Previsioni sull’Inflazione

inflazione
inflazione

Quali previsioni sull’inflazione? La crescita dei prezzi può essere un rischio permanente per l’economia? Previsioni sull’Inflazione successiva alla riapertura.

Analisi sull’inflazione a cura di Samy Chaar, Chief Economist – Banca Lombard Odier

Previsioni sull’inflazione

Con quale rapidità sono cambiate le narrazioni economiche e di mercato. All’inizio di quest’anno, l’incertezza era diffusa con molta preoccupazione in particolare per i danni causati dal terremoto del Covid. Questo sia in termini di posti di lavoro che di imprese fallite.

Oggi, la ripresa è vista come garantita grazie a vaccini disponibili (almeno in Occidente) ed efficienti (anche contro le varianti conosciute). Questo al residuo di eccesso di risparmio privato (si veda grafico sotto) e a un sostegno politico, sia monetario sia fiscale, ancora consistente.

risparmio netto ed inflazione

In effetti, la forza della ripresa in atto sta generando un intenso dibattito sui rischidi “surriscaldamento”. L’inflazione, sia prevista che reale, è in forte aumento (si veda grafico seguente sull’inflazione, CPI Usa e ISM Manifatturiero). Questo fa sorgere una domanda importante. Queste pressioni inflazionistiche sui prezzi sono solo transitorie? Oppure le banche centrali saranno costrette ad adeguare la loro funzione di reazione?

CPI inflazione Usa previsioni

Previsioni sull’inflazione: cosa attendersi?

Quali sono le previsioni sull’inflazione? Analizziamo il tutto. Non siamo eccessivamente preoccupati per l’inflazione persistente, per tre ragioni fondamentali. Anzitutto, dopo una tendenza al ribasso così grande e improvvisa come quella causata dalla pandemia, una normalizzazione dei prezzi era destinata a verificarsi  (si veda grafico seguente sull’inflazione e previsioni dell’inflazione).

grafico inflazione

In secondo luogo, la fiammata non è né ampia né globale. L’inflazione  rimane contenuta  in Cina e Israele, nonostante la ripresa economica più matura, e comunque al di sotto dell’obiettivo in Giappone, Europa e Svizzera. Negli Stati Uniti, ciò deriva principalmente da componenti come le tariffe aeree, le tariffe alberghiere e i prezzi delle auto usate, settori molto sensibili alla riapertura dell’economia o in sofferenza per carenze negli approvvigionamenti. Per la loro stessa natura, è improbabile che sia possibile sostenere questi aumenti di prezzo.

Con la normalizzazione dei modelli di domanda e la risoluzione dei fattori limitanti dell’offerta, i prezzi dovrebbero stabilizzarsi e alcuni dei recenti forti rincari dovrebbero invertire la rotta.

Domanda e offerta – scenari inflazionistici

A proposito dei citati fattori limitanti, con la ripresa che ora si estende all’area dell’euro (seguendo le orme degli Stati Uniti) è molto chiaro che in Occidente l’offerta ha difficoltà a rispondere alla domanda. Ciò è in parte una conseguenza del fatto che le aziende hanno fatto ampio affidamento sulle scorte durante lo shock del Covid . La necessaria ricostruzione delle scorte richiederà del tempo e nei prossimi trimestri porterà a un surplus di attività, ma queste tensioni sull’offerta interna dovrebbero diminuire nel corso dell’anno. Inoltre, in altre parti del mondo, specialmente in Asia, c’è una certa capacità disponibile per riempire il vuoto. (segnaliamo qui un’analisi sulla borsa cinese, n.d.r.)

Le autorità cinesi hanno fornito solo un sostegno marginale al reddito delle famiglie. Di fatto hanno reso il consumo interno persistentemente debole, lasciando così una certa capacità di riserva per rispondere alla domanda estera. Infatti, per compensare la propria auto-imposta frugalità sul fronte politico, Pechino ha necessità della domanda estera. Anche i produttori cinesi devono affrontare dei vincoli. Ma anche pressioni inflazionistiche sui costi (specialmente su materie prime come rame, acciaio, cobalto e litio). I sondaggi sui tempi di consegna suggeriscono che questi vincoli sono molto meno stringenti che in Occidente.

L’inflazione arriva ma non è quindi un problema almeno per ora. le previsioni sull’inflazione lasciano ben sperare

inflazione e previsioni sull'inflazione 2021 - 2022

Lavoro e inflazione

Vediamo come sono collegati mercato del lavoro e previsioni sull’inflazione

Sul fronte del mercato del lavoro, nonostante i benefici della riapertura, è improbabile che il processo di recupero sia lineare. Ciò probabilmente giustifica l’impegno della Federal Reserve (Fed) a rimanere paziente e mantenere una politica accomodante per molto tempo. Ossia fino a quando non saranno visibili dei progressi sostanziali nell’economia reale. La fiacchezza del mercato del lavoro statunitense potrebbe diminuire rapidamente, ma rimane comunque significativa.

Anche il differenziale fra il tasso di disoccupazione della popolazione bianca e di quella di colore  è un’ulteriore prova che l’economia non ha ancora raggiunto il livello atteso dalla Fed. Finché questa eccessiva fiacchezza non sarà superata, i salari organici rimarranno abbastanza deboli. Peraltro, è difficile immaginare un’inflazione persistente senza una crescita sostanziale e sostenuta del reddito.

La Fed e l’inflazione

Alla luce del nuovo regime d’inflazione medio obiettivo della Fed, che tollera un periodo di inflazione prima di passare alla stretta, ci aspettiamo quindi in futuro questo tipo di politica progressiva. Dapprima un annuncio di tapering tra agosto 2021 (Jackson Hole Economic Symposium) e la fine dell’anno. Questo sarebbe da attuare nel corso del 2022 a un ritmo mensile di 10 miliardi di dollari. Vi è un programma di acquisto mensile di 120 miliardi di dollari da rilasciare, che richiederà tempo dal punto di vista procedurale. Poi un primo rialzo dei tassi entro metà del 2023. A nostro avviso, le attuali aspettative del mercato di un rialzo già nel 2022 sono estremamente conservative.

Conclusioni

Detto questo, e nonostante quello che crediamo essere un forte scenario di base, è sempre importante riflettere su come la situazione potrebbe evolvere diversamente. in altre parole verso un’inflazione elevata.

Mentre gli effetti dei prezzi di base e le interruzioni della catena delle forniture non sono, per definizione, durevoli, la carenza generalizzata di manodopera nel contesto di un mercato del lavoro in rapida contrazione, coniugata a un eccesso di domanda sostenuta da un forte stimolo monetario e fiscale, potrebbe avere un effetto completamente diverso.

Come leggere questo in merito alle previsioni sull’inflazione? Se le imprese, incoraggiate dal forte contesto di crescita, scaricassero l’aumento dei propri costi salariali sui consumatori, potrebbe innescarsi una spirale di aumento salari-prezzi. A sua volta, questo potrebbe portare a un aumento delle aspettative di inflazione in tutta l’economia. Il tutto potenzialmente incoraggiato dall’impegno della Fed a consentire all’inflazione di “andare oltre” per qualche tempo. Anche se in passato le banche centrali si sono dimostrate in grado di riportare l’inflazione sotto controllo attraverso una politica più restrittiva, non sempre si tratta di un percorso agevole; probabilmente, si rivelerà ancora più difficile se le aspettative di inflazione si sbloccano.

Per il momento, tuttavia, i costanti progressi sui due fronti delle vaccinazioni e delle riaperture confermano la nostra prospettiva di forte crescita nel 2021-2022. Questo vale per la maggior parte delle grandi economie. L’inflazione potrebbe normalizzarsi senza salire su livelli più alti. La persistenza del sostegno politico assicura la ripresa e dovrebbe prevenire una grande ricaduta, a meno ovviamente di uno shock esterno inaspettato.


Ebook Certificates
Articolo precedenteInvestire su BP – British Petroleum
Articolo successivoInvestire su azioni spagnole con i Certificates