I Certificati di Investimento a Leva Fissa

Certificati a leva fissa: cosa sono e come funzionano i certificati a leva fissa? E come muoversi con l’effetto compounding nei certificati?

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I certificati di Investimento a Leva Fissa: cosa sono e come funzionano? E come muoversi con l’effetto compounding nei certificates?

Con la nomenclatura certificati a leva fissa sono definiti gli strumenti finanziari derivati creati da una società emittente al fine di replicare passivamente la performance realizzata dal sottostante cui fanno riferimento, con una leva finanziaria (prestabilita) che rimane fissa per tutta la durata del certificates. Appartengono alla categoria ACEPI denominata leverage certificates, come ci indica puntualmente il nome stesso.

 

Come usare i certificati a leva fissa

L’utilizzo dei certificati di investimento a leva fissa può essere vario: sono spesso usati per il trading intraday o comunque sul breve termine, possono anche essere utilizzati per coperture e, in alcuni casi, con leve moderate, per investimenti su orizzonti temporali leggermente più lunghi, in base alle strategie dell’investitore. Si tratta in ogni caso di prodotti finanziari derivati indicati per investitori con un’alta propensione al rischio, soprattutto per la presenza della componente del moltiplicatore, che amplifica profitti o perdite ottenuti dall’investimento con il certificato a leva fissa acquistato.

I migliori certificati a leva fissa

Certificati a leva fissa, i migliori presenti sul mercato hanno un moltiplicatore che oscilla fra 2 e 7. Quindi amplificano i movimenti del sottostante fra le 2 e le 7 volte, sia al rialzo che al ribasso. Con un certificato a leva 2 il risultato dell’investimento sarà doppio rispetto alla performance del sottostante; con computo giornaliero, quindi va poi considerato l’effetto compounding come vedremo fra poco. Mentre con un certificates a leva 7 i risultati saranno giornalmente moltiplicati per 7 volte.

Effetto leva

Come facilmente immaginabile l’incremento della leva determina maggiori possibilità di profitto (un rialzo del 3% del sottostante determina un profitto del 6% con un certificato a leva 2 long, mentre il profitto è del 21% con leva 7), ma parimenti anche un incremento del rischio, in quanto anche le potenziali perdite aumentano al crescere della leva utilizzata dal certificates (un calo del 5% su un certificato long a leva 2 significa una perdita del 10%, mentre su uno a leva 5 del 25%).

Certificates a leva fissa long e short

I certificates a leva fissa sono da dividere fra “certificati di investimento leva fissa long”, che permettono a l’investitore di trarre un profitto più che proporzionale dai rialzi del sottostante e “certificati leva fissa short”, il cui scopo è invece quello di consentire a l’investitore di ottenere profitti più che proporzionali dai movimenti ribassisti del sottostante cui fanno riferimento.

In entrambi i casi i movimenti del sottostante – che può essere un indice, cosi come un’azione, una coppia di valute o un altro strumento finanziario – sono moltiplicati per il coefficiente della leva presente nel certificato.

Effetto compounding sui certificati a leva fissa

Certificates a leva fissa – Come funziona l’effetto compounding sui certificati a leva fissa? Ricordiamo che questi prodotti sono caratterizzati da quello anche chiamato effetto dell’interesse composto. La leva fissa, infatti, è valida sulla singola sessione ed il valore del certificato viene ricalcolato alla fine della singola seduta prendendo come riferimento il prezzo di chiusura dell’asset cui fa riferimento il certificato a leva fissa in questione.

In virtù appunto dell’effetto compound, la performance del certificato a leva fissa può pertanto differire anche in modo notevole da l’andamento del sottostante cui fa riferimento nel caso in cui il certificato sia tenuto in portafoglio più giorni.

Mercato direzionale o laterale

Nel dettaglio, i certificati a leva fissa tendono a incrementare il rendimento se tenuti più giorni nelle fasi dove sui mercati è presente una chiara direzionalità, mentre l’investitore risulta tendenzialmente svantaggiato se lo strumento o il paniere cui è legato il certificato a leva si trovi in una fase laterale (pertanto con un’alternanza di movimenti contenuti rialzisti e ribassisti).

Come funziona l’effetto compounding nei certificati a leva?

Certificati a leva fissa – Un esempio relativo a l’impatto dell’effetto compounding nei certificati a leva. Ipotizziamo che il sottostante cui fa riferimento il certificato a leva che si muova al rialzo del 4% per cinque giorni consecutivamente.

Sempre a titolo esemplificativo prendiamo valore 100 e certificato a leva 3. Il sottostante in questione partendo da 100 al giorno zero, salirà a 100 x 1,04 = 104 il giorno uno, a 104×1,04 + 108,16 il giorno due, a 112,48 il giorno tre, a 116,98 il giorno quattro, per arrivare a 121,66 nel giorno di osservazione cinque.

Un esempio

L’apprezzamento del sottostante cui fa riferimento il certificato è dunque pari al 21,66%. Il corrispondente certificato a leva 3, passerà dal valore iniziale di 100 (giorno zero) a 100 x 1,12 = 112 al giorno due. Poi arriverà a 112×1,12 = 125,44 al giorno due, a 140,49 nel giorno tre, a 157,35 nel giorno quattro e a 176,23 nel giorno cinque. Il risultato del certificato a leva sarà pari al 76,23%.

Attenzione all’effetto leva sui certificati

Come possiamo facilmente notare la performance ottenuta dal certificato a leva fissa 3 è più che tripla rispetto a quella del sottostante, appunto per l’effetto compounding, o dell’interesse composto. Attenzione, però, perché come accennato nelle fasi laterali un certificato a leva fissa potrebbe invece penalizzare anche in maniera significativa l’investitore. Si pensi al caso di un sottostante su un certificato long con leva fissa a 5 che perde il 5%, per poi guadagnare il 5%, prima di perdere il 3% per poi recuperarlo.

Il risultato senza leva sarà pari a 100 x 1,05 x 0,95 x 1,03 x 0,97 = 99,66 euro, con una perdita minima. Con leva a 5 dovremmo moltiplicare i fattori ed avremo: 100 x 1,25 x 0,75 x 1,12, 0,88 = 92,4 euro. L’investimento tramite certificato a leva fissa non sarebbe dunque la migliore soluzione per il portafoglio dell’investitore in questo ipotetico scenario.


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