Differenza tra ETF e Certificates

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Qual è la differenza fra ETF e Certificates? Quali sono i punti in comune e quali gli elementi che differenziano ETF e Certificati? Come funziona la tassazione in questi prodotti finanziari? E soprattutto, conviene investire in ETF o in Certificates?  Esaminiamo in questo articolo vari aspetti relativi a queste tematiche.

Spetterà chiaramente all’investitore decidere se siano i Certificates o gli ETF (o nessuno dei due) lo strumento maggiormente adatto al proprio portafoglio di investimenti.

ETF e Certificates – Definizione

Per la definizione approfondita dei vari strumenti rimandiamo alle rispettive pagine su ETF e Investment certificates. Anche sul sito di BorsaItaliana è presenta una descrizione dei vari prodotti ETF. Qui ci limitiamo a rapide definizioni di ETF e Certificates.

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono dei fondi a replica passiva.  Sono strumenti che replicano l’andamento del sottostante ossia dell’attività finanziaria alla quale sono collegati. Derivano il loro prezzo dall’andamento del sottostante cui fanno riferimento. In altre parole, la performance di un investimento con ETF sarà data dal comportamento del sottostante, che può essere di vario genere. L’ETF potrà infatti essere legato ad un indice azionario, così come ad una materia prima, come oro o petrolio, o a una coppia di valute, piuttosto che a un paniere di vari strumenti finanziari.

Gli ETF sono caratterizzati da bassi costi di gestione, in quanto fondi a replica passiva. Questo è un altro elemento che li rende attraenti per gli investitori.

ETF DEFINIZIONE
Cosa sono gli ETF e come funzioano gli ETF?

Gli investment certificates, invece, sono strumenti derivati cartolarizzati che permettono all’investitore di investire su un’ampia gamma di sottostanti. Sono divisi in varie categorie: possono essere a capitale protetto, a capitale condizionatamente protetto, ma esistono anche i certificates a leva.

Inoltre, possono prevedere lo stacco di cedole mensili o trimestrali che rappresentano l’eventuale profitto dell’investitore. È altresì possibile che siano negoziati a sconto, ossia sotto la pari. Un certificato di investimento può prevedere un premio al rimborso al verificarsi di determinate condizioni.

Sono emessi da un market maker, che ne garantisce la liquidità sul mercato Sedex di Borsa Italiana o su Euro TLX. I certificates presentano il rischio controparte, ossia il rischio emittente, ma al tempo stesso hanno il vantaggio di essere fiscalmente efficienti. Permettono infatti la compensazione di precedenti minusvalenze.

La Leva in Certificati ed ETF

Sia i certificates che gli ETF possono essere a leva (anche se non necessariamente lo sono). La leva presente negli ETF è generalmente contenuta (di solito massimo x2 o x3), facendo sì che siano prodotti più adatti ad investimento di lungo termine.

Alcuni certificati (si pensi ad esempio ai Turbo 24 di IG, negoziabili 24 ore al giorno),  hanno leve variabili che possono pertanto essere anche elevate, rendendoli veri e propri strumenti di trading.

Va poi sottolineato come sia gli ETF che i Certificates possono essere sia impostati al rialzo che al ribasso (nel caso dei certificati di investimento avremo dunque i “reverse certificates”, mentre parlando di ETF, avremo gli ETF Short).

Differenze fra ETF e Certificates

ETF e Certificates sono strumenti finanziari differenti, anche se vi sono numerosi punti in comune. Con i certificates può essere possibile ottenere dei profitti anche se il sottostante si muove in direzione opposta a quella ipotizzata, a patto che non vengano superate determinate barriere. Per esempio, potrebbero esserci delle barriere posizionate al 60% rispetto al prezzo iniziale. Nel caso in cui alla scadenza del prodotto il sottostante avesse accusato una flessione del 20%, l’investitore otterrebbe egualmente un profitto, in quanto si troverebbe al di sopra del livello barriera.

L’investitore con i certificates di norma rinuncia ai dividendi. Con gli ETF i dividendi possono essere distribuiti agli investitori oppure essere accumulati nel patrimonio dell’ETF stesso.

Per le loro caratteristiche, gli ETF tendono ad essere maggiormente adatti ad investimenti di lungo termine. Anche taluni certificates lo sono, ma non tutti. Vi sono infatti veri prodotti di trading, come i turbo certificates.

certificati cedola

La tassazione negli ETF e nei Certificates

Un ulteriore elemento di differenziazione è legato all’efficienza fiscale dei certificates che permettono la compensazione di eventuali minusvalenze pregresse, subite anche con altri strumenti finanziari, come Forex, CFD o obbligazioni. Pertanto, se un investitore avesse una minusvalenza pari a 1.000 euro, eventuali cedole distribuite da un certificato di investimento fino a tale importo non sarebbero soggette alla tassazione del capital gain. Lo sarebbero invece i dividendi staccati da un ETF. Non sarebbero inoltre tassate (fino a tale ammontare) plusvalenze ottenute su certificates dalla vendita del prodotto ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto.

Lo sarebbero invece quelle derivanti da  plusvalenze su ETF o dividendi staccati da ETF dove non è possibile la compensazione con precedenti minusvalenze.

Va ricordato come la tassazione sia su certificates che su profitti derivanti da investimenti effettuati tramite ETF sia al 26%.


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