Dollaro in Rialzo

Dollaro in Rialzo
Dollaro in Rialzo

E’ ancora in rialzo il dollaro. Vediamo l’analisi dello scenario generale.

Euro dollaro sotto 1,20

Resta forte il dollaro sul Forex, il mercato delle valute. Nel mese di giugno l’euro ha perso quasi tre punti percentuali contro il dollaro. In questo caso, però, non si è trattato di uno scivolone della moneta unica. Possiamo piuttosto parlare di un generale rafforzamento della banconota verde, come si nota anche confrontando le altre coppie di valute.

Il dollaro Usa, infatti, ha guadagnato circa il 2,1% contro lo yen, il 2,5% contro la sterlina, mentre il rialzo è stato di circa tre punti percentuali e mezzo contro il dollaro australiano e quello neozelandese. Si tratta quindi di un trend generale favorevole al dollaro.

Dollaro in rialzo
Grafico EUR/USD, da investing.com. Si nota la ripresa della divisa americana nelle ultime settimane

Il rialzo del dollaro

Cosa spinge al rialzo la divisa americana? Esaminiamo il quadro macroeconomico. L’inflazione negli Stati Uniti resta relativamente sostenuta e sempre più analisti iniziano ad ipotizzare che questo possa essere un fenomeno non soltanto transitorio. La conseguenza diretta di tutto ciò è che la Federal Reserve, ossia la banca centrale americana, potrebbe essere costretta ad alzare i tassi di interesse – ancora fermi poco sopra lo zero – già sul finire del 2022. Queste considerazioni sono state sufficienti per generare un apprezzamento del dollaro sul mercato delle valute.

Operativamente parlando, il cambio euro/dollaro ha perso via via terreno dall’area 1,22, sino ad arrivare a 1,1850. Le quotazioni restano ancora nel canale laterale degli ultimi mesi compreso fra 1,17 e 1,23, ma il trend generale è quello di un crescente interesse verso il dollaro. Naviga in area 1,375 il cambio sterlina/dollaro, mentre il rapporto fra euro e pound veleggia a 0,86.

Dollaro e Dati Macroeconomici Usa

Gli ultimi dati macroeconomici Usa, relativi al lavoro negli Usa, hanno fornito un quadro misto, anche se non hanno determinato ampi movimenti sul dollaro. Nel mese di giugno, nei settori non agricoli, si è registrato un aumento di 850 mila nuovi posti di lavoro, dato migliore rispetto alle attese del consensus, ferme a 700.000.

E’ invece salito da 5,7 a 5,8% il tasso di disoccupazione. Inoltre, il numero di disoccupati che hanno dichiarato di essere in sospensione temporanea dalle attività lavorative sono rimasti a 1,8 milioni di unità. I disoccupati che hanno perso del tutto il posto del lavoro si sono attestati a 3,2 milioni, quasi due milioni in più rispetto ai dati pre pandemici. 

La politica monetaria potrà rimanere ancora accomodante per qualche mese. Però “è probabile che presto la Fed inizierà il processo di normalizzazione della politica monetaria” ha spiegato Filippo Diodovich, analista presso IG Markets. La Fed potrebbe annunciare l’inizio del tapering nel forum di Jackson Hole a fine agosto, dando poi i dettagli nel meeting di settembre.

I tassi negativi nei prossimi anni potrebbero quindi essere un ricordo. In tutto ciò, il dollaro resta quindi sotto i riflettori sul mercato valutario.


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