I Certificati a Leva

I certificati a leva e i turbo certificates: come funzionano?

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I certificati a leva e i turbo certificates: cosa sono e come funzionano? I certificati a leva sono strumenti finanziari derivati che consentono all’investitore di partecipare in maniera più che proporzionale ai rialzi (long certificates) o ai ribassi (short) del sottostante, in base a un fattore moltiplicativo prestabilito.

I certificati a leva possono distinguersi fra quelli a leva fissa, i turbo certificates e i mini futures. L’investitore in ogni caso non può perdere più del capitale investito, a differenza di altri prodotti finanziari derivati con leva.

I certificati a leva sono perlopiù utilizzati per attività di trading e raramente per investimenti di medio o lungo termine; questo per la loro natura che implicitamente contiene un rischio maggiore per l’investitore appunto per la presenza del fattore leva, che amplifica i movimenti del sottostante, sia al rialzo che al ribasso.

In questa scheda esamineremo i turbo certificates, che sostanzialmente sono dei certificati a leva variabile.

I turbo certificates: come funzionano

La caratteristica centrale dei turbo certificates è quella di essere a leva variabile. Proprio per questa ragione non è presente l’effetto compounding (da considerare invece sui certificati a leva fissa, dove il valore del certificato viene ricalcolato su base giornaliera).

La leva finanziaria in questi prodotti, invece, varia, aumentando all’avvicinarsi del livello knock-outi stop loss (la barriera che, una volta raggiunta fa sì che il certificato si annulli prematuramente e perda il suo valore), calando invece all’allontanarsi dal livello knock-out.

I turbo certificates: un esempio

Vediamo un esempio per comprendere meglio il funzionamento dei turbo certificates; un certificato legato all’azione Eni ed un ipotetico prezzo di 14 euro. Questo livello iniziale del sottostante al momento dell’emissione, prende quindi come ipotesi di lavoro prezzi precedenti alla discesa di inizio 2020.

Prezzo di strike pari a 12 euro. Ricordiamo come il valore di strike del certificato sarebbe quello che, una volta raggiunto, determinerebbe l‘estinzione anticipata del certificato medesimo.

Avremo quindi un turbo certificates con: Livello iniziale del sottostante pari 14 euro e Prezzo di strike pari a 12 euro.  Il valore del certificato turbo sarà prossimo ai 2 euro, con una leva pari a 14/2=7. Va sottolineato come il valore del certificato sia funzione di numerosi altri parametri, ma per semplificazione in questo esempio consideriamo soltanto la differenza fra il prezzo del sottostante ed il livello di strike.

Nel caso in cui il valore di Eni dovesse scendere a 13, il valore del turbo certificato turbo scenderà a circa 1 euro (perdendo il 50% del suo valore, calcolabile anche come 1/14×7= 50%), e la leva salirà quindi a 14/1=14. Ogni movimento di prezzo su Eni avrà dunque un impatto da moltiplicare per 14 volte sul certificato.

Se il prezzo scendesse ulteriormente, in area 12,5, la leva del certificato salirebbe a 14/0,50=28. In altre parole, ogni movimento del sottostante avrebbe un effetto molto più ampio, da moltiplicarsi per ben 28 volte, contro le 7 iniziali, appunto per la variabilità della leva.

Per contro, la leva decrescerebbe se il prezzo di Eni aumentasse. Per ipotesi una salita del prezzo dell’azione di Eni a 16 euro, farebbe sì che il valore del certificato si attestasse in area 4 (determinabile dalla differenza fra 16 e 12 euro), con una leva in calo a 14/4=3,5.

Turbo certificate in sintesi.

Possiamo affermare che l’effetto leva generato da un certificato turbo offra all’investitore la possibilità di assumere una posizione sul sottostante con una spesa nettamente inferiore a quella necessaria per acquistare il sottostante medesimo. Solitamente il valore del certificato è calcolabile come la differenza fra il prezzo del sottostante e lo strike. La leva, come visto, nel turbo certificates aumenta all’avvicinarsi del valore strike (e del knock-out level, che corrisponde allo strike del certificato), mentre scende all’allontanarsi da tale valore.

INVESTIRE sui certificati

Turbo certificates long e turbo certificates short

Come per la gran parte dei certificates, esistono sia la variante long che quella short.  I turbo certificates long permettono all’investitore di ottenere un profitto, di norma più che proporzionale nel caso di un movimento rialzista del sottostante cui fanno riferimento. Nel caso di un turbo certificates long, il prezzo del prodotto viene calcolato dalla differenza fra la quotazione del sottostante e il livello di strike, che di norma corrisponde anche al knock-out, valore che determina la scadenza anticipata del certificato.

I turbo certificates short, invece, permettono all’acquirente di trarre profitto, di norma in modo più che proporzionale, dalla discesa del valore del sottostante. Il valore del certificato turbo short viene invece ottenuto dalla differenza fra strike e prezzo del sottostante.

Un’ultima nota va menzionata in merito al knock-out level: se il certificato turbo long lo oltrepassa al ribasso, scade prematuramente e perde il suo valore. In questa maniera si ha anche una forma di stop loss, facendo sì che l’investitore, anche se si tratta di un prodotto a leva, non possa mai perdere più denaro di quanto investito. Viceversa, un certificato di investimento turbo short perde il suo valore oltrepassa il knock-out level al rialzo.


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