Analisi Mercato Valutario

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Come si sta muovendo il mercato valutario? Analisi e previsioni per il mercato delle valute, il forex market, a cura di Matteo Ramenghi, CIO di UBS per il mercato italiano.

Operativamente parlando sul mercato valutario il cambio fra euro e dollaro è tornato in area 1,09, mentre GBP/USD naviga in area 1,23. Ancora sul mercato delle valute USD/JPY è scambiato a 134.

Mercato valutario: l’evoluzione del forex

Da un punto di vista valutario i fondamentali americani non sono molto promettenti. Gli Stati Uniti registrano elevati «deficit gemelli». Con questa espressione si indica la combinazione di un elevato disavanzo del bilancio pubblico e di un pesante passivo della bilancia commerciale. Questi dati implicano che gli Stati Uniti sono finanziati dall’estero. Questo è un elemento tipicamente negativo per le valute, e tali squilibri si sono accentuati dall’inizio della pandemia.

Il dollaro però non è una moneta come le altre perché, ad oggi, rappresenta l’unica valuta globale e domina i flussi commerciali e le riserve monetarie internazionali detenute dalle banche centrali, nonché i derivati finanziari come forward, swap e opzioni.

Analisi sul dollaro e mercato valutario

Proprio per via di questa sua funzione, gli analisti ipotizzano che circa la metà dei dollari circola al di fuori degli Stati Uniti. Il dollaro offre in effetti una liquidità senza paragoni essendo scambiata nell’88% delle transazioni valutarie, secondo la Banca dei regolamenti internazionali. Sicuramente il fatto di avere il principale mercato azionario al mondo, che rappresenta oltre la metà dell’indice azionario globale, contribuisce a questo successo. Ugualmente, ci sono costanti flussi nei confronti dei Treasury.

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Come Funziona il Forex Market?

Con tutta probabilità la leadership del dollaro non verrà messa in discussione per molto tempo. La tendenza sottostante indica però un indebolimento. Alla fine dello scorso anno il peso del dollaro nelle riserve di valuta estera a livello globale era del 58,4%, ma questo dato si confronta con oltre il 71% prima della nascita dell’euro. Nello stesso periodo è aumentata leggermente la quota dell’euro, circa il 20%, mentre è più che raddoppiata la quota del renminbi, del dollaro australiano e del dollaro canadese a oltre il 10% su base cumulativa.

È inoltre interessante vedere come il dollaro rappresenti il 40% dei pagamenti globali, ma allo stesso tempo l’euro abbia raggiunto il 38%. Questo anche grazie alla propensione del nostro continente a esportare. Inoltre, negli ultimi vent’anni il commercio tra Paesi emergenti è raddoppiato rispetto al PIL, mentre gli scambi tra Paesi avanzati sono diminuiti. I Paesi emergenti utilizzano sempre più spesso le proprie valute nel commercio: se nel 2001 le valute emergenti erano impiegate solo nel 7% degli scambi commerciali globali, ora sono arrivate quasi al 25%.

La Cina e il mercato delle valute

Di recente la Cina ha presentato un progetto per l’acquisto di petrolio e gas in renminbi. Ma anche altre proposte per ridurre la dipendenza dal dollaro sono venute dai Paesi BRICS, l’associazione di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.

Anche la geopolitica gioca un ruolo da questo punto di vista: la guerra in Ucraina e le tensioni tra Stati Uniti e Cina hanno infatti numerose ramificazioni sui mercati valutari. Sotto la spinta della pandemia e della guerra in Ucraina, gli scambi internazionali sono tornati a ridursi, mentre la comunità internazionale risulta divisa in grandi blocchi come non avveniva da decenni. Il sistema economico moderno è in discussione. L’interdipendenza economica non è necessariamente crescente.

Analisi di UBS sul mercato valutario

Quali scenari per il mercato valutario? Vediamo i risultati del sondaggio UBS Annual Reserve Manager di gennaio 2022. Hanno risposto al sondaggio a oltre 30 banche centrali globali. La domanda? Se credevano che sanzioni simili a quelle imposte alla banca centrale della Federazione Russa potrebbero essere imposte anche ad altri. Il 27% ha indicato che sarebbe possibile.

Nello stesso sondaggio, l’81% dei partecipanti ha dichiarato di aspettarsi che il renminbi benefici di un mondo valutario più multicentrico. I cambiamenti nei mercati valutari storicamente sono stati molto lenti. Come suggerito da Ray Dalio nel libro «I principi per affrontare il nuovo ordine mondiale», le valute di imperi collassati nel passato hanno mantenuto il loro ruolo molto più a lungo della loro influenza economica e geopolitica.

Non si devono quindi aspettare stravolgimenti a breve termine. Gradualmente le riserve valutarie diventeranno sempre più diversificate, includendo anche alcune materie prime critiche. Da un punto di vista ciclico, la crescita americana e il differenziale di tasso d’interesse offerto dal dollaro dovrebbero erodersi e ci aspettiamo per tanto una fase di debolezza del dollaro rispetto a valute come l’euro, il franco svizzero, la sterlina, lo yen e il dollaro australiano. In questo contesto, nella ricerca di diversificazione, c’è spazio anche per l’oro.

Ecco dunque un focus con analisi sul mercato valutario, spesso anche denominato forex market.


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