Tracker Certificates su Indici

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Tracker Certificate Open End su FTSE Mib, Dow Jones e S&P 500: Vontobel ha emesso tre nuovi certificati di investimento tracker. Si tratta della prima emissione di Vontobel di tracker certificates su indici azionari tradizionali. I nuovi prodotti rientrano fra gli strumenti a capitale non protetto della classificazione ACEPI con i tracker/benchmark certificates e sono quotati sul SeDex di Borsa Italiana.

Dopo i ribassi che hanno caratterizzato i primi tre trimestri del 2022, la fase finale dell’anno ha fatto registrare un’importante ripresa dei mercati di borsa. Dai minimi il FTSE Mib ha recuperato oltre il 20%, cancellando buona parte delle perdite. Gli investitori si attendono ancora alcuni rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, ma il clima di borsa è migliorato. Ed in quest’ottica i tracker certificates potrebbero rappresentare un’interessante opzione di investimento per chi ha previsioni di borsa sull’azionario relativamente ottimiste.

Funzionamento dei tracker certificates

I tracker certificates replicano l’andamento degli indici sottostanti, ossia il FTSE Mib, il Dow Jones ed l’indice S&P 500, ossia il paniere dei primi 500 titoli azionari americani.

Non è previsto l’effetto leva, così come non è previsto un cap ai possibili profitti. In sintesi, questi certificates replicano la performance dell’indice cui fanno riferimento. Il rendimento positivo (o negativo), è dato dall’incremento (o dal decremento) del prezzo del certificato. non sono previsti premi intermedi. Inoltre, i dividendi ed eventuali altre distribuzioni sono reinvestite nell’indice sottostante.

Liquidità garantita dall’emittente.

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La liquidità è garantita dall’emittente. Vontobel, infatti, si pone come market maker nei tradizionali orari di apertura del SeDex di Borsa Italiana (9:05 – 17:30). L’investitore trova dunque un numero congruo di proposte sia in denaro che in lettera al fine di garantire la liquidità degli strumenti.

Il risultato dell’operazione è dato dalla differenza fra il prezzo a cui si vende il certificato e quello cui lo si aveva comprato. Nel caso in cui si venda ad un prezzo superiore si otterrà un profitto. Per contro, se l’indice fosse sceso, il certificato si sarebbe mosso al ribasso deprezzandosi.

Tracker certificates su indici azionari

I tracker certificates sono dei Net Total Return. I dividendi sono reinvestiti, potremmo quindi parlare di un prodotto “ad accumulazione” (e non a distribuzione).

Quali sono i costi di questi certificates? La commissione di gestione dell’indice è pari ad uno 0,4% annuo. Tale ammontare viene detratto dalle performance dell’indice su base quotidiana. Da segnalare l’efficienza fiscale dei tracker  certificates, che permettono di compensare eventuali minusvalenze come vedremo a fine articolo.

I tracker certificates

Ecco di seguito i codici ISIN dei tre certificates su indici:

Differenza fra ETF, Fondi di investimento e certificates

La tabella di seguito, estrapolata dal sito di Vontobel, offre una panoramica delle differenze fra tracker certificates, ETF (exchange traded funds) e fondi comuni di investimento. Emerge l’efficienza fiscale dei certificates, che permettono di compensare eventuali minusvalenze generate nei quattro anni precedenti. Con i tracker non è prevista la leva ed il prezzo di mercato è uguale al NAV (Net Asset value).

tracker certificates su indici

I tracker certificates non prevedono commissioni di entrata e lo spread applicato da Vontobel è di norma pari ad un punto percentuale. La tassazione nei certificati di investimento, così come negli ETF e nei fondi (per la parte azionaria) è al 26%.

Il presente articolo è redatto a fine informativo. Non costituisce in alcun modo sollecito all’investimento.


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