Un libro per Investire su Titoli Tecnologici

libro tecnologia

Hoepli Editrice presenta un best seller in ambito finanziario: “Investire nei titoli tecnologici”. Focus sull’opera di Adam Sesseel.

La tecnologia ha cambiato il nostro modo di pensare, di comportarci, di lavorare. In poche parole, ha cambiato la nostra vita. Ma ha anche rivoluzionato le borse. Basti pensare all’impressionante ascesa del NASDAQ, alla corsa di grandi titoli azionari come Apple, Amazon, Google (ora Alphabet), Netflix e Facebook, oggi Meta e Tesla. La capitalizzazione di questi colossi è arrivata su numeri impressionanti.

Il libro “Investire nei titoli tecnologici” rappresenta una valida guida in quest’ottica. Dove sono i soldi oggi nel mondo finanziario e dove lo saranno in futuro? Come muoversi in borsa per guadagnare in un mercato dominato dai titoli azionari tecnologici?

Investire sulla rivoluzione tecnologica in borsa

Spesso per gli investitori tradizionali non è semplice capire la rivoluzione tecnologica ed anche la sua velocità. Oggi però quasi tutti i principali titoli azionari sono colossi tecnologici. Aziende con pochi decenni di storia, che sono cresciute in doppia cifra per anni, superando ogni pronostico.

Perché questo libro? Adam Seessel si è reso conto che la classica mentalità del value investing in borsa non funzionava più. Bisognava adattarla per ottimizzare i profitti in un’era nuova: quella della corsa sfrenata dei titoli tecnologici, con una serie di record da parte del NASDAQ.

Molte opportunità già passate, tante altre ancora da cogliere. L’economista in questo libro edito da Hoepli presenta un metodo value-based rivisto e aggiornato che può essere utilizzato sia da professionisti che da trader meno esperti per muoversi sui mercati azionari.

Il valore in borsa

La prima parte del libro si focalizza sul concetto di valore e valutazione di un titolo. Si parte con “Valore 1.0: Ben Graham e l’era degli asset value”, per approvare ad un concetto di “valore 2.0”, con il genio di Warren Buffet. Da qui l’evoluzione a “valore 3.0 e la checklist BMP”. Il libro si focalizza sul concetto di vantaggio competitivo nel tempo, per approfondire l’earning power prima di alcuni casi di studio, come BMP e Alphabet, ma anche Intuit.

L’autore rivoluzione il concetto di valore, andando a stimare – con un buon margine probabilistico – la possibile crescita di aziende tecnologiche e quindi il loro valore futuro.

Investire sulla tecnologia in borsa

Presentiamo di seguito un breve estratto dal libro, decisamente indicativo per capire la potenza della rivoluzione tecnologica e le sue conseguenze nel mondo finanziario.

“Come ha fatto la tecnologia a crescere a un ritmo così vertiginoso, e come dovremmo reagire in quanto investitori? Rispondere alla seconda domanda è l’intento di questo libro. Rispondere alla prima fornisce il contesto di cui avremo bisogno per rispondere alla seconda; quindi ne parlerò in questa sede. Il motivo principale per cui la tecnologia è diventata così grande tanto in fretta ha a che fare con la potenza di calcolo e con la crescita composta dell’innovazione tecnologica.

NASDAQ

La potenza di calcolo è raddoppiata ogni venti mesi circa a partire dalla fine degli anni Cinquanta, quando vennero immessi sul mercato i primi transistor al silicio. Inoltre, il costo per unità di potenza di calcolo si è dimezzato in ciascuno di quei periodi di venti mesi. Più potenza con meno soldi: i computer e le funzionalità a essi correlate, come i collegamenti a banda larga, diventavano esponenzialmente più economici e più potenti allo stesso tempo. I primi transistor a effetto di campo (FET), un semplice semiconduttore che è diventato l’oggetto più prodotto nella storia dell’umanità, potevano contenere un solo chip e costavano più di un dollaro. Oggi ciascun FET contiene milioni di chip e costa 0,000000001, ossia un miliardesimo di dollaro.

Questa esplosione del rapporto prezzo/prestazioni ha preso il nome di legge di Moore ed è in atto da più di sessant’anni a questa parte. Gli esperti prevedono la morte della legge di Moore da almeno un decennio, ma finora non è avvenuta. Nel frattempo, i computer hanno continuato a offrire di più a prezzi più bassi: dal 1959 al 2000 i chip di silicio sono diventati 30 milioni di volte più potenti restando allo stesso prezzo. Un’evoluzione straordinaria, ma la potenza di quei chip non era ancora sufficiente per alimentare la tecnologia radicalmente nuova che oggi vediamo intorno a noi”.

Investire in aziende non-tech

Come spiega l’autore, il libro si focalizza sugli investimenti in aziende tecnologiche. Ma Sesseel non dimentica i suoi inizi con HEICO, azienda non del comparto digitale. Da qui ha elaborato studi su vantaggio competitivo e marginalità.

In chiusura del libro troviamo anche un capitolo con focus sul comparto non tecnologico, utile per diversificare il portafoglio evitando che sia troppo sbilanciato su aziende digitali e tecnologiche. Anche qui si tratta di conoscere i giusti criteri per trovare valore in borsa.

L’autore di questo libro

Chi è Adam Sessel, autore di questo libro per investire sul settore tecnologico? L’economista si è laureato con lode al Dartmouth College e ha dapprima intrapreso una carriera da giornalista e ricercatore. Dal 1995 ha deciso di applicare le sue doti nel campo della ricerca nel mondo della finanza. Ha lavorato per Sanford Bernstein, Baron Capital e Davis Seleced advisers per poi decidere di mettersi in proprio. Ha fondato Gravity Capital Management, azienda operativa nella gestione di high net worth individuals e istituzioni.

Negli ultimi due decenni ha ottenuto performance da record con i suoi investimenti in borsa sfruttando il mercato azionario. Ha sempre sovraperformato l’indice USA S&P 500. Scrive regolarmente per Barron’s e Fortune.

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