Trading Proprietary Firm – Promesse e Realtà

Trading Prop firm

Negli ultimi tempi, il mondo del trading finanziario ha visto un crescente interesse ed anche molte critiche nei confronti delle Trading Proprietary Firm, conosciute anche come “Prop Firms” o Prop House. Queste aziende promettono opportunità di guadagno significative ai trader più o meno esperti, ma è essenziale comprendere i dati reali e le sfide associate a questa pratica. In questo articolo, esamineremo i fatti concreti dietro le Prop Firms, sfatando alcune false illusioni e spiegando perché la formazione e la competenza sono cruciali per il successo nel trading online.

La regola da ricordare è che in borsa non esistono pasti gratis. Inoltre, va valutata con attenzione la serietà delle prop firm, evitando di lavorare con aziende poco trasparenti o con regolamentazione in paradisi fiscali.

Percentuali di Fallimento

È fondamentale iniziare analizzando le percentuali di fallimento nel trading finanziario. Le percentuali di fallimento dei trader sono spesso alte, in altre parole i rischi sono significativi. Sono molti i trader che perdono, spesso per inesperienza o per l’utilizzo di tecniche di investimento errate. Trading Broker come Saxo Bank, CMC, ActivTrades, Xtb e Plus500 riportano percentuali di trader che perdono denaro che variano dal 65% all’82%. Queste statistiche sottolineano che la mancanza di denaro non è la principale causa di insuccesso nel trading. Mediamente i trader perdono denaro; ma allora le Prop firm come possono minimizzare le perdite?

Le strategie per non perdere

Le Trading Proprietary Firm utilizzano una vasta gamma di strategie di trading per minimizzare le perdite e massimizzare i profitti. Alcune delle strategie più comuni includono:

Metatrader App Piattaforma Trading
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  1. Market Making: sì, le trading Prop Firm spesso agiscono anche come market maker; offrendo di fatto liquidità al trader, che può comprare e vendere un particolare strumento finanziario per fare trading. Il broker deciderà se coprire le posizioni del trader (ed in quale percentuale). Se il trader non viene coperto, in caso di eventuali perdite, la prop firm non risulta esposta. Per contro, se il trader guadagna denaro, la prop firm dovrà essere in grado di pagare il profitto (con una perdita, se non si è coperta). Da notare come gli spread pagati da una prop firm siano inferiori rispetto a quelli caricati al trader finale. Anche le Prop firm in alcuni casi utilizzano la piattaforma MetaTrader, oltre ad altre piattaforme di trading avanzato.
  2. Arbitraggio Statistico: una strategia che sfrutta le inefficienze nel mercato per ottenere profitti. Sfrutta le differenze di prezzo tra due mercati per ottenere un profitto garantito. Compra da una parte e vende dall’altra.
  3. Trading ad alta frequenza (HFT): questa strategia di trading a breve termine includere il trading ad alta frequenza, o lo scalping fatto direttamente sul book di negoziazione, che sfrutta piccole variazioni delle quotazioni.

Definizione e Struttura

Le Trading Proprietary Firm sono aziende specializzate nel trading finanziario. A differenza dei trader individuali, utilizzano il capitale aziendale per investire nei mercati. Questo approccio offre opportunità, ma è importante comprendere che l’accesso ai fondi aziendali comporta anche responsabilità e regole. Specie ora che questa industria si sta spostando sempre più dalle azioni al mercato Forex ed alle opzioni.

Vantaggi e Sfide delle Trading Proprietary Firm

Le Prop Firms offrono accesso a risorse avanzate e leva finanziaria, ma implicano rischi significativi. È cruciale considerare attentamente se questo è il percorso giusto e comprendere le sfide legate alla gestione del rischio.

Formazione Essenziale

Come imparare a fare trading? Non è per nulla facile, anzi… Un errore comune è cercare di diventare ricchi velocemente attraverso le Trading Prop Firm. Invece, la formazione e la competenza sono fondamentali. Non esistono scorciatoie per diventare un trader di successo. Tuttavia le Prop firm non selezionano i trader attraverso i curricula, ma con dei test nei quali come al solito il 80% circa fallisce e deve ripagare per riprovare.

Le Cause del Fallimento

Mentalità del “ricco subito”

Una delle principali cause del fallimento è la mentalità della ricchezza veloce. Molti aspiranti trader pensano che una Challenge sia la strada più rapida per diventare ricchi, ma questa mentalità è destinata al fallimento. Si punta al guadagno facile.

Scarso Controllo del Rischio

Un altro problema comune è il controllo inadeguato del rischio. Operare su un conto con un drawdown limitato richiede una gestione attenta del rischio, ma molti partecipanti non comprendono questa necessità.
Ecco un riassunto dei problemi associati alle sfide (Challenge) offerte da queste società:

  1. Contesto e Motivazione: Molti aspiranti trader o quelli che cercano di migliorare nel trading sono stati esposti all’idea che non avere abbastanza soldi potrebbe essere il problema principale nel trading. Questo concetto è promosso da alcuni formatori che, secondo l’autore, sono in malafede.
  2. Statistiche Generali del Trading: Basandosi su dati pubblicati obbligatoriamente nel proprio sito, dai vari broker relativi all’ultimo trimestre disponibile:
    • Saxo Bank: 65% dei trader perdono denaro,
    • ActivTrades: 83% perdono soldi,
    • Xtb: 77% perdono,
    • Plus500: 82% perdono denaro con il trading.
    • La media di questi broker mostra che circa il 75% dei trader perde soldi. Un dato simile che sarebbe simile anche analizzando i numeri dei trimestri precedenti (e probabilmente di quelli futuri).
  3. Idee Sbagliate sul Trading: Molti credono che avere più soldi sia la soluzione per avere successo nel trading. Tuttavia, anche se ciò permette di giocare più prudentemente con i lotti, ciò che è veramente importante è avere le competenze giuste. I soldi facili non esistono.
  4. Le Prop Firm e le Challenge: Molte prop firm offrono delle Challenge. Queste sfide, sono principalmente una mossa di marketing e un modello di business per la prop firm. Le vere prop firm, invece, cercano trader con esperienza dimostrabile e competenze. chiedono il CV.
  5. Dati sulle Challenge:
    • Una prop firm ha rilasciato 456 Challenge in una promozione. Dall’analisi dei dati: 87,8% dei trader ha fallito la prima fase.
    • Del 12,2% che ha superato la prima fase, solo il 39% ha superato la seconda fase.
    • Solo il 4,4% ha avuto successo nel completare entrambe le fasi.
    • Altra prop firm (My Forex Found) ha mostrato che:
      • 19% passa la fase 1.
      • Del 19%, solo il 42% supera la fase 2 e solo l’8% riesce a superare entrambe le fasi.
  6. Il vero problema delle Challenge: Molti trader non capiscono che, anche se il conto offerto dalla Challenge è di 100.000 dollari, in realtà possono perdere solo 8.000 dollari (8% di drawdown). Questo porta a una cattiva gestione del rischio.
  7. Business Model delle Prop Firm: la maggior parte delle persone non riesce a superare le Challenge, ed i trader riprovano a pagamento, rendendole una fonte di guadagno per le prop firm. Solo 0.28% dei partecipanti potrebbe arrivare a ricevere uno split dei profitti.

Sentiment delle Prop firm

Sentiment prop firm

All’inizio del 2024 quale è il sentiment del settore delle Prop Firm? Come pensano che andranno le cose, anche in considerazione del recente divieto della Spagna a fare trading sui CFD, che è lo strumento finanziario più usato? La visione futura del settore di circa 100 Prop firm sta cambiando. L’ottimismo sulla performance aziendale è sceso nell’ultimo trimestre 2023; solo il 49% delle Prop House intervistate si sono dichiarate abbastanza o molto ottimiste rispetto al 58% al trimestre precedente. Significativamente, la percentuale di intervistati pessimisti è raddoppiata, passando dal 10% al 20%. Dopo il boom iniziale il modello di business deve ora consolidarsi per poter crescere a lungo.

Modello di business delle Trading Proprietary Firm

In sintesi, questo grande business delle Trading Proprietary Firm è un modello di business che offre “Challenge”, sottolineando l’importanza delle competenze nel trading piuttosto che la semplice disponibilità di capitale.

Infine sottolineiamo che queste società non sono investment banking o private equity, ma si tratta di società finanziarie che investono soldi propri, come meglio credono. Non sono intermediari, e quindi non hanno una regolamentazione precisa. La regola Volcker, introdotta negli Stati Uniti nel 2010 per evitare rischi sistematici, vieta per esempio alle banche Usa di fare questa attività con capitali propri.

In UK, la Vickers reform prevede una separazione tra le attività di investment banking e le attività di prestito. In Europa le Trading Proprietary Firm sono generiche società finanziarie che con soldi propri si occupano di finanza nella sola cornice della MIFID II in Europa, ma quelle extra europee non hanno nemmeno quella. Sono senza regolamentazione e molto spesso tendono a prendersi ampie libertà con i trader che finanziano. Si sentono spesso lamentele di trader che producono guadagni, ma non vengono pagati, o pagati in grave ritardo, oppure con conteggi sconcertanti, o peggio bloccati per presunte irregolarità.

Per un trader è più sicuro il copy trading perché eseguito attraverso un broker regolamentato che ricopia ed esegue all’istante le operazioni del trader sui conti degli investitori, che lo seguono; inoltre nello stesso modo automatico ed istantaneo suddivide i guadagni senza dover pagare per fare test, per i corsi di formazione e magari anche per la piattaforma. Chiaramente se il trader copiato dovesse perdere soldi, anche chi lo replica perderebbe denaro e lo lascerebbe. Un trader esperto con una equity line sempre positiva e guadagni annuali a due cifre potrebbe però godere di maggiore sicurezza e un numero interessante di follower.

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