Il Copy Trading

Trading

Cosa è il copy trading? Quanto si può guadagnare? Quale broker scegliere per il copy trading? Come trovare un broker regolamentato? Prima di vedere cosa è il copy trading dobbiamo sicuramente conoscere alcuni  concetti base, quindi partiamo dal capire semplicemente come funziona il copy trading.

Come dice la parola il copy trading consiste nel copiare quella che potrebbe essere l’operatività di un trader master, cioè di un trader esperto; ci  colleghiamo direttamente all’account di un  trader e replichiamo sul nostro conto quello che lui fa sul suo. Questa operazione per essere legale deve essere fatta attraverso un broker, un liquidity provider autorizzato con licenza europea, che rende tutto regolare, facile e veloce.

Tipologie di copy trading

Il trader master può fare trading discrezionale o con trading system, e chi o segue può copiare gli ordini a mano in modo attivo oppure in modo passivo e ci pensa la piattaforma a replicarli. I segnali da replicare infatti vengono forniti dal trader master che fa trading in modo autonomo dentro il proprio conto. Noi, cioè chi copia il trader master, possiamo decidere se approvare o non approvare una determinata operazione, ma di solito si automatizza tutto e si aspetta di vedere una equityline in costante rialzo. Anche perché dopo una perdita è sempre meglio la gestione automatica, che non incertezze emotive.

Vantaggi e svantaggi

trading
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I principianti che iniziano con un piccolo capitale non devono fare nulla, ma non pensino di guadagnare tanto con il minimo sforzo; la pubblicità spesso inganna, non basta collegarsi ad un account di un trader pro per diventare milionari. Arrivano sempre anche momenti negativi che bisogna recuperare, ma chi copia non sa nulla e nemmeno il perché. Tanto meno si conosce il trader che solitamente opera con i CFDs su mercati non regolamentati per di più a leva. Quindi la prima cosa da fare è scegliere un buon trader da seguire pubblicamente attraverso un broker regolare.

Il trader: parametri di valutazione

Chi si affida al copy trading dovrebbe riflettere su alcuni parametri significativi per valutare se si stanno affidando le sorti del proprio capitale ad un trader profittevole, professionale che sa valutare correttamente il rischio e dispone di una serie di ottimi e collaudati trading system.

  • Il capitale del gestore: la quantità di fondi propri che il trader rischia con voi,
  • La commissione di gestione – la percentuale sui profitti – varia dal 20% al 70%,
  • Il DrawDown – calo da picco a minimo in percentuale del capitale,
  • La Leva finanziaria: una leva maggiore equivale ad un maggiore rischio, anche se alcuni sistemi richiedono leva alta,
  • Il Profitto attuale: il profitto totale accumulato ottenuto fino al momento,
  • Il Profitto giornaliero – profitto giornaliero medio raggiunto dal gestore,
  • La Volatilità degli utili giornalieri: la deviazione standard degli utili giornalieri,
  • Il Time running: il track record delle prestazioni del trader,
  • Il Fattore di recupero – rapporto tra profitto totale e massimo DrawDown (più alto è meglio). Il fattore di recupero mostra la rapidità con cui il sistema del trader recupera la redditività dopo una perdita massima. Matematicamente, questo è il rapporto tra la redditività del conto e il suo massimo DrawDown; in sostanza dice quante volte la redditività corrente del conto copy trading è maggiore del suo DD storico.

Come si vede il profitto non è il fattore più importante; lo è invece il rischio. Prima di prendere decisioni riflettete su quanto può essere rischioso il copy trading e quanto sia difficile fare trading profittevole.

Come valutare una strategia di Copy Trading?

Per valutare se la strategia di Trading impostata dal trader è efficace è necessario valutare quest’ultima sulla base di alcuni indici in grado di evidenziare gli aspetti più importanti relativi all’andamento del  nostro investimento. Per esempio il DrawDown che si misura in ogni tipo di operazione, sia che riguardi azioni, sia Forex, sia Indici che altri strumenti finanziari.

Cosa è il DrawDown

trading in borsa

Il DrawDown dice quale è la perdita di capitale in percentuale o in assoluto; può essere riferito ad un singolo ordine oppure all’intera strategia. Se ho un DrawDown del 10%, significa che il capitale durante l’operazione ha avuto una oscillazione massimo-minimo negativa del 10%, anche se poi magari si è chiusa positivamente. Il DD (DrawDown) misura quindi il rischio al quale la strategia del trader ha sottoposto il nostro conto trading.

DrawDown relativo, massimo, medio

Questo indicatore si chiama DrawDown “relativo” quando per meglio rappresentare l’oscillazione sopportata può essere conteggiato in percentuale relativamente al capitale massimo a cui si riferisce. Da qui l’esigenza di calcolare anche un DrawDown massimo che esprime la perdita massima, lo scenario peggiore che potrebbe arrivare dopo un grande guadagno. Il DD medio rappresenta la media dei DrawDown arrivati durante tutta la strategia.

DrawDown assoluto

Il DD “assoluto” è importante perché non fa riferimento al capitale del momento, ma al capitale iniziale. Quindi misura la differenza tra il capitale versato all’inizio, cioè il deposito al momento dell’apertura del conto trading e il valore più basso raggiunto dal capitale durante tutto il periodo di trading. In pratica dice se abbiamo rischiato di perdere parte del capitale iniziale.

Come misurare il DrawDown

Graficamente è estremamente facile misurare il DD; nel periodo preso in considerazione si va dal massimo al minimo e si calcola la differenza: quello è il DD di periodo. In percentuale si divide la differenza tra massimo e minimo storico e si moltiplica per 100. Questa formula mette in chiaro il rischio corso nel periodo considerato, misura la volatilità al ribasso. Se investo in un titolo che quota 10 euro e questo scende fino a 5 euro, ho avuto un DD del 50 %.

Se il titolo poi ritornerà sopra i 10 euro il DD si considera terminato e molti trader posizioneranno lo stop loss sotto il minimo storico toccato; altri trader lo mettono sull’equityline, perché spesso gli stop loss fanno incamerare troppe perdite. L’oscillazione non significa necessariamente incamerare una perdita, perché non ho chiuso l’operazione, e non avevo posizionato lo stop loss. Il titolo ha oscillato e poi risalito; così il rischio è stato misurato dal DD.

Come recuperare una perdita

Il fattore di recupero è importante nel valutare un copy trading; misura la velocità con la quale il trader master riesce a recupera una perdita. Si consiglia sempre di non superare perdite del 10 per cento perché, come si vede dalla tabella che segue, recuperare perdite superiori comporta sforzi e rischi notevoli.

PERDITA SUBITA% PER RECUPERARE
10%11%
15%17%
20%25%
25%33%
30%43%
40%67%
50%100%
60%150%
Fattore di recupero: redditività/massimo DD

Anche se trovassimo il trader più bravo del mondo, essendo un mercato aleatorio dove i risultati passati non sono garanzia di risultati futuri, potrebbe accadere di iniziare il copy trading in un momento di “DD massimo” per il trader master, che per noi però significa perdita di parte del capitale e quindi “DD assoluto”!

Se lui perde parte dei profitti, facendo copy trading perdo invece parte del capitale iniziale. Quindi il recupero diventa sempre più difficile e necessita di tempo per tornare al nostro punto iniziale. Un trading system con un DD del 10% può guadagnare anche un 30% all’anno con un rischio relativamente basso.

Guadagni eclatanti e di molto superiori comportano rischi sempre più alti. Se non riusciamo ad avere le minime competenze fondamentali per riuscire a diventare un trader mediocre meglio cercare un trader professionista e copiare in automatico le sue operazioni attraverso una piattaforma di copy trading di un broker regolamentato in Europa.

I copy trading broker

Una piccola lista in ordine alfabetico per segnalare alcuni dei copy trading broker più noti che operano con i CFDs:

  • AvaTrade – MetaTrader, ZuluTrade, DupliTrade;
  • Darwinex – Piattaforma inglese riconosciuta da FCA;
  • eToro – Piattaforma leader per il copy trading;
  • FXCM – MetaTrader, ZuluTrade, and supporto ai trading system;
  • FP Markets – MetaTrader, Myfxbook;
  • IG Markets – Broker che offre CFD e Turbo Certificates
  • Pepperstone – MetaTrader, DupliTrade, and Myfxbook;
  • Swissquote – Solido broker che offre MetaTrader 4, MetaTrader 5 e Advanced Trader;
  • Tickmill – MetaTrader, Pelican Trading, Myfxbook, and ZuluTrade
  • Vantage – MetaTrader, ZuluTrade, DupliTrade, and Myfxbook.

Le competenze del trader

  • Un trading system profittevole con un  corretto rapporto rischio rendimento
  • Il money  management per calibrare gli  strumenti e la volatilità
  • Il  controllo delle emozioni, il controllo emotivo

Prima di scegliere un operatore per il copy trading controllate quanti soldi gestisce il trader master, quante persone gli hanno affidato i loro capitali, da quanto tempo fa trading, quali guadagni, ritorni ha realizzato, quante sono le operazioni vincenti in percentuale. Non basta. Meglio selezionare un secondo trader con buoni risultati e statistiche in modo da diversificare il rischio anche nel copy trading.

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Il presente articolo relativo al copy trading non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa con CFD o altri strumenti finanziari. Il trading è un’attività in cui il capitale è a rischio. Da notare, poi, come percentuali passate di rendimento ottenute con il copy trading non siano in alcun modo indicatore di performance future.


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