BTP€i 2033

inflazione

BTP legati all’inflazione

Come proteggersi dall’inflazione con i BTP€i? Il Ministero delle Finanze ha emesso un BTP€i 2033, ossia un titolo di Stato indicizzato all’inflazione europea, con scadenza 2033. Ciò appare particolarmente interessante considerando l’attuale scenario. Infatti, l’inflazione è salita al 7% negli Usa, mentre in Europa ha superato il 5%. In Italia nei primi mesi del 2022 la crescita dei prezzi si aggirava sul 4,5%.

Le previsioni per l’inflazione vedono probabile un rallentamento di questi valori, ma certamente non un azzeramento, come negli ultimi anni. Ecco dunque spiegata la ragione per cui molti investitori vogliono coprirsi dal rischio inflazione, anche con questi BTP legati appunto alla crescita del costo della vita.

BTP€i 2033

La scadenza dei nuovi BTP€i è novembre 2023, con una vita quindi appena superiore ai 10 anni. I BTP€i hanno un valore nominale di 100, anche se sono stati lanciati già sopra la pari, con un prezzo di emissione di 102,703. Il rendimento è quindi del -0,13%, anche se è prevista una cedola reale, ossia corretta per l’inflazione, dello 0,10%.

Va ricordato che anche se vi fosse deflazione le cedole non possono essere negative. Il rimborso minimo è quindi pari a 100.

Come funzionano i BTP 2033 legati all’inflazione?

Vediamo alcuni dettagli di questi BTP legati all’inflazione.

Come funzionano i BTP€i? L’elemento chiave è legato al fatto che sia le cedole che il capitale sono rivalutati in caso di inflazione. Il calcolo delle cedole dei BTP€i 2033 parte dall’andamento dell’inflazione calcolato dall’Eurostat.

La cedola semestrale dello 0,05% deve infatti essere moltiplicata per l’inflazione. Al tempo stesso, però, anche il capitale viene rivalutato seguendo l’inflazione.

Nelle successive date di osservazione per il pagamento delle cedole, il coupon non è calcolato sul valore nominale iniziale di 100 euro, ma sul capitale rivalutato. Per esmepio, se l’inflazione è del 4%, dopo sei mesi questo valore sarebbe di 102.

Alla scadenza del BTP€i l’investitore riceve l’ammontare investito rivalutato su base semestrale, pertanto con una protezione all’inflazione.

come proteggersi dall'inflazione? BTP€i 2033

Attenzione, però. Il tasso di inflazione su cui si basano i conteggi per i BTP 2033 è quello dell’eurozona e non quello italiano. Chiaramente questi tassi di inflazione sono estremamente correlati, ma non necessariamente uguali. Nel caso in cui l’inflazione italiana nel prossimo decennio superasse quella europea, l’investitore avrebbe una perdita in termini di potere d’acquisto. Per contro, se l’inflazione europea superasse quella italiana, il capitale si rivaluterebbe ad un tasso superiore a quello dell’inflazione, con un profitto in termini di copertura del valore del denaro per chi avesse comprato i BTP€i 2033.

Collocamento dei BTP legati all’inflazione

Il Ministero delle Finanze ha spiegato come abbiano partecipato all’operazione del collocamento del BTP€i 2033 “oltre 110 investitori per una domanda complessiva di circa 19 miliardi di euro”.

Una quota rilevante del BTP€i 2033 è andata ai fund manager, ben il 33%. Valori simili per le banche, con il 34,5%. Lo Stato italiano si è curato di collocare un’ampia fetta, prossima al 30%, “presso investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo (a fondi pensione e assicurazioni è stato assegnato circa il 21,5%, mentre a banche centrali e istituzioni governative circa il 7,5%”. Per quanto riguarda gli hedge fund, la loro presenza nel BTP€i 2033 è del 3,5%.

Cosa sono i BTP€i

I BTP€i sono dei titoli di Stato ideati nei primi anni Duemila. Le scadenze originarie erano di 5,10 e 30 anni, poi sono state aggiunte altre durate, come i 18 mesi, 3,7, 15 e 20 anni. Si tratta di buoni del tesoro poliennali particolarmente versatili, in grado di garantire copertura al rischio di inflazione. Pagano cedole semestrali che tendono ad aumentare durante il corso della vita del prodotto. Pertanto i BTP€i (ed in questo caso i BTP€I con scadenza 2033) possono proteggere l’investitore dal rischio inflazione.


Ebook Certificates
Articolo precedenteInvestire sugli Indici
Articolo successivoWebinar sui Certificates con Stefano Fanton