Cosa Sono i Prodotti Strutturati

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Strumenti derivati. Cosa sono

Cosa sono i prodotti derivati strutturati? Quali sono le caratteristiche principali dei prodotti strutturati? Ecco una guida relativa a questi strumenti derivati, partendo dalla definizione e dalle componenti (obbligazioni ed opzioni) che compongono i prodotti strutturati.

Prodotti strutturati: definizione

Con il termine di “prodotto strutturato” si identificano alcuni strumenti finanziari; hanno la caratteristica di combinare l’investimento in obbligazioni con una componente di tipo derivato, che solitamente coincide con una o più opzioni.

Tale combinazione permette di salvaguardare il capitale investito. Come? Traendo beneficio da un determinato andamento delle attività finanziarie (tassi d’interesse, indici azionari, azioni, cambi, materie prime) a cui sono riferite le opzioni.

La parte obbligazionaria del prodotto strutturato può essere costituita sia da titoli con una cedola sia da titoli zero coupon, è la più rilevante all’interno della struttura del prodotto ed è quella che consente all’emittente di garantire il capitale a scadenza e di fornire un rendimento minimo garantito.

Le categorie dei prodotti strutturati

I prodotti strutturati nel mondo finanziario sono di solito classificati in quattro categorie, con un potenziale di rendimento crescente a cui è associato ad un rischio crescente:

1) Copertura (a protezione del capitale): con questi prodotti strutturati viene offerta agli investitori la possibilità di proteggere in tutto o in parte il capitale investito e di beneficiare della performance del sottostante, ma solo fino a un certo limite.

2) Ottimizzazione (del rendimento): sono prodotti strutturati che consentono di beneficiare (tramite una cedola o con uno sconto sull’acquisto del sottostante) di mercati con tendenza laterale, in cambio della rinuncia alla piena partecipazione ad un eventuale aumento del prezzo del sottostante.

3) Partecipazione: questi prodotti strutturati consentono agli investitori di beneficiare pienamente dei movimenti di prezzo del sottostante. Alcuni prodotti partecipano in modo proporzionale alla performance 1:1 del sottostante (ad es. tracker certificate) mentre altri prodotti partecipano alla performance più del 100% (outperformance certificate).

Esistono anche prodotti a partecipazione che aggiungono una protezione condizionale per limitare la partecipazione al ribasso nel caso in cui il prezzo del sottostante diminuisca durante la vita del prodotto, almeno fino a quando il sottostante non scende al di sotto di uno specifico livello (chiamata barriera).

4) Leva finanziaria): sono prodotti strutturati che offrono agli investitori una partecipazione alle variazioni del sottostante in misura decisamente superiore al 100%. Poiché la partecipazione è in leva anche in caso di performance negative, questi prodotti derivati strutturati richiedono un’elevata propensione al rischio (proprio perché aumenta il rischio di subire delle perdite).

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Prodotti derivati strutturati: obbligazioni strutturate

Le obbligazioni strutturate possono essere suddivise in due grosse tipologie:

1) obbligazioni con un’unica cedola finale calcolata in base all’andamento di indici di borsa, panieri di azioni e panieri di indici (index, equity, basket linked);

2) obbligazioni con un flusso cedolare minimo garantito e con una cedola finale calcolata in base all’andamento delle attività finanziarie a cui sono legati.

La prima categoria consente di valutare distintamente le due componenti che compongono il prodotto strutturato: l’obbligazione è infatti costituita da uno zero coupon mentre la parte relativa alle opzioni è legata alle caratteristiche del suo pay off.

La seconda categoria si distingue dalla prima per la presenza di un rendimento minimo garantito che viene generato dal flusso cedolare. Pertanto la parte obbligazionaria è costituita da un bond a tasso fisso mentre la parte relativa alle opzioni è quindi valutata in modo identico alla categoria precedente.

Il profilo rischio rendimento dei prodotti strutturati

Il profilo di rischio-rendimento dei prodotti derivati strutturati dipende dalla complessità dell’ingegneria finanziaria sottostante alle opzioni incorporate.
Inoltre, le categorie di opzioni utilizzate più di frequente nella progettazione delle obbligazioni strutturate sono:

1 – opzioni plain vanilla

Le opzioni plain vanilla prevedono il diritto per il sottoscrittore di ricevere la differenza tra il prezzo strike e il prezzo finale delle azioni o dell’indice. Di conseguenza il titolare del prodotto strutturato riceverà tale differenza espressa in termini percentuali come rivalutazione del capitale;

2 – opzioni asiatiche

Le opzioni asiatiche legano la differenza tra il prezzo strike e il prezzo finale delle azioni o degli indici a una media dei valori registrati dalle stesse o dagli stessi nel corso di certo arco temporale. Sono pertanto opzioni meno care delle precedenti e consentono di esporsi su azioni e indici ad alta volatilità;

3 – opzioni look back

Le opzioni look back consentono di attribuire all’investitore il maggior rendimento registrato dalle azioni o dall’indice nel corso di un certo arco temporale.

Conclusioni dell’analisi

In conclusione a questa analisi sui prodotti derivati strutturati, giova ricordare che il prezzo delle opzioni (premio) viene calcolato utilizzando dei modelli matematici che considerano:
– il valore intrinseco dell’opzione (che dipende dal prezzo del sottostante e dal prezzo di esercizio);
– la volatilità implicita;
– il valore temporale;
– i tassi di interesse;
– eventuali dividendi.

Per migliorare l’asset allocation

I prodotti strutturati possono permettere all’investitore di ampliare gli strumenti di investimento e di migliorare l’asset allocation. Non sono semplici, ma danno una maggiore diversificazione del portafoglio di investimento.


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