La Barriera nei Certificati di Investimento

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Come funziona la barriera nei certificati?

Come calcolare la barriera nei certificati di investimento. Quali tipi di barriera?

La barriera nei certificati è fondamentale. Quando un investitore decide di acquistare un certificates, l’elemento “barriera” è uno dei principali da tenere in considerazione. Con barriera si intende un livello di prezzo del sottostante, prefissato a l’emissione del certificato di investimento; il superamento del livello di prezzo fa svanire la protezione del capitale investito.

In altre parole, se un certificato long dovesse scendere a scadenza al di sotto del valore barriera sarebbe rimborsato ad un valore inferiore alla pari (salvo si tratti di un certificato a capitale protetto). Viceversa, in un certificato short, l’evento barriera sarebbe verificato nel caso di un superamento rialzista della barriera medesima.  Il mancato superamento della barriera, invece, garantisce a l’investitore la protezione del capitale.

Come funziona la barriera nei certificates – Esempi

Vediamo il tutto tramite alcuni semplici esempi. Ipotizziamo un certificato long, sul titolo Unicredit, avente un valore nominale di 1.000 euro ed un prezzo di osservazione iniziale del sottostante pari a 10 euro. La barriera, per ipotesi, in questo certificato è posta al 60%, mentre la cedola è pari all’1% mensile. Il certificato ha scadenza 12 mesi ed osservazione soltanto a scadenza della barriera (quella che tecnicamente si chiama barriera europea).

Dopo un mese, alla prima finestra di osservazione del prezzo, l’azione Unicredit si trova a 8,5 euro. Ha dunque perso il 15%, rimanendo al di sopra del livello barriera (sia cedolare che capitale) del 60%, pari a 6 euro. L’investitore riceve la cedola dell’1%.

Al mese 2 Unicredit si trova a 6,5 euro. L’investitore riceve la cedola in quanto il prezzo del sottostante e’ al di sopra della barriera cedolare.

Al mese 3 Unicredit scivola a 5,4 euro, quindi al di sotto della barriera cedolare. LA banca non distribuisce quindi alcuna cedola. Se vi è effetto memoria, questa viene “conservata” per essere recuperata in successive osservazioni.

Al mese 4 Unicredit risale a 6,5 euro. L’investitore riceve nuovamente la cedola, in quanto il prezzo dell’azione è al di sopra del livello barriera. Se vi è effetto memoria anche la precedente cedola (mese 3) viene recuperata, con la distribuzione dunque di una “doppia” cedola del 2%. Questo discorso relativo alle barriere del certificato prosegue fino alla scadenza.

La barriera a scadenza – Scenari

Come funziona la barriera a scadenza nei certificates? Proseguiamo il precedente esempio.

Al mese 12, scadenza naturale del certificato, avremo due scenari. Se Unicredit dovesse trovarsi ad un qualsiasi valore superiore a 6 euro (pari al livello barriera capitale e barriera cedolare), l’investitore riceverebbe l’ultima cedola più eventuali cedola precedentemente non pagate, nel caso in cui vi sia effetto memoria sul certificates, ed il rimborso del capitale iniziale.

Valore inferiore

Viceversa, se Unicredit fosse ad un valore inferiore, la performance sarebbe pari a quella ottenuta detenendo l’azione. Se Unicredit si trovasse a 5,5 euro, avremmo dunque un calo del 45% e l’investitore riceverebbe il capitale iniziato decurtato di tale ammontare, ossia 550 euro. Questo non intacca le eventuali cedole precedentemente pagate dal certificato di investimento.

Barriera capitale

La barriera capitale è quella che garantisce la protezione del capitale per l’investimento, mentre la barriera cedolare quella che – se non violata – garantisce il pagamento del flusso cedolare all’investitore.

Barriera cedolare

Rispetto al precedente esempio, uno scenario leggermente diverso potrebbe presentarsi nel caso in cui la barriera cedolare e la barriera capitale differissero. Poniamo una barriera cedolare al 60%, come nel precedente esempio, ed una barriera capitale al 50%.

Non cambierebbe nulla in merito alla distribuzione delle cedole del certificato, mentre a scadenza l’investitore riceverebbe il valore nominale del capitale anche con una perdita fra il 40 ed il 50%. Avrebbe invece una perdita in conto capitale nel caso in cui il valore del sottostante perdesse più del 50%, in quanto anche la barriera cedolare sarebbe violata, facendo si che la protezione del capitale venga meno.

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Europea

Un elemento fondamentale in merito alle barriere dei certificates è legato alla tipologia di barriere, che possono essere a l’europea o a l’americana. In estrema sintesi bisogna osservare una barriera europea soltanto a scadenza, mentre si osserva una barriera americana durante tutta la vita del certificato.

Americana

Nel precedente esempio, in caso di barriera americana, per far sì che l’evento barriera fosse verificato, sarebbe stata sufficiente una discesa del valore del sottostante al di sotto della soglia del 60% in un qualsiasi momento della vita del certificato e non soltanto a scadenza. Nel caso di barriera a l’europea, invece, questa si osservata soltanto a scadenza.

Una discesa sotto il valore barriera durante la vita del certificato non ha effetto per la protezione del capitale dell’investitore. Nel caso in cui il certificates si trovasse al di sopra del livello barriera a scadenza il capitale dell’investitore sarebbe infatti tutelato anche se durante la vita del certificates fosse temporaneamente scesa al di sotto di tali valori.


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