Cosa Sono i BTP?

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Cosa sono i BTP e come si comprano? Quali sono le scadenze dei BTP? Dove si comprano le obbligazioni denominate “buoni del tesoro poliennali”?

Cosa sono i BTP e come si comprano?

BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali. I BTP sono delle obbligazioni a medio e lungo termine, ossia con scadenze superiori ai 12 mesi, emesse dal Ministero dell’Economia e delle finanze. I BTP distribuiscono cedole fisse prefissate posticipate semestrali.

Quali sono le scadenze dei BTP

I BTP sono obbligazioni con scadenze medio-lunghe, superiori all’anno. La durata dei BTP può essere pari a 3, 5, 6, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Questi titoli di Stato sono collocati tramite un’asta marginale che di norma si tiene con cadenza quindicinale. Di norma le aste avvengono la seconda settimana del mese per i BTP con scadenze a 3 e 7 anni, così come per le obbligazioni a 15 e 30 anni, se vi è domanda da parte degli investitori. Le aste dei BTP con scadenza a 5 e 10 anni sono invece tradizionalmente schedulate durante l’ultima settimana del mese.

Dove avvengono le aste dei BTP?

I BTP si comprano dopo che sono negoziati sul mercato generale dei titoli di Stato per le somme superiori ai 2,5 milioni di euro, mentre le transazioni inferiori avvengono sul MOT, la piattaforma per il trading obbligazionario italiano, dove il lotto minimo è invece pari a 1.000 euro. Il valore nominale dei BTP all’emissione è pari a 100, mentre il prezzo varierà successivamente sul mercato secondario, sia al rialzo che al ribasso, in base all’andamento dei tassi generali di mercato.

Il mercato secondario dei BTP

Questi titoli di Stato possono essere acquistati anche dopo la loro emissione. In questo caso, chi volesse comprare BTP dopo l’asta iniziale, lo può fare sul mercato secondario, ossia sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato (dove l’importo minimo è pari a 1.000 euro) e sul MTS, il Mercato Telematico dei Titoli di Stato per gli investitori istituzionali, solitamente banche di investimento e aziende, con un importo minimo delle transazioni pari a due milioni di euro.

Come si calcola il prezzo dei BTP?

I BTP sono emessi ad un prezzo nominale di 100, anche se il valore chiaramente oscilla nel tempo, in base alle cedole che essi distribuiscono, ma anche al fattore tempo ed al rischio sull’emittente, ossia sull’Italia, percepito dai mercati. Il fattore di rischio è quindi legato alla solvibilità da parte del Ministero dell’Economia Italiano.

Dal punto di vista pratico, se i tassi delle nuove emissioni di BTP dovessero salire, i prodotti già emessi con rendimenti inferiori tenderebbero a scendere sotto la pari. Viceversa, nel caso in cui dovessero esservi nuove emissioni di BTP con rendimenti inferiori, quelle già in circolazione tenderebbero ad apprezzarsi, in quanto offrono un rendimento superiore.

La variazione tende a essere maggiore se la vita residua del prodotto è superiore, in quanto con il medesimo capitale si potrebbe ottenere un reddito maggiore/inferiore, con quella che tecnicamente è definita duration.

Quando si comprano bisogna tener conto che il prezzo di un BTP tenderà a scendere dopo lo stacco della cedola del medesimo ammontare, in quanto tale percepito dall’investitore e non più presente nel BTP medesimo.

La tassazione dei BTP

Uno dei punti di forza dei BTP è legato alla tassazione, ferma al 12,50%, mentre quella della maggior parte dei prodotti finanziari si attesta da anni al 26%. Le cedole staccate dai BTP sono soggette ad una ritenuta pari ad un ottavo del loro valore, ossia del 12,50%. Una cedola pari a 1 sarà dunque pari a 0,875 netto.


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