Google Bard – Cosa è?

Google Bard

Cosa è Google Bard? Quali sono i piani di Google per fronteggiare Chat GPT? Google ha annunciato la sua risposta a Chat GPT con Bard. In questo articolo cercheremo di analizzarne le principali caratteristiche e gli elementi di differenziazione tra i due sistemi di Artificial Intelligence.

Cosa è Google Bard?

Iniziamo dal nome, Google Bard: come avrete intuito si tratta di un nuovo chatbot sperimentale lanciato da Google, che mira a competere con il progetto sostenuto da Microsoft (Chat GPT).

Bard, così il nome scelto dall’azienda informatica con sede a Mountain View, fa parte di un più ampio progetto, chiamato “Atlas”, vero e prorio “Code Red” di Google. Come dichiarato dal CEO Sundar Pichai “L’intelligenza artificiale è la tecnologia più profonda a cui stiamo lavorando oggi”. Non solo parole ad effetto ma un piano a lungo termine, incentrato proprio sull’intelligenza artificiale per adempiere alla missione aziendale. Mission che si può riassumere in: organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili.

Google Bard è quindi uno strumento capace di semplificare richieste di ricerca complesse, organizzando l’ampiezza delle informazioni in rete per fornire una risposta di alta qualità.

A cosa serve Google Bard

Gli esempi per far meglio comprendere le potenzialità di Bard e suoi ambiti di applicazione possono essere molteplici. Google, in particolare, ha scelto di far leva sulla curiosità dell’essere umano. Ha infatti dichiarato che lo strumento sarà in grado di spiegare qualcosa di molto complesso. Per esempio le nuove scoperte della NASA, ad una bambina di nove anni.

Il nodo più rilevante, quindi, è proprio questo: pensare che le persone si interfacceranno sempre di più con i motori di ricerca per trovare approfondimenti e consigli. Non sarà, a tendere, richiesta solo l’informazione veloce, puntuale e concreta, ma anche e soprattutto quella capacità di esaudire quesiti complessi ed articolati. L’intelligenza artificiale si propone di passare dal modello attuale di ricerca organica di Google ad ampie spiegazioni immediate, come visto con Chat GPT e presto anche con Bard.

Si sta, pertanto, parlando di un potenziale davvero enorme, applicato alla mole di informazioni e dati presenti sul Web. Il tutto con chiari impatti sui titoli azionari coinvolti o che partecipano alle joint venture degli investimenti dei progetti. Ricordiamo che al momento non sono quotate le azioni di Chat GPT e nemmeno le azioni di Open AI, mentre lo sono invece quelle di Google e Microsoft.

Come funziona Google Bard

Alla base del nuovo servizio dell’azienda di Mountain View c’è una tecnologia che è stata lanciata nel 2021, chiamata LaMDA (Language Model for Dialogue Applications).

Al momento sarà quindi questo il modello di elaborazione dei linguaggi che sottenderà Bard. Il prototipo è in fase ancora di testing su “trusted teasers”. L’ambiente è stato quindi aperto ad un gruppo selezionato di persone che avranno il compito di testare il nuovo servizio e di riportare eventuali anomalie a Google. Solo successivamente verrà rilasciato ad un pubblico più ampio.

Secondo il gigante informatico americano, infatti, è importante procedere con responsabilità nel lancio di prodotti di questa portata innovativa. Google, infatti, sente di avere una responsabilità sull’Intelligenza Artificiale, essendo anche una delle prime compagnie a pubblicare nel 2018 un elenco di Principi collegati a questo ambito. Quando verrà reso pubblico Bard? Quando saranno riscontrati dai vertici di Google tutti i criteri di qualità, sicurezza e affidabilità necessari a non intaccare la reputazione del brand.

Differenza tra Bard e Chat GPT

Google Bard vs Chat GPT

La differenza tra Bard e Chat GPT, dunque, risiede innanzitutto nell’avanzamento del progetto. Bard è in una fase di testing ancora in atto, che prevede riscontri da utilizzatori fidati. Il processo, trattandosi di un’azienda di impatto globale e di grandi dimensioni, deve per forza portare ad esaudire tutti i criteri di qualità, sicurezza e affidabilità. Google è stata presa in contropiede dal progetto di Open AI e sta provando a correre ai ripari per essere competitiva nel campo dell’intelligenza artificiale. Ma la verità è chiara. Chat GPT è più avanti con il progetto e sarà pronto prima di Bard.

Intelligenza artificiale per tutti

Vi è, inoltre, un’altra importante differenza che sembra trapelare dalle dichiarazioni di Google rispetto ai competitor, ed è di matrice più tecnica. Sembra, infatti, che Google abbia intenzione di realizzare un modello aperto, pensato non solo per i propri prodotti. Nei prossimi mesi, infatti, verranno coinvolti anche sviluppatori, creatori di contenuti e aziende. Questo al fine di far loro provare il Generative Language API, ossia l’interfaccia del nuovo linguaggio generativo. All’inizio questo linguaggio, come anticipato, verrà abilitato da LaMDA. Successivamente verrà creata una suite di strumenti e API che semplificheranno la creazione di applicazioni innovative grazie all’Intelligenza Artificiale.

Google, infine, si rivolgerà anche al mondo delle Start-up. L’obiettivo è permettere una più facile espressione del loro potenziale, quindi aiutarli in una espansione, tramite nuove partnership. Alcuni esempi di alleanze commerciali sono quelle tra Google e Cohere, C3.ai e Antrophic.

I competitor: da OpenAI a Baidu

Google Bard vs Chat GPT di Open: Ma l’intelligenza artificiale va ben oltre queste aziende. In questo periodo si sta parlando molto di Chat GPT e quindi di Open AI. Ora si parla e si continuerà a parlare anche di Bard, in arrivo da Google. Tuttavia sono molti i colossi informatici che si stanno concentrando sull’Intelligenza Artificiale.

Un esempio è di rilievo “ERNIE Bot”, annunciato giusto il giorno dopo Bard. Quest’ultima novità proviene direttamente dalla Cina ed è stata sviluppata dal colosso Baidu, che la proporrà al mercato a marzo. La prospettiva ha già scaldato il mercato attorno a Baidu. Il titolo azionario, infatti, è cresciuto del 10% dall’annuncio. Un mercato che appare quanto mai ricco anche per gli investitori, che hanno già valutato intorno ai 30 miliardi di dollari Chat GPT.

Il mercato dell’intelligenza artificiale

Il mercato è quindi in fermento e destinato a cambiare con continui colpi di scena e innovazioni tecnologiche. I trend sembrano essere fortemente rialzisti su questo genere di prodotto. Rimane, tuttavia, il dubbio su come investire nell’intelligenza artificiale. Probabilmente arriverà il giorno, anche a breve, in cui sarà proprio l’intelligenza artificiale a dircelo. D’altronde, se l’obiettivo dichiarato è quello di spiegare ad una bambina di nove anni le scoperte della NASA…

L’errore di Google Bard

Il lancio di Google Bard, il chatbot che doveva contrastare Chat GPT di Open AI, non è però filato liscio. Al primo test pubblico la risposta non ha centrato la domanda: era errata. Alphabet ha subito perso 100 miliardi di dollari di capitalizzazione in Borsa. A peggiorare la situazione è arrivata la notizia che alcune funzioni di Chat GPT erano state implementate su Bing e Edge. La sfida è appena iniziata.


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