La Corsa all’Oro

Corsa all'oro Storia
Corsa all'oro Storia

La corsa all’oro, la scoperta dell’oro in California e la storia del “Gold Rush”. In questo articolo Carlo Alberto De Casa, autore del libro “I segreti per Investire sull’oro” ed analista per La Stampa ripercorre le tappe della corsa all’oro.

La Storia della Corsa all’oro

Con il termine “corsa all’oro” generalmente si indica un periodo di migrazione di massa alla ricerca del metallo prezioso, nei luoghi dove si era verificata la scoperta di miniere e filoni aurei.

La “Corsa all’oro” più celebre avvenne negli Stati Uniti d’America tra la metà del XIX secolo e l’inizio del XX.

Il cosiddetto gold rush determinò notevoli incrementi demografici nelle aree interessate dal fenomeno, con la nascita di vere e proprie cittadine intorno alle miniere d’oro. Molto spesso, però, ad arricchirsi maggiormente non furono i cercatori impegnati nella corsa all’oro, bensì i commercianti, i gestori di saloon e i proprietari terrieri che vendevano licenze ai minatori. Talvolta, anche i fuorilegge.

Le prime fasi della Corsa all’oro

La prima corsa all’oro americana prese avvio nel 1848. Nei primi mesi di quell’anno, infatti il carpentiere James Marshall, mentre era impegnato nell’allargamento di una fossa per la costruzione di un mulino, scoprì numerose pietruzze gialle e luminose nei terreni di John Sutter, un pioniere svizzero di origine tedesca emigrato negli USA per sottrarsi a un processo per debiti.

Qui John Sutter era riuscito in pochi anni a costruirsi un impero agrario. Benché Sutter tentasse di mantenere segreta la notizia della scoperta dell’oro, nel giro di breve tempo questa si diffuse.

Al grido “Oro, oro all’ American River”, frotte di persone arrivarono nei pressi del “Sutter’s Mill”, località della California dove era avvenuta la scoperta, al tempo ancora semidisabitata. Era l’inizio del cosiddetto “gold rush”, la corsa all’oro della California.

In breve tempo il villaggio divenne una vera e propria città, con hotel, saloon e negozi per i novelli cercatori, spesso pronti a pagare prezzi esorbitanti per le merci necessarie per la ricerca di lingotti. La prima frenetica corsa all’oro degli Stati Uniti era partita; sarebbe durata per diversi anni.

Anche se già nel 1852 il metallo facilmente estraibile si stava ormai esaurendo, decine di migliaia di cercatori d’oro, speranzosi di fortuna, continuarono ad arrivare per altri tre anni. Ciò determinò la rovina di Sutter, che vide i propri possedimenti invasi dai cercatori d’oro e trovò scarso appoggio dalla legge.

Questo anche perché la California era passata al Messico con il trattato di Guadalupe Hidalgo (che pose fine alla guerra fra Usa e Messico del 1846 – 1849). Purtroppo aveva delle attestazioni di proprietà e concessioni minerarie firmate dal governo messicano.

Corsa all'oro - California

In questa frenetica corsa all’oro, soltanto i primi arrivati o quelli che possedevano il denaro necessario per acquistare le attrezzature adeguate all’estrazione riuscirono ad arricchirsi veramente. Per gli altri, così come per lo stesso James Marshall, la ricchezza rimase un sogno non raggiunto. Per Sutter, invece, la scoperta dell’oro segnò addirittura l’inizio del declino.

Il cercatore d’oro

La vita del cercatore d’oro era spesso massacrante. Marce estenuanti per raggiungere i giacimenti, ma poi la vita assumeva di norma una monotona cadenza, venendo scandita da duri ritmi lavorativi.

Con un setaccio improvvisato, spesso ricavato da pellame di animali e una pentola, il pioniere passava le giornate a cercare qualche granello d’oro nella porzione di riva faticosamente acquisita, alla ricerca di quello che risultava spesso essere un miraggio. Fra i cercatori di oro vigevano alcune regole non scritte.

Per esempio che la posizione conquistata rimaneva generalmente inviolata fino al terzo giorno di assenza. Il contesto e la scarsa igiene dei luoghi facevano sì che malattie ed epidemie fossero frequenti, anche perché si lavorava tutto il giorno con i piedi (e talvolta anche le ginocchia) immersi nell’acqua gelida di fiumi e torrenti, con ogni condizione climatica.

Corsa all'oro California - Cercatori d'oro

Al di là dei romanzi, gli anni della corsa all’oro assunsero spesso anche tratti drammatici. Un’ampia parte dei cercatori di metalli preziosi era composta da persone che non avevano nulla da perdere o debitori, disoccupati o sbandati.

Non mancavano pertanto furti e truffe, così come usurpazioni di territori, mentre le risse erano frequenti, anche per i motivi più futili.

Il ruolo del treno nella corsa all’oro

Negli Stati Uniti, negli anni della prima corsa all’oro americana, non esisteva nessun mezzo sicuro per il trasporto dell’oro. Il tragitto del metallo estratto era principalmente quello dalla California alla East Coast, cioè un percorso lunghissimo, superiore ai cinquemila chilometri, che richiedeva mesi di viaggio da carovane soggette alle intemperie e agli assalti dei banditi.

Una svolta arrivò quando, il 10 maggio 1869, a Promontory Point, nello Stato dello Utah, vennero congiunte le due coste americane dalla ferrovia. Ciò avvenne grazie all’opera dei due colossi dell’epoca nel settore, la Central Pacific e la Union Pacific Railroad.

Il treno svolse pertanto un ruolo fondamentale non solo nel trasporto dell’oro, ma anche nella crescita economica americana, permettendo lo sviluppo di nuove attività economiche e facilitando lo spostamento di beni e persone.

Lo sterminio degli indiani d’America

Gli Indiani d’America furono di fatto vittime della corsa all’oro.Le popolazioni indiane non compresero mai la smodata frenesia per la conquista dell’oro da parte degli “uomini bianchi”. Gli indiani, di norma non utilizzavano denaro e non erano particolarmente affascinati dal metallo giallo, al più usato per fabbricare monili o altri oggetti decorativi.

Le scoperte di oro nell’Ottocento, negli Stati Uniti, incisero però pesantemente sulla storia della civiltà indiana. L’uomo bianco cercò in ogni modo di farsi strada fra le riserve per giungere alla conquista del minerale, anche a prezzo di sangue.

A pagare le conseguenze peggiori furono le popolazioni residenti nei territori ove si trovavano possibili giacimenti aurei. Gli indiani venivano spesso soggiogati e costretti a lunghe marce di spostamento verso nuove riserve, di dimensioni ridotte e differenti dal loro habitat naturale.

Migliaia di indiani furono vittime della fame di oro dei nuovi conquistadores, che avanzavano senza scrupoli. Le ribellioni e le rivolte all’invasione ormai incontrollata dei loro territori servirono soltanto a rallentare la conquista delle loro terre.

Numerose opere cinematografiche negli ultimi decenni hanno rivisitato queste pagine della storia americana. Questo vale anche per i fumetti, partendo da Tex Willer. Il Texone 9 ripercorre le vicende legate alla corsa dell’oro californiana.

Non sono mancati i riferimenti provenienti dall’ambito musicale, generalmente volti a rendere omaggio alle tribù indiane sterminate dalla corsa all’oro, come “Fiume Sand Creek”, di Fabrizio de Andrè.

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent’anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent’anni
figlio d’un temporale
ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.

Cronologia della corsa all’oro americana

  • 24 gennaio 1848: con la scoperta fortuita di James Marshall di alcune pepite nei terreni di John Sutter, inizia la corsa all’oro californiana.
  • Giugno 1848: in California si contano già oltre 2.000 cercatori, destinati a raddoppiare nei due mesi seguenti.
  • 1850: inizia il gold rush, ossia la corsa all’oro, anche nel Nevada.
  • 1851: a Victoria, in Australia, incomincia la corsa all’oro “victoriana”, che porterà la popolazione dell’isola a triplicare. A scoprire l’oro fu Hargraves, un pioniere di ritorno dalla California, sorpreso dall’analogia dei Monti Azzurri in Australia con quelli delle Montagne Rocciose californiane.
  • 1855: si conclude la corsa all’oro californiana, che nell’arco di otto anni ha portato circa 300.000 persone alla ricerca del metallo prezioso in quell’area.
  • Nella seconda metà degli anni Cinquanta del XIX secolo inizia la corsa all’oro del Colorado.
  • 1860: termina la corsa all’oro di Victoria.
  • 1863: incomincia la ricerca anche nello Stato del Montana, sulle Black Hills.
  • 1886: avviene in quest’anno la scoperta dell’oro sulle colline sedimentarie del Guateng, a Witvatersrand, in Sudafrica. Quest’area diverrà la più produttiva al mondo nel Novecento, con oltre 40.000 tonnellate di metallo prezioso estratto.
  • 1896: inizia la ricerca nello Yukon (Canada) e in particolare la celebre corsa all’oro del Klondike.
  • 1898: inizia l’estrazione in Alaska. Anche qui si verificano notevoli fenomeni migratori, resi maggiormente difficoltosi dalle proibitive condizioni climatiche della zona.

Altri dettagli sul libro “I segreti per Investire con l’oro” sono presentati nell’articolo presente a questo link. A seguente link sono invece presentate le principali monete d’oro.


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