I Migliori Certificates

scelta dei migliori certificates

Quali sono i migliori certificates? Non è senz’altro semplice definirlo. E’ più facile chiedersi quali siano i migliori certificates per la propria strategia di investimento. La scelta è del tutto personale. L’investitore deve confrontare una serie di parametri, legati ai sottostanti dei certificati che vuole acquistare, alle barriere ed alla tipologia di struttura del derivato strutturato che ci si appresta ad acquistare.

La scelta dei migliori certificates

Prima di tutto bisogna ovviamente considerare il sottostante dei Certificates. Potremmo scegliere dei titoli azionari, un indice di Borsa o un basket di azioni. Il certificato potrebbe invece avere per sottostanti delle materie prime, o ancora delle valute. Ogni sottostante comporta un diverso rischio, anche in base alla volatilità implicita in esso contenuta.

La barriera dei certificates

Un elemento fondamentale è senz’altro la barriera. E’ il livello fino a cui il capitale dell’investitore è protetto. La barriera nei certificates può essere discreta, con osservazione soltanto a scadenza, oppure continua. In questo caso è osservata durante tutta la vita del prodotto. Chiaramente, una barriera continua determina un maggior rendimento potenziale. Cresce al tempo stesso anche il rischio del prodotto.

Rendimento: cedole e bonus

In base al sottostante scelto, alla volatilità del medesimo ed ai livelli in cui sono posizionate le barriere sarà calcolato il possibile rendimento del prodotto. Contestualmente al crescere del rischio, salirà anche il rendimento potenziale del derivato in questione.

I certificati staccano generalmente cedole periodiche (in alcuni casi incondizionate) oppure pagano dei bonus al verificarsi di determinate condizioni di prezzo da parte del sottostante.

investire con i certificati
I certificates pagano cedole o bonus condizionati all’andamento dei sottostanti cui fanno riferimento

La struttura del prodotto

Un altro elemento fondamentale nella scelta dei migliori certificates riguarda la struttura del prodotto che si sta acquistando. Occorre considerare la presenza – o meno – di opzioni come l’effetto memoria, che consente il recupero di eventuali cedole non staccate. Ma anche l’eventuale presenza dell’effetto airbag, che potrebbe mitigare eventuali crolli da parte dei sottostanti. Nel caso in cui i sottostanti siano denominati in una valuta diversa dall’euro potrebbe essere utile la presenza dell’effetto quanto, volta a sterilizzare il rischio cambio.

Certificates a capitale garantito?

Nei certificates il capitale può essere garantito. E’ possibile che il capitale sia protetto al 100%, oppure che l’investitore abbia una garanzia di rimborso minimo, pari per esempio all’85 o al 90%. In questo caso, anche se il sottostante dovesse registrare una performance peggiore, l’investitore avrebbe comunque la garanzia di un rimborso minimo del prodotto.

La garanzia del capitale limita ovviamente il rendimento massimo del prodotto. Può risultare particolarmente utile nel caso in cui il mercato andasse nella direzione opposta a quella ipotizzata, evitando o quantomeno limitando possibili perdite.

Certificates a leva o senza?

Un’altra distinzione va fatta fra i certificates (detti anche Investment Certificates) e certificates a leva (conosciuti anche come Leverage Certificates). Qual è la differenza tra questi due tipi di Certificates?

I certificates hanno una struttura opzionale che li ottimizza per investimenti di medio ma anche lungo periodo. Al contrario i certificates a leva sono più adatti per chi vuole speculare nel breve o brevissimo; infatti permettono anche operazioni di puro trading.

in alcuni casi i certificati a leva generano anche problematiche derivanti dall’effetto compounding, mentre questo non è senz’altro un problema per chi li utilizza per il trading.

Quindi la scelta come si vede è personale. Se sei un investitore di medio e lungo termine, allora scegli gli Investment Certificates. Invece se vuoi investire nel brevissimo termine in modo speculativo, allora punta sui Leverage Certificates. Scegli quelli più idonei per la tua strategia operativa ed alla tua propensione al rischio.

Strategie di investimento

C’è un certificato di investimento per ogni strategia. Una possibile strategia può essere quella di puntare su quei certificati che hanno sfiorato di poco il minimo, ma dove, alla fine, la barriera ha tenuto. In questo modo si  punta al sostanziale effetto leva che ha un certificato. Si investe anche sulla capacità di amplificare le performance che ha un certificato molto vicino alla barriera.

Un’altra strategia può essere legata alla parte fiscale. Un titolo è in procinto di staccare un dividendo. Consideriamo che il dividendo azionario non è compensabile con le minusvalenze, vediamo d’altro canto che i certificati non staccano il dividendo. Cosa fare? L’investitore può, allora, cavalcare l’eventuale rialzo del titolo al lordo del dividendo.  Cioè andando avanti e poi, avendo una plusvalenza, che può compensare come eventuali minusvalenze, visto che parliamo di un reddito diverso.


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