Come mai le azioni Nvidia sono arrivate a nuovi massimi? Quali previsioni per Nvidia? Nonostante uno degli scopi principali dei dazi imposti dall’amministrazione Trump sia quello di limitare la crescita economica e tecnologica della Cina, Nvidia ha recentemente annunciato che farà ripartire le vendite dei propri chip nel Paese asiatico.
Questo annuncio ha avuto un impatto immediato sui mercati con il titolo capace di raggiungere il suo massimo storico oltre 172 dollari e rafforzando la sua posizione di maggiore compagnia al mondo per capitalizzazione in borsa con oltre 4 trilioni di dollari (ossia 4 mila miliardi di dollari, quasi il doppio del PIL annuale dell’Italia).
La quotazione di NVIDIA in borsa
Come si vede dal grafico qui di seguito, le azioni di NVIDIA hanno più che raddoppiato il loro valore dai minimi toccati dopo l’annuncio dei dazi. Una vera corsa al titolo. C’è troppo entusiasmo nell’aria o la salita delle azioni di NVIDIA è giustificata?

Perché le azioni di Nvidia sono salite in borsa?
Il boom di Nvidia negli ultimi anni è strettamente legato all’esplosione dell’intelligenza artificiale generativa e, in particolare, dei grandi modelli linguistici (Large Language Models LLM). Fra questi, l’ormai popolarissimo ChatGPT.
Dal lancio di ChatGPT a fine 2022, il numero di modelli LLM rilasciati è cresciuto in modo esponenziale, così come la loro diffusione tra il grande pubblico grazie a interfacce sempre più intuitive. La nuova corsa all’oro di questi strumenti è stata fulminea: basti pensare che ChatGPT ha raggiunto 100 milioni di utenti in appena due mesi, battendo i tempi di crescita di altre popolari app come TikTok (9 mesi), Instagram (2,5 anni) e Facebook (4,6 anni).
L’addestramento e l’esecuzione dei LLM richiedono enormi quantità di calcoli matematici, spesso su grandi quantità di dati (miliardi di parole o immagini). Eseguire questi calcoli con i tradizionali processori (CPU) richiederebbe tempi e costi proibitivi. Le GPU (unità di elaborazione grafica), invece, sono progettate per gestire migliaia di operazioni in parallelo, grazie ai loro numerosi core.
Il monopolio di Nvidia può essere messo in discussione?

NVIDIA resterà leader nel settore intelligenza artificiale? Nel breve periodo il dominio di Nvidia sembra difficile da scalfire, la sua posizione è dominante nel mercato delle GPU per l’intelligenza artificiale. La maggior parte delle GPU mondiali dedicate ai data center e per i modelli linguistici di grandi dimensioni sono prodotte dall’azienda californiana.
Tuttavia, la crescente domanda globale di AI sta attirando nuovi attori e investimenti: AMD, Intel e diverse startup stanno cercando di sviluppare soluzioni hardware alternative, e anche giganti come lo stesso Google e aziende cinesi puntano a ridurre la dipendenza dalle tecnologie Nvidia.
Un esempio particolarmente rilevante è quello di DeepSeek, un’azienda cinese che sta emergendo come potenziale sfidante grazie allo sviluppo di chip AI avanzati progettati specificamente per l’addestramento dei grandi modelli linguistici. DeepSeek punta a offrire prestazioni analoghe (o superiori) a quelle ottenute con le GPU Nvidia, ma con costi potenzialmente inferiori e maggiore disponibilità sul mercato asiatico, contribuendo così a diversificare l’offerta globale per l’intelligenza artificiale.
Trimestrale di NVIDIA
Siamo nel pieno della stagione delle trimestrali, ossia la pubblicazione dei risultati trimestrali delle grandi aziende americane. Per NVIDIA, però, bisognerà attendere ancora oltre un mese, fino al prossimo 27 agosto. A mercati chiusi, nella serata italiana, saranno annunciati i risultati relativi al secondo trimestre 2025 di NVIDIA, che rappresentano Q2 dell’anno fiscale 2026 per il colosso dei microchips.
Le stime degli analisti vedono i ricavi in area 45 miliardi, con un range di errore di più o meno 2%. A trainare i ricavi dovrebbe ancora essere il settore Data Center.
C’è quindi grande attesa per la trimestrale di NVIDIA, infatti la crescita del colosso dei microchips è un elemento chiave per capire la velocità della crescita dei ricavi generati nell’intero comparto dell’intelligenza artificiale, senza dimenticare il peso del titolo, ormai enorme, sull’intero listino.