Il franco svizzero è vicino ai massimi contro euro e dollaro: conviene ancora investire sul franco e acquistare azioni svizzere?
Il Franco svizzero vale più di euro e dollaro
Il franco svizzero in questi ultimi anni si è apprezzato in maniera significativa, arrivando a valere più di un dollaro ed anche più di un euro. Pertanto, sia il cambio USD/CHF che EUR/CHF si trovano sotto quota 1, attestando quindi un valore superiore per il franco rispetto alle divise di USA ed Eurozona.
Anche se sui mercati in questi anni le borse sono salite, con una propensione al rischio elevata, gli investitori hanno continuato a puntare sul franco, incuranti di tassi di interesse relativamente bassi. Il costo del denaro in Svizzera, infatti, è all’1,50%, risultando quindi ben lontano da quello della BCE (4,00%), da quello della Federal Reserve, al momento al 5,50% ma probabilmente al 4,75% entro fine anno.
Investire sul franco svizzero costa
Come visto, i tassi svizzeri sono inferiori a quelli delle principali banche centrali, con la sola eccezione del Giappone. Ne consegue che chi apre una posizione rialzista (comprando franchi) ha lo swap a sfavore. Ossia il costo di mantenimento per portare l’operazione di trading in overnight è relativamente alto.
L’opposto del carry trade, quando si incassa uno swap positivo mantenendo aperta una posizione di trading più giorni sul mercato. Per contro, chi vende franchi e acquista euro (andando long su EUR/CHF) oppure chi va long su USD/CHF ha uno swap favorevole. Al momento i tassi bassi non hanno frenato l’apprezzamento del franco.
EUR/CHF – USD/CHF
Come si muove il franco contro l’euro sul forex market? L’apprezzamento dello yen di inizio agosto ha determinato una rapida correzione sui mercati, sostenendo ulteriormente gli acquisti sul franco svizzero.
Numeri alla mano il cross EUR/CHF è sceso fino a dei minimi in area 0,9210, sui valori più bassi da quasi dieci anni, prima di risalire a 0,94-0,95. La forza della divisa elvetica è emersa anche contro il dollaro, con il cambio USD/CHF arrivato a 0,843, per poi rimbalzare verso 0,86.
Ecco di seguito il grafico delle quotazioni EUR/CHF, con la discesa di inizio agosto e la successiva ripresa dell’euro, che resta però sotto la parità con il franco svizzero.

Da notare come gli investitori siano consapevoli del fatto che anche la Banca centrale svizzera nei prossimi mesi abbasserà il costo del denaro. Certo, non sono in vista tassi negativi, ma ipotizzare tassi all’1,00% per inizio 2025 non sembra certamente un miraggio.
Cambio fisso per il franco?

Un tempo la Banca centrale svizzera aveva tentato di frenare l’apprezzamento del franco, imponendo un PEG, ossia un tetto massimo, all’apprezzamento del franco. Ciò avveniva sul cross EUR/CHF, con la banca che acquistava euro in caso di avvicinamento a 1,20. Come molti ricorderanno questa impalcatura crollò rovinosamente nel gennaio 2015, determinando un forte apprezzamento del franco svizzero.
L’apprezzamento del franco preoccupa anche gli industriali svizzeri, in quanto rende meno attraenti i prodotti elvetici per l’export. Conseguentemente un gruppo di produttori svizzeri ha lanciato un appello alla Banca nazionale svizzera, affinché si muova per evitare un eccessivo rafforzamento del franco.