Investire in Borsa – Le Azioni

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Come investire in Borsa – Quando comprare e vendere azioni? Come l’investitore può valutare un’azione?

Investire in Borsa conviene? Come devo comprare le azioni? Una delle domande centrali legate agli investimenti azionari riguarda le tempistiche con cui muoversi sui mercati azionari. È infatti fondamentale utilizzare il timing corretto, investire in maniera profittevole. Non esistono tuttavia criteri oggettivi per decidere quando è il momento idoneo per acquistare e vendere titoli azionari. Il prezzo che si forma è frutto dell’incontro tra la domanda e l’offerta presente sul mercato azionario: ci sono infatti investitori disposti ad acquistare perché sono convinti che il prezzo dell’azione sia conveniente, proprio mentre altri investitori vogliono vendere le azioni perché sono convinti che il medesimo prezzo sia ormai troppo elevato e che sia preferibile uscire dal mercato azionario in quel momento. 
In Borsa le valutazioni sui mercati azionari sono molteplici e si basano su presupposti fondamentali, tecnici e psicologici. Da un punto di vista fondamentale vengono utilizzati alcuni parametri di valutazione che consentono di comprendere i rischi e le opportunità associate all’acquisto o alla vendita di azioni. In ottica di medio periodo un primo fattore che viene considerato è il flusso reddituale generato e il dividendo distribuito agli azionisti. Per ottenere il rendimento annuo di un’azione (denominato dividend yield) occorre confrontare il dividendo con il prezzo.

In Borsa un’azione che quota 18 euro e stacca un dividendo pari a 0,90 euro, esprime un dividend yield del 5% annuo (ottenibile dal rapporto fra dividendo e valore azionario).

Come valutare un titolo azionario 

Come si calcola il valore di una azione? Per valutare se un titolo sia o meno interessante si deve confrontare questo valore con: 
– il valore medio dell’indice di mercato al quale il titolo appartiene; 
– il valoro medio del settore/comparto al quale il titolo appartiene; 
– il rendimento offerto da obbligazioni a media scadenza (ad esempio il Btp a 10 anni). 
Come si calcola il valore di una azione? Un secondo parametro di valutazione utilizzato per capire se un titolo può essere interessante è costituito dal rapporto tra prezzo di borsa e l’utile per azione (P/E, dall’inglese Price/Earnings). Il P/E indica quanti anni occorrono affinché l’investitore azionario possa recuperare il prezzo pagato per l’acquisto, nell’ipotesi che la società sia in grado di garantire un flusso di utili pari a quelli presi in considerazione nel momento in cui si effettua la valutazione. 
In generale: 
– più il P/E è basso più il titolo può risultare conveniente/sottovalutato; 
– più il P/E è alto più il titolo può risultare caro/sopravvalutato. 
In ottica di medio termine un valore medio di riferimento si colloca attorno a quota 18-20. Un titolo con un P/E inferiore a 15 viene considerato a sconto, mentre se è superiore a 25 è considerato caro. 

In Borsa quali sono le migliori azioni?

Le azioni migliori sono le meno care? Per comprendere se un’azione può essere considerata “cara” piuttosto che “a sconto” si possono utilizzare alcuni “multipli di prezzo”, parametri che confrontano il prezzo di mercato dell’azione con altri elementi. Ad esempio il multiplo prezzo/cash flow (prezzo/flussi di cassa) calcola il rapporto tra il prezzo azionario di borsa e i flussi monetari generati dalla gestione aziendale.  
Nella valutazione dei titoli azionari il secondo multiplo è costituito dal rapporto tra il prezzo e il patrimonio netto (in inglese Price/Book Value). Si tratta del rapporto tra la capitalizzazione di borsa e il patrimonio netto della società. Un valore inferiore all’unità segnala al futuro investitore una potenziale sottovalutazione del prezzo dell’azione poiché la capitalizzazione risulta essere inferiore al cosiddetto “valore di libro”.

Investire – Medodi di valutazione delle azioni

Analisi fondamentale delle azioni – Un altro indicatore di natura fondamentale utilizzare per effettuare valutazioni di tipo fondamentale è il ROI (return on investment) che esprime il rapporto tra reddito operativo e l’attivo patrimoniale e riflette quindi la redditività della gestione aziendale. 
L’andamento del prezzo di un’azione è quindi determinato da diversi fattori, che vengono esaminati da analisti e investitori. Alcuni sono riconducibili alla specifica situazione economica della società quotata (“rischio specifico”) mentre altri sono legati all’andamento generale del mercato o al settore di appartenenza della società (“rischio sistematico”). Un investimento azionario può pertanto risultare positivo o negativo in base: 
a) all’andamento favorevole/sfavorevole dell’intero mercato; 
b) ai positivi/negativi risultati economici ottenuti dalla singola società. 
È opportuno sottolineare che il rischio specifico può essere gestito attraverso un’adeguata “diversificazione di portafoglio” il che presuppone di suddividere il proprio investimento azionario su più titoli, evitando di concentrare tutto il capitale su un unico asset. 

Come scegliere le azioni

Analisi dei titoli azionari – Affinché una diversificazione possa risultare efficace, i rendimenti dei titoli azionari inseriti in portafoglio non devono essere perfettamente correlati tra loro: se, ad esempio, due azioni tendono a muoversi nello stesso modo, acquistandole entrambe si avrà un’esposizione molto simile a quella che si avrebbe concentrando l’intero capitale su una sola delle due. 
Da un punto di vista matematico il rischio sistematico viene misurato dal coefficiente “Beta” mentre quello specifico viene espresso dal coefficiente “Alpha”. Quest’ultimo costituisce la differenza tra la performance di un titolo e quella indotta dal suo mercato (benchmark) di riferimento. In questo modo è possibile suddividere il rendimento complessivo in due parti: la componente riconducibile al contributo del mercato e quella prodotta specificamente dal titolo stesso. In particolare: 
– quando l’Alpha è uguale a 0 significa che il titolo azionario non è stato in grado di produrre alcun extra-rendimento rispetto al mercato; 
– quando l’Alpha è positivo (ossia maggiore di 0) significa che il titolo ha garantito un extra-rendimento rispetto al mercato; 
– quando l’Alpha è negativo (minore di 0) significa che il titolo azionario ha fornito un contributo negativo alla sua performance complessiva.

Investire in Borsa e saper scegliere le migliori azioni non è facile.


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