Investire sugli Indici di Borsa

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Come investire sugli indici di Borsa? Gli indici azionari. Dax, Dow Jones e Ftse Mib: come funzionano e come sono calcolati?

Investire sugli indici di Borsa è statisticamente meno rischioso dell’investire in azioni singole. Gli indici di Borsa sono dei panieri in cui vengono raggruppati più titoli azionari. Il valore dell’indice rappresenta quindi l’insieme delle azioni sottostanti e costituisce pertanto il “termometro” di un gruppo specifico di azioni. I movimenti degli indici sono di norma meno ampi rispetto a quelli di un singolo titolo, con una volatilità più contenuta.

Investire sugli Indici di Borsa – Caratteristiche

Per investire sugli indici di Borsa è necessario capire come vengono calcolati.

  • Gli indici possono essere:
    1) Indici equally weighted. Sono caratterizzati dall’uguaglianza dei fattori di ponderazione per tutti i titoli che compongono l’indice. La capitalizzazione delle società incluse non è quindi rilevante visto che tutti i titoli che hanno lo stesso peso all’interno dell’indice;
    2) Indici price weighted. In questo caso il peso associato ad ogni titolo azionario varia in funzione del suo prezzo (se il prezzo di un titolo aumenta più degli altri, automaticamente aumenta anche il suo peso all’interno dell’indice). Essi sono molto semplici da calcolare in quanto sono dati dalla semplice somma dei prezzi dei titoli che compongono l’indice. Tali indici, tuttavia, hanno lo svantaggio di non rispecchiare correttamente l’andamento dell’intero portafoglio. Infatti, i titoli più “costosi” hanno un peso maggiore, a prescindere dal numero di azioni presenti e dalle dimensioni della società;
    3) Indici value weighted. Il peso di ciascun titolo risulta proporzionale alla sua capitalizzazione di borsa. Al contrario delle altre metodologie di calcolo, in questo caso gli indici vengono aggiustati e rettificati a seguito di operazioni societarie quali frazionamenti, raggruppamenti, dividendi straordinari.
BorsaItaliana
L’ingresso di Borsa Italiana a Milano in Piazza degli Affari

I principali indici azionari mondiali in gran parte sono calcolati con la metodologia value weighted (ad esempio l’S&P500, il Nyse Composite, il Ftse Mib, il FTSE 100 (UK), il CAC 40 (Francia), il DAX 30 (Germania). L’indice price weighted più importante è il Dow Jones Industrials (USA).

I maggiori indici di borsa azionari

Dow Jones (Industrial)

Il nome deriva dai suoi due fondatori, Edward Jones e Charles Dow (fondatore del Wall Street Journal e padre dell’analisi tecnica), che lo crearono con lo scopo di analizzare l’andamento dell’economia americana. Il Dow Jones Industrial Average replica l’andamento delle 30 maggiori società americane. Queste, almeno in passato, erano le più rappresentative per gli investitori. L’indice si calcola con la media ponderata dei prezzi dei titoli.

Standard & Poor’s 500 (S&P500)

E’ un indice azionario che esprime l’andamento di un paniere formato dalle 500 azioni di aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione. All’interno ci sono azioni quotate al New York Stock Exchange (Nyse), all’American Stock Exchange (Amex) e al Nasdaq. L’indice viene calcolato come media ponderata basata sul flottante delle società e rappresenta circa l’80% del valore totale del mercato azionario americano. Questo indice costituisce il benchmark di riferimento della borsa americana e costituisce il sottostante dell’S&P500 future (di cui è possibile operare anche nella versione E-Mini).

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Nasdaq

Il Nasdaq nasce a Wall Street il 5 febbraio 1971 con l’acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation (“Quotazione automatizzata dell’Associazione nazionale degli operatori in titoli”). E’ stato il primo mercato borsistico mondiale elettronico.

Questo indice viene calcolato come media ponderata del valore di mercato dei principali titoli del settore tecnologico (Microsoft, Apple, Google, Yahoo, Amazon, ecc…). I 100 titoli più importanti costituiscono poi l’indice Nasdaq 100, che costituisce il sottostante del Nasdaq 100 future (la cui versione E-Mini è uno dei future più trattati al mondo).

Particolare importanza riveste l’indice settoriale SOX (Semiconductor Index) che contiene le aziende che si occupano della progettazione, produzione e vendita di semiconduttori (Intel, Applied Materials, KLA, Micron Technology, Texas Instruments). Negli ultimi anni, poi, si fa spesso riferimento ai titoli FAANG ossia Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google ossia i cinque titoli che hanno assunto un ruolo dominante in rete.

Russell (3000, 2000 e 1000)

L’indice Russell 3000 comprende le prime 3.000 compagnie quotate negli USA per capitale di mercato. L’indice rappresenta circa il 98% di tutti i titoli azionari degli Stati Uniti d’America. L’indice Russell 3000 è la sorgente da cui nasce l’intera famiglia degli indici Russell. Fra questi ricordiamo l’indice Russell 1000 (che rappresenta le prime mille compagnie quotate per capitale di mercato) e l’indice Russell 2000 (che include le 2.000 più piccole società quotate in borsa negli USA).

Indice Eurostoxx 50.

Eurostoxx50 è un indice dei titoli negoziati nelle borse europee il cui obiettivo è rappresentare le maggiori società dell’Eurozona. A questo indice, che contiene importanti azioni del comparto bancario, fa riferimento l’Eurostoxx50 future. Sono esclusi da questo paniere i titoli svizzeri e quelli inglesi.

Indice DAX 40

Cosa si intende con Indice Dax 30 e Dax 40? L’indice Dax 30 (Deutsche Aktien Xchange 30) è stato per oltre 30 anni l’indice di riferimento della Borsa di Francoforte e contiene i 30 titoli a maggiore capitalizzazione. I pesi assegnati a ciascuna delle 30 società (che appartengono in particolare ai settori tecnologici e industriali) vengono verificati costantemente per evitare che pochi titoli siano in grado di influenzarne in modo consistente l’andamento. E’ un indice total return per cui nel suo calcolo sono presi in considerazione anche i dividendi.

Dal mese di settembre 2021 il numero di titoli che compongno il Dax è salito da 30 a 40. Pertanto, possiamo a questo punto parlare di Dax 40.

Sempre nell’autunno 2021 sono anche stati inseriti nuovi e più stringenti criteri per essere ammessi nel paniere centrale del Dax 40. Al tempo stesso, la Borsa di Francoforte ha anche ideato misure per rendere più rapido il delisting. Tutto ciò per ridurre il rischio (e comunque rendere eventualmente più facile il delisting) nel caso di situazioni simili a quella delle azioni di Wirecard. Lo scandalo societario di Wirecard e gli annessi fondi mancanti hanno chiaramente generato anche un danno di immagine per l’indice Dax e la Borsa di Francoforte.

FTSE 100

Questo è l’indice azionario delle 100 società più capitalizzate quotate al London Stock Exchange. FTSE è l’abbreviazione di ‘Financial Times Stock Exchange’. L’indice costituisce il benchmark di riferimento della borsa azionaria inglese, è gestito dal FTSE Group. Si tratta di una società che originariamente era nata come joint venture tra il Financial Times e il London Stock Exchange.

CAC 40

CAC 40: il nome deriva dal primo sistema di automazione della Borsa di Parigi, la Cotation Assistée en Continu (quotazione continuamente assistita). Il CAC è il principale indice di borsa francese e uno dei più importanti del mercato Euronext. L’indice rappresenta un paniere basato sulla capitalizzazione dei 40 titoli azionari più significativi presenti alla Borsa di Parigi.

Ecco dunque una rassegna sul tema per chi vuole conoscere ed investire sugli indici di borsa.


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