nikkei 225, 2.550 Euro Stoxx 50 e 2.300 S&P500. Anche durante il covid tali valori non sono stati toccati.

Da notare, poi, che anche se vi sono alcuni indici non europei, i Certificati sono denominati in euro. E’ presente l’opzione quanto e i certificati non sono soggetti al rischio di cambio. Per leggere l’articolo relativo all’intera emissione dei certificates su indici con barriera 40% è possibile visionare la pagina dedicata.

La tassazione fiscale nei certificati di investimento è al 26%. È possibile la compensazione con precedenti minusvalenze. Il presente articolo non costituisce sollecito all’investimento in borsa.


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