ETF China

ETF China
Investire sulla Cina?

Quali sono i migliori ETF azionari per investire in China? Quali sono le tipologie di azioni ed i mercati? Un ETF sulla China segue un indice che replica il mercato cinese. Ma quale? In Cina ci sono diversi mercati ed indici.

ETF e Indici di Mercato in Cina

Gli indici del mercato cinese sono molti, ma per semplicità ci soffermeremo solo sui quattro più importanti indici di altrettanti mercati borsistici cinesi.

  • CSI 300 – Contiene 300 azioni classe A a grande capitalizzazione quotate a Shenzen e Shanghai.
  • MSCI A China – Esprime il valore delle azioni ad elevata e media capitalizzazione di classe A quotate a Shenzen e Shanghai.
  • MSCI China – Rappresenta le aziende ad elevata e media capitalizzazione di classe A, B ed H. Contiene 700 aziende comprese quelle tecnologiche. Questo indice è il più ampio e completo.
  • FTSE China 50 – Replica le 50 società cinesi (anche hi tech) più grandi e liquide quotate a Hong Kong, di classe H.  

Le azioni cinesi

Per investire sulla Cina la cosa migliore è acquistare un ETF azionario piuttosto che singole azioni che sono più rischiose. Infatti non è cosa facile selezionare le azioni cinesi perché la Cina ha ben tre borse a Shanghai, Shenzhen, Hang Seng.

Inoltre le azioni sono di tre tipi:

  • A – quotate nella valuta locale (yuan) presso la SSE o la SZSE.
  • B – quotate in USD presso la SSE, ed in HKD la SZSE.
  • H – quotate a Hong Kong e negoziate in HKD e sono le più liquide.

Quali sono le company più capitalizzate e più scambiate in Cina? Acquistando un ETF azionario cinese sicuramente compriamo anche alcune di queste company: Alibaba Group, Baidu, China Construction Bank, Meituan Dianping Industrial & Commercial Bank of China, Ping An Insurance, Kweichow Moutai, Xiaomi, Tencent.

Investire sulla Cina con ETF ed altri strumenti finanziari
Come investire sulla Cina con gli ETF?

I migliori ETF sulla Cina

iShares MSCI China UCITS ETF

Iniziamo con più noto ETF Cina a livello mondiale: l’iShares MSCI China ETF (Ticker MCHI), quotato alla borsa Usa; ETF che ha una capitalizzazione record di 6 miliardi di dollari. Non distribuisce dividendi e replicare l’andamento di un indice composto da azioni cinesi a grande e media capitalizzazione con una esposizione a circa l’85% del mercato azionario cinese.

Questo ETF China, quotato in USD, è stato lanciato nel 2019 ed ha un ISIN IE00BJ5JPG56. Sul mercato Xetra ha ticker ICGA.

ETF MSCI China UCITS 1C L

Questo ETF Cina, lanciato dieci anni fa (ISIN LU0514695690, Ticker XCS6), contiene più di 700 azioni cinesi quotate a Hong kong per una capitalizzazione superiore al miliardo.

Come altri ETF anche questo ETF è ad accumulazione dei dividendi, quotato in dollari USA, ha commissioni di gestione per lo 0,65%

Due ETF Lyxor China

Il primo ETF sulla Cina di Lyxor è il Lyxor China Enterprise (ISIN LU1900068914). Investe nelle azioni della borsa di Hong Kong). ETF con una capitalizzazione di quasi 300 milioni di euro, e dei costi di gestione dello 0,65%. Il suo riferimento è l’indice Hang Seng China Enterprises, un indice composto da 50 azioni.

il secondo è il Lyxor MSCI China UCITS ETF (ISIN LU1841731745). Investe in azioni A, B ed H). Questo ETF, pubblicato nel 2018, ha bassa capitalizzazione (60 milioni di euro), ma costi di gestione bassi (0,29% annuo). Questi due ETF sulla Cina sono a replica sintetica e ad accumulazione dei dividendi.

Xtrackers CSI 300 Swap UCITS ETF 1C

L’Xtrackers CSI 300 Swap UCITS ETF 1C (ISIN LU0779800910, Ticker XCHA), è un ETF che ti permette di investire sul mercato cinese tramite l’indice CSI 300, profondamente diverso rispetto all’MSCI China, dato che include solo le azioni di classe A.  Con questo ETF si può investire sulle azioni cinesi quotate in yuan. 

Investire sulla Cina
Investire sulla Cina

ETF sulla Cina quotati a Milano

Questi sono gli ETF sulla Cina quotati alla Borsa Italiana di Milano. Segnaliamo che tra questi ETF Cina, l’ETF con volumi medi più alti è il CSI 300 Index UCITS ETF di Deutsche Bank che arriva a 196mila volumi di scambio. Questo ETF si segnala anche per la performance migliore: ha guadagnato in un anno ben il 41,06 %.

Ma anche gli altri ETF segnano guadagni molto forti. Il mercato cinese è abbastanza volatile con massimi spinti che arrivano dopo ribassi profondi. Bisogna quindi fare attenzione anche se si acquista un ETF su un indice, ma alla fine i guadagni sui 12 mesi, come si può vedere sotto, sono di tutto rispetto.

%/anno ISINLinea di prodottoDescrizione titolo
+20,59%IE00B02KXK85iSharesiShares China Large Cap UCITS ETF
+12,66%FR0010204081LYXORChina Enterprise (HSCEI) UCITS ETF
+24,35%LU0292109856Deutsche Bankdb x-trackers FTSE China 25 UCITS ETF
+14,96%FR0010713784AmundiAmundi ETF MSCI China UCITS ETF
+41,06%LU0779800910Deutsche BankCSI300 Index UCITS ETF-EUR
+30,6%LU0875160326Deutsche BankHarvest CSI 300 UCITS ETF (DR)
+31,82%IE00BHBFDF83ETF SecuritiesMSCI China A GO UCITS ETF
(ETF China senza copertura valutaria)

Tra questi ETF alcuni sono a distribuzione di proventi: LU0875160326, LIE00B44T3H88, IE00B02KXK85.

Altri invece sono ETF ad accumulazione: LU0514695690, LU0292109856, LU1900068914, LU0779800910

ETF e Rischio Valutario

Gli ETF che hanno come oggetto attività extraeuropee e quindi sono quotati in USD o altra valuta, sono sempre esposti ad un rischio valutario. Le oscillazioni valutarie potranno quindi causare un effetto negativo del tasso di cambio che ridurrà il relativo rendimento dell’ETF, o peggio, lo farà diventare negativo. Per questo problema ci sono anche delle polizze assicurative di copertura del rischio per le aziende.

Grazie a questa soluzione alcuni ETF non comportano rischio valutario; sono offerti con la descrizione della copertura del rischio valutario, ovvero con la dicitura “currency hedge”.

L’ETF che non dichiara questa dicitura comunque viene scambiato in Euro; ma se la valuta del fondo è in euro, ciò significa solamente che viene convertito in euro tutto ciò (attività sparse in tutto il mondo) che è presente all’interno del fondo. In realtà non c’è alcuna copertura valutaria!

Investire nel lungo periodo, diversificare gli investimenti e costruire delle coperture con derivati sono alcuni dei rimedi al rischio di cambio intrinseco agli ETF che replicano indici mondiali; infatti questi ultimi hanno mediamente una componente superiore al 60% in dollari Usa e solo del 10% circa in Euro.


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