Nuovo bond di Goldman Sachs

Obbligazioni Goldman Sachs

Goldman Sachs si inserisce con la proposta del suo nuovo bond nel mercato delle obbligazioni Corporate, garantendo il 6,5% per i primi due anni.

Il nuovo bond di Goldman Sachs

Goldman Sachs, una delle banche d’affari più grandi del mondo, emette per il mercato italiano le sue nuove obbligazioni corporate in euro. Si tratta di un bond a tasso fisso per i primi due anni, che dal terzo anno diventa variabile.

La durata complessiva a scadenza di questo prodotto è di dieci anni ed è acquistabile sul segmento MOT di Borsa Italiana. Emesso il 27 giugno 2023, scadrà, pertanto, in corrispondenza dello stesso giorno nel mese di giugno 2033. Il codice ISIN che la identifica è XS2482780561.

Il tasso cedolare

La prima caratteristica da approfondire per questo bond è sicuramente la cedola. Goldman Sachs ha, infatti, adottato un tasso misto. Nei primi due anni, pertanto, l’investitore riceverà un interesse pari al 6,5% lordo per anno. Dal terzo anno, invece, l’interesse sarà calcolato come la differenza tra il 6% e una volta e mezzo l’Euribor a tre mesi.

Bond Goldman Sachs
Bond Goldman Sachs

La cedola variabile che caratterizza otto anni del bond avrà un tasso minimo garantito dell’1,5% e un massimo del 6% lordo per anno. A scadenza il rimborso avverrà alla pari, secondo il valore nominale di 1000 euro ad obbligazione.

Il tasso Euribor

La chiave per valutare l’investimento nel nuovo bond di Goldman Sachs in euro è il tasso Euribor a tre mesi. L’Euribor, acronimo per EURo Inter-Bank Offered Rate è un tasso di riferimento per i mercati finanziari, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni tra le maggiori banche europee. Il suo principale scopo è fungere da tasso medio per le operazioni a termine tra gli istituti di credito. Tuttavia, è anche utilizzato come indicatore di breve termine del costo del denaro e come tasso base per il calcolo di interessi.

Al momento l’Euribor a tre mesi ha un valore attorno al 3,6%, in crescita pressoché costante da inizio 2022, in corrispondenza con l’incremento dei tassi della BCE. Il suo massimo l’Euribor a tre mesi lo ha raggiunto attorno al 10 di ottobre 2008, con 5,381%. Per come è strutturata l’obbligazione, tuttavia, valori al di sopra del 4,5% non interessano, in quanto l’1,5% lordo è garantito.

Gli scenari per il bond di Goldman Sachs

previsioni BCE 2023

Il contesto di mercato vede il tasso della BCE che salirà ancora, fino ad attestarsi potenzialmente al 4,5% entro fine anno. Questo è quanto emerge anche dalle parole del vicepresidente della Banca Centrale Europea. L’incremento dei tassi, gravando sul potere di acquisto, potrebbe ridurre ulteriormente l’inflazione, a beneficio dei Bond di Goldman Sachs a interesse fisso per i primi due anni. Il tasso del 6,5%, peraltro, copre già l’inflazione attuale in Italia, che secondo dati Istat dovrebbe aggirarsi attorno al 6,4%, mentre la media europea sarebbe del 5,5%.

Dal terzo anno di vita del Bond è complesso fare delle previsioni. Ipotizzando il buon fine della politica monetaria europea, dovremmo andare incontro ad una decrescita dell’inflazione con una stabilizzazione dei tassi. Questo potrebbe mantenere gli interessi del Bond sopra il minimo garantito. Tuttavia, in questo caso, si dovrà tenere contro di un concorrente agguerrito: il BTP.

Il confronto con il BTP

Come anticipato, il riferimento è presto tracciato in Italia. Il BTP è il riferimento con cui ogni emissione obbligazionaria deve misurarsi. Ad oggi i BTP con scadenza 2033 hanno in media un rendimento netto del 3,5% annuo. Questo, ovviamente, considerando il valore della cedola e del prezzo sul mercato secondario del BTP. Il confronto sul breve periodo, pertanto, parla a favore del Bond Corporate di Goldman Sachs. Ma sul lungo termine? Quando subentra la logica del tasso variabile, per essere conveniente rispetto ai BTP in circolazione, la cedola lorda del Bond Goldman dovrà essere almeno al 4,8%. Sotto tale soglia il rendimento netto sarebbe sotto il 3,5%.

Altri Bond Corporate

Il periodo, in ogni caso, è certamente florido per questa tipologia di bond obbligazionari. L’onda lunga è partita qualche mese fa, con l’emissione di bond Eni che ha avuto un successo inimmaginabile e sta vedendo altri protagonisti. Uno di questi è, ad esempio, Intesa Sanpaolo che, con i suoi nuovi bond a tasso misto in dollari, cerca di accrescere la propria quota di mercato.


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