Certificati con Capitale Protetto sotto la pari

capitale protetto
Capitale protetto

Quali opportunità con i certificati a capitale protetto? Quali certificati con capitale protetto sono negoziati sotto la pari? Analisi dei certificati a capitale garantito negoziati a sconto di Banca Akros.

Certificati con capitale garantito

L’epoca dei tassi zero è alle battute finali, ma i rendimenti delle brevi scadenze sono ancora fermi al palo. Infatti, i rendimenti dei BTP in scadenza nel primo semestre 2023 non arrivano al mezzo punto percentuale. Il primo con un rendimento annuo netto superiore a 0,50% è infatti quello con scadenza agosto 2023. Per arrivare a rendimenti annui netti superiori all’1% bisogna optare per scadenze dal maggio 2024 in poi, almeno stando ai tassi del 1° luglio 2022.

capitale protetto
capitale protetto

Alcune opportunità per parcheggiare la liquidità con rendimenti decisamente più interessanti sono offerte dai certificati a capitale garantito. Nel dettaglio abbiamo preso in esame i certificates con capitale protetto 100% negoziati sotto la pari di Banca Akros. Il rimborso minimo è pertanto pari a 100 o 1000 euro, mentre il prezzo a pronti è inferiore, offrendo quindi all’investitore un ritorno minimo garantito.

Nel caso in cui si verificassero determinate condizioni di prezzo, il rimborso potrebbe anche essere superiore (con un premio o una cedola extra). Ai fini dell’analisi che segue, però, abbiamo ipotizzato che i certificati presentati di seguito rimborsino soltanto il nominale senza alcun premio o ulteriore cedola.

Scheda dei certificati a capitale protetto di Banca Akros

ISINProtezionePrezzo Offerta IndicativoMercatoRendimento MinimoRendimento Minimo AnnualizzatoData scadenzaPagina Prodotto
IT0005330318100%98,45SeDeX1,57%1,95%21/04/2023Link
IT0005203069100%98,30Euro TLX1,73%1,66%17/07/2023Link
IT0005212516100%97,25SeDeX2,83%2,34%15/09/2023Link
IT0005359275100%96,60Euro TLX3,53%2,17%16/02/2024Link
IT0005377335100%94,70Euro TLX5,60%2,74%16/07/2024Link
IT0005390882100%925,75Euro TLX8,02%3,25%18/12/2024Link
IT0005396798100%932,85Euro TLX7,20%2,77%05/02/2025Link
IT0005399594100%910,45Euro TLX9,84%2,66%11/03/2026Link
Certificato con capitale protetto. Prezzo Offerta indicativo del 1 luglio 2022

Certificati sotto la pari con capitale protetto e scadenze brevi

Acquistando i certificati seguenti si ha la certezza di ricevere un rimborso minimo pari a 100 o 1000 euro, salvo solvibilità dell’emittente.

Quali sono i migliori certificati a capitale protetto? La scelta spetta ovviamente all’investitore. In questo articolo ne abbiamo esaminati alcuni. Il primo certificato con capitale protetto che ci è saltato all’occhio è quello con ISIN IT0005330318. La scadenza è breve, in quanto fissata al 21 aprile 2023. Venerdì 1 luglio la quotazione in lettera esposta dal market maker era di 98,45, ma sono passati oltre 800 pezzi a 97,95. Il rendimento minimo è quindi pari all’1,57% in meno di 10 mesi (circa l’1,95% su base annua). Sale oltre il 2% se il prodotto viene acquistato in area 98, con possibilità di arrivare quindi in area 2,4-2,5% su base annua, per un titolo con scadenza breve.

Difficile ipotizzare altre cedole extra qui perché il sottostante è l’indice Eurostoxx Select Dividend 30 con strike oltre i 2.100 punti. Possiamo quindi vedere questo certificato come un capitale protetto, negoziato a sconto con rimborso garantito a 100 euro.

Naviga in area 97 il certificato ISIN IT0005212516, un capitale protetto scambiato quindi sotto la pari, con un margine vicino ai 3 punti percentuali (la quotazione in lettera venerdì 1° luglio era pari a 97,25, per un rendimento minimo garantito annualizzato del 2,34%.

Se l’indice Eurostoxx Select Dividend 30 tornasse sopra i 1.810 punti si otterrebbe anche un extra rendimento, con una cedola del 3%. Viceversa, anche in questo caso possiamo trattare il certificato come uno zero coupon, con capitale garantito.

Migliori Certificati capitale protetto sotto la pari con scadenza 2024

Vediamo ora altri certificati a capitale protetto con durata intorno ai due anni. Allungando leggermente le scadenze troviamo il certificato ISIN IT0005377335, con scadenza luglio 2024 e quotazione lettera 94,70. Rendimento minimo garantito del 5,60%, per un tasso annuo del 2,74%, decisamente non male per un titolo con due anni di vita.

Da notare che se il sottostante di questo certificato a capitale garantito, ossia l’azione Eni, tornasse sopra quota 14,666 euro si avrebbe diritto ad una cedola annuale, non a memoria, pari al 4,1%.

Con il certificato ISIN IT0005390882 allunghiamo di qualche mese la scadenza, arrivando al 18 dicembre 2024. La quotazione in lettera è pari a 925 euro, con rendimento minimo dell’8% in due anni e mezzo, per un tasso del 3,25%. Nel caso difficile, ma non impossibile, in cui l’Eurostoxx Select Dividend 30 tornasse sopra quota 2.086 si avrebbe anche una partecipazione lineare ai rialzi, con tesso massimo al 145%.

Certificati a capitale protetto per recuperare le minusvalenze

capitale garantito

Le cedole in questi certificati di investimento non sono garantite. Pertanto – salvo diversa interpretazione del proprio intermediario – è possibile la compensazione di precedenti minusvalenze. I certificati a capitale protetto possono quindi essere un interessante maniera anche per ripulire con pazienza, ma senza rischi, lo zainetto fiscale dell’investitore.

Rischi dei certificati a capitale garantito

Come detto in precedenza, l’unico rischio per chi acquista questi certificates a capitale protetto e garantito 100% è legato all’emittente, ossia il cosiddetto rischio emittente. In questo caso si tratta di Banca Akros, parte del solido gruppo Banco BPM. L’azienda ha rating Fitch BBB- (outlook stabile), mentre Moody’s la ha valutata Baa2. Per DBRS il rating è BBB con outlook positivo.

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