Il Bond Eni Conviene?

bond Eni

Il nuovo bond Eni conviene? Nel gennaio 2023 Eni ha annunciato l’emissione di un’obbligazione con scadenza 2028 e cedole minime del 4,3% annuo. Conviene investire nel bond Eni 2028 o è meglio puntare sul BTP a cinque anni? Ecco l’analisi sul bond Eni 2028 con ISIN IT0005521171.

Dettagli bond Eni 2028

Eni torna dopo oltre un decennio ad emettere obbligazioni per retail con un’emissione di un miliardo, che potrà salire fino a due miliardi in caso di grande domanda. Il lotto minimo per acquistare i bond è pari a 2.000 euro, con possibili incrementi di mille euro o più. La durata dei bond Eni è di 5 anni, con scadenza nel febbraio 2028.

Il tasso di interesse offerto dalle obbligazioni è del 4,30% annuo. Vi è la possibilità di incassare un ulteriore 0,50% di cedola nel 2028, ma solo nel caso in cui Eni non dovesse raggiungere determinati target legati alla sostenibilità ambientale ed alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il bond di Eni sarà negoziabile sul Mot, il mercato delle Obbligazioni di Borsa Italiana.

Conviene il bond di Eni?

Conviene acquistare il bond di Eni? Vediamolo insieme. Il rendimento è interessante se consideriamo il buon rating dell’emittente. Va però considerato che il 4,30% offerto dalle obbligazioni Eni 2028 sono lorde e la tassazione è del 26%. Il rendimento netto è pari al 3,18%. Potrà chiaramente crescere leggermente se Eni decidesse di rivedere al rialzo il rendimento offerto o nel caso della cedola dello 0,50% aggiuntiva per l’ultimo anno.

investire su azioni Eni

Il confronto con il BTP a cinque anni è d’obbligo. Ci sono BTP con scadenza 2028 che hanno rendimenti leggermente inferiori, fra il 3 ed il 3,5%. La tassazione, però, per il BTP è al 12,5% annuo, mentre per il bond Eni 2028 al 26%. Pertanto, la differenza del rendimento fra queste obbligazioni e il BTP risulta dello 0,2 – 0,3% a favore del bond Eni.

Inoltre numerosi BTP a cinque anni viaggiano al momento sotto la pari. Buona parte del profitto si otterrebbe in conto capitale a scadenza, con possibilità di utilizzare il capital gain anche per alleggerire lo zainetto fiscale da eventuali minusvalenze. Cosa che non capita invece con una obbligazione acquistata al valore nominale, salvo rivendita a prezzi più elevati (che verosimilmente si avrebbe anche con un BTP con simile scadenza).

Conviene il bond Eni? Ci sono dei pro e dei contro e la risposta spetta al lettore. Questo strumento può essere interessante se acquistato in dosi modeste. Infatti, un’attenta analisi frena gli entusiasmi del 4,30% di rendimento lordo. A conti fatti, il rendimento netto è appena superiore a quello dei BTP, che sulla carta potrebbero risultare più stabili. Fra i vantaggi del bond, per chi lo acquista in emissione, c’è il vantaggio di poterlo acquistare senza commissioni.

Bond Eni – ISIN IT0005521171

I bond Eni 2028 hanno codice ISIN IT0005521171. Le obbligazioni Eni sono Sustainability-Linked, sono emesse nel 2023 con scadenza 2028, precisamente il 10 febbraio. La Consob ha già dato il via libera al prospetto informativo e il collocamento si è chiuso anticipatamente per l’elevata domanda.

Collocamento obbligazioni Eni

I bond di Eni con scadenza 2028 sono stati collocati da un consorzio di collocamento diretto dalle due principali banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit Bank. Fanno parte del processo di collocamento delle obbligazioni di Eni anche Banca Akros, BPM, BNP Paribas e Bper Banca e Crédit Agricole.

Aggiornamento – Il collocamento del Bond Eni ha raccolto oltre 5 miliardi, spingendo l’azienda a chiudere in anticipo il periodo di sottoscrizione in data 20 gennaio 2023. Eni ha alzato la quantità disponibile da 1 a 2 miliardi. Si andrà comunque al riparto. In altre parole, la domanda degli investitori sarà soddisfatta soltanto al 40% circa, visto che sono arrivate domande per 5 miliardi contro 2 di offerta.

Azioni Eni in borsa

Le azioni Eni valgono fra i 14 ed i 15 euro in borsa, con una capitalizzazione di mercato nell’ordine dei 50 miliardi di euro. Dai minimi della pandemia e dell’autunno 2020 Eni ha più che raddoppiato il proprio valore in borsa.

Le raccomandazioni degli analisti sono ottimiste. Fra queste ricordiamo Mediobanca, con target price su Eni a 15,50 euro, mentre Goldman Sachs e Equita Sim hanno rilasciato previsioni su Eni a 19 euro ad inizio 2023.    

Le raccomandazioni degli analisti sono ottimiste. Fra queste ricordiamo Mediobanca, con target price su Eni a 15,50 euro, mentre Goldman Sachs e Equita Sim hanno rilasciato previsioni su Eni a 19 euro ad inizio 2023. Al momento dell’emissione il rating di Eni è A- per Standard & Poor’s, Baa1 per Moody’s e A- per Fitch.      

Grafico Azioni Eni
Grafico azioni Eni.

Dividendi di Eni

Vediamo i dividendi staccati dal titolo petrolifero. Eni ha pagato un dividendo pari a 88 centesimi di euro nel 2022. L’azienda petrolifera sta anche attuando un piano di buyback delle proprie azioni in borsa. Il price earning, ossia rapporto fra rezzi e utili supera di poco quota 3. Ecco dunque i dettagli relativi ai bond Eni e all’andamento della società in borsa.

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