BRICS – Una moneta basata sull’oro?

Moneta ORO BRICS

Una moneta dei BRICS basata e garantita con l’oro. La suggestione di un nuovo gold standard, che conferma la centralità dell’oro e anche la voglia di staccarsi dal dollaro e dagli Stati Uniti. Al momento si tratta soltanto di un’idea, ma potrebbe diventare realtà? Quale sarà il valore di questa moneta dei BRICS? In che modo la valuta aurea dei BRICS potrebbe avere un impatto sull’economia globale e sulla domanda di oro? Focus sul tema.

Cosa sono i BRICS?

I BRICS vogliono lanciare una moneta, probabilmente basata sull’oro (si era anche parlato di altri metalli preziosi o del bitcoin).

Ma quali sono i paesi BRICS? Procediamo con ordine: il termine BRIC è stato utilizzato per la prima volta da Jim O’Neill, asset manager presso Goldman Sachs, nel 2001. L’economista si riferiva a Brasile, Russia, India e Cina. Soltanto alcuni anni più tardi è nato un vero e proprio gruppo di paesi, con i governi che oggi si incontrano regolarmente su base annuale, concordando anche politiche multilaterali.

Da notare, poi, come nel tempo il numero di nazioni sia cresciute. Dapprima con l’aggiunta del Sudafrica e più di recente con l’adesione di Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti. Si tratta di paesi molto diversi fra loro, per ampiezza, storia ed economia. In comune, però, il desiderio di ridurre il peso del dollaro nel commercio mondiale. Ecco, quindi, l’idea di una moneta dei BRICS garantita con l’oro.

Moneta dei BRICS

Ormai da anni i BRICS stanno esplorando il progetto di una valuta ancorata all’oro (forse anche ad altri metalli preziosi). L’obiettivo è chiaro: il gruppo dei paesi BRICS vuole proseguire il processo di de-dollarizzazione, riducendo la dipendenza dal dollaro USA e dalle altre divise occidentali, come euro, yen e sterlina. Cercano di costruire una valuta solida, che riduca rischi di inflazione e slegata dalle situazioni geopolitiche locali.

Le possibili conseguenze per il commercio e la finanza

Quali conseguenze per i commerci e la finanza internazionale se il progetto andasse in porto? Partiamo da un elemento chiave: al momento non ci sono certezze né sull’eventuale lancio di questa moneta, né sul suo funzionamento e sul suo valore.

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Al momento il dollaro è ancora re sul mercato delle valute, il forex market, dominando lo scenario globale e ciò probabilmente non cambierà nel prossimo futuro. Ma una valuta sostenuta dall’oro dei BRICS potrebbe progressivamente cambiare lo scenario, riducendo il potere del dollaro USA?  Forse sì, anche se ci sono molti ostacoli.

Partiamo dai punti di forza. Fra questi, possiamo annoverare il crescente peso dell’economia dei paesi BRICS. I numeri demografici sono impressionanti: nel 2023 la popolazione stimata del paese BRICS era di circa 3,3 miliardi di persone, quasi il 45% della popolazione mondiale.

Il blocco dei BRICS, poi, ha un gruppo di paesi satellite, fra i 30 ed i 40 paesi che potrebbero in qualche maniera essere interessati o quantomeno supportare l’idea di una moneta garantita con l’oro per i BRICS.

Nel frattempo, le banche centrali dei paesi BRICS hanno aumentato massicciamente le loro riserve auree negli ultimi due decenni. Nel 2000 le riserve delle banche centrali dei paesi BRICS erano per lo più in USD, mentre ora la percentuale posseduta in oro è aumentata in modo significativo.

Quali sono i rischi della nuova moneta?

Quali sono le sfide e i problemi di una nuova valuta? Lanciare una nuova valuta non è mai un processo facile, soprattutto quando la cosa rappresenterebbe una sfida agli Stati Uniti e comunque al mondo occidentale moderno. Vari economisti hanno messo in risalto le difficoltà del progetto che potrebbe non vedere mai una reale partenza.

Inoltre, al momento ci sono molte questioni irrisolte su come funzionerà la valuta, sul valore della moneta dei BRICS legata all’oro. Anzi, manca anche una conferma definitiva legata alle garanzie in oro e non in altre materie prime o criptovalute come bitcoin o ethereum. Insomma, c’è un alone di mistero che circonda il progetto. È poi chiaro che il successo dell’iniziativa richiederà un coordinamento significativo e un solido accordo tra le nazioni BRICS, spesso instabili o con piani politici divergenti.

La moneta dei BRICS e la domanda di oro

Cosa cambia per l’oro se il progetto dei BRICS si concretizza? Negli ultimi anni le banche centrali di questi paesi hanno comprato oro a mani basse incrementando le loro riserve. Cina e Russia hanno comprato ingenti quantitativi di oro e detengono ormai oltre 2.200 tonnellate di oro. I numeri reali potrebbero anche essere superiori rispetto a quelli ufficiali. La Cina, sulla carta, ha smesso di comprare oro a maggio 2024. Per molti, potrebbe essere soltanto fumo negli occhi, per riuscire a comprare a prezzi più bassi, anche se si tratta di uno scenario poco probabile visto che il prezzo dell’oro è comunque salito ai massimi storici.

E la corsa del metallo prezioso potrebbe non essere è finita: è ovvio che il successo di questo progetto aumenterebbe ulteriormente la domanda di lingotti sia da parte di quelle banche centrali, ma potenzialmente anche da parte dei privati. Al tempo stesso, la quantità di oro in circolazione è fissa e non determinabile dalle banche centrali. Insomma, l’oro, a differenza del denaro non può essere stampato. Pertanto, un’evoluzione positiva del progetto si rifletterebbe inevitabilmente sul prezzo del metallo giallo.

Cosa cambia se Brasile, Russia, Cina e India lanciano un gold standard?

Andiamo nel campo delle previsioni economiche e forse anche dell’immaginazione: quali sono i potenziali vantaggi di una valuta sostenuta dall’oro per i paesi BRICS? In questo ipotetico scenario, l’oro sarebbe il vero dominatore del nuovo sistema monetario, ma è chiaro che i paesi BRICS acquisiranno anche potere (politico, economico e finanziario), riducendo potenzialmente la forza dell’USD e di altre valute principali. Affinché ciò accada, però, è necessario che la nuova moneta sia accettata sia per gli scambi che come riserva su scala planetaria, cosa assai ardua.

Fra le possibili conseguenze, una valuta comune potrebbe anche facilitare regole e processi commerciali più efficienti tra il blocco di paesi che utilizzano questo sistema monetario. In questo scenario ipotetico, le nazioni BRICS potrebbero aumentare la loro influenza nel commercio globale e nei mercati finanziari, attraendo maggiori investimenti, a discapito delle istituzioni finanziarie occidentali. Si andrebbe verso un’economia maggiormente multipolare? Chiaramente è difficile prevederlo.

La moneta in oro dei BRICS al momento non esiste e soltanto il tempo ci dirà se il progetto avrà successo.

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